chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pozzo San Giorgio della Richinvelda Concordia - Pordenone chiesa sussidiaria Santi Urbano e Sabina Parrocchia dei Santi Lorenzo Martire Urbano e Sabina Impianto strutturale; Facciata; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970) XVIII - XVIII(demolizione intero bene); 1801 - 1801(costruzione intero bene)
Chiesa dei Santi Urbano e Sabina
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa dei Santi Urbano e Sabina <Pozzo, San Giorgio della Richinvelda>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
Notizie Storiche
XVIII (demolizione intero bene)
La chiesa primitiva, dedicata a Santa Sabata di Pozzo, sorgeva lungo la strada che collegava Pozzo ad Aurava. Oggi una croce in cemento ne commemora il ricordo
1801 (costruzione intero bene)
Il nuovo edificio venne dedicato ai SS. Urbano e Sabina e fu consacrato nel 1803 (inizio lavori 1801)
Descrizione
La chiesa primitiva sorgeva lungo la strada che collegava Pozzo ad Aurava. Oggi una croce in cemento ne commemora il ricordo. Il nuovo edificio è dedicato ai SS. Urbano e Sabina e fu consacrato nel 1803 (inizio lavori 1801). La facciata di gusto settecentesco presenta richiami neoclassici come le lesene binate sormontate da timpano con cornici aggettanti.
L'ambiente interno ad unica navata presenta un altare maggiore ai lati del quale sono presenti statue lignee di Santo Stefano e San Giovanni Battista. L'abside presenta un mosaico di Attilio Bratti con l'immagine del volto di Cristo e sulla parete destra un dipinto con la Moltiplicazione dei pani e dei pesci. Lungo le pareti laterali trovano posto due altari: a destra l'altare della Madonna con statue di Sant'Antonio da Padova e Vergine, di Sant'Antonio di Padova e San Giuseppe mentre di fronte l'altare dedicato ai santi titolari della chiesa. Quest'ultimo è attribuito a Donato Casella, lapicida lombardo genero del più famoso Pilacorte: nel basamento ritroviamo lo stemma degli Spilimbergo e il ritratto in bassorilievo del cameraro maggiore; la fascia centrale è tripartita da colonne scanalate, al centro c'è la Vergine con il Bambino e ai lati i SS. Urbano e Sabina. La fascia superiore reca la conchiglia con angeli oranti e l'edicola sovrastante con il Cristo deposto. L'opera presenta ancora evidenti tracce di una colorazione vivace e dinamica.
Impianto strutturale
L'ambiente interno è ad aula unica, rettangolare, e presbiterio.
Facciata
La facciata presenta richiami neoclassici come le lesene binate sormontate da timpano con cornici aggettanti secondo il gusto settecentesco.
Elementi decorativi
L'altare dedicato ai santi titolari della chiesa è attribuito a Donato Casella, celebre lapicida lombardo. Nel basamento c'è lo stemma degli Spilimbergo e il ritratto in bassorilievo del cameraro maggiore; la fascia centrale è tripartita da colonne scanalate, al centro la Vergine con il Bambino e ai lati i SS. Urbano e Sabina. La fascia superiore reca la conchiglia con angeli oranti e l'edicola sovrastante con il Cristo deposto.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970)
L'altare in legno poggia su un supporto in rame modellato a forma di arca, su cui è cesellata la figura del Cristo risorto.
ambone - aggiunta arredo (1970)
Sono presenti due semplici leggii in ferro battuto, uno ad uso di ambone per la proclamazione della Liturgia della Parola e delle preghiere dei fedeli, uno per le monizioni liturgiche e per interventi di carattere para-liturgico.