chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Porcia Concordia - Pordenone chiesa parrocchiale San Giorgio Martire Parrocchia di San Giorgio Martire Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni altare - aggiunta arredo (1990); ambone - aggiunta arredo (2000) XIII - XIII(costruzione nucleo primitivo); XVI - XVI(restauro intero bene); XIX - XIX(riedificazione intero bene); XX - XX(manutenzione copertura); XX - XX(restauro intero bene)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giorgio Martire <Porcia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)
Notizie Storiche
XIII (costruzione nucleo primitivo)
La chiesa di San Giorgio è nominata per la prima volta nel testamento di Gaucello II di Prata datato del 6 agosto 1262.
XVI (restauro intero bene)
Intorno al 1560 vengono eseguiti interventi di restauro ed allungamento cambiando l’orientamento dell’abside da est a sud.
XIX (riedificazione intero bene)
Tra il 1847 e il 1866 la chiesa venne restaurata, ampliata ed innalzata su progetto dell’arch. Silvio Pitter.
XX (manutenzione copertura)
Interventi di manutenzione consolidamento tra il 1972-1973: viene sostituita gran parte della travatura e consolidate le murature.
XX (restauro intero bene)
Lavori di restauro vengono eseguiti nel dopo terremoto tra il 1984 il 1996.
Descrizione
La chiesa di San Giorgio sorge a sud del complesso castellano di Porcia.
L’edificio attuale è frutto di un’importante serie di lavori eseguiti su progetto dell’arch. Silvio Pitter tra il 1847 e il 1866 che ha riedificato la chiesa in stile neogotico. Dell’edificio antico, databile attorno al 1560, e già frutto di precedenti interventi, rimasero i muri perimetrali dell’abside riducendo le cappelle laterali a sagrestie e alzando il presbiterio dopo averne demolito la volta antica. La facciata a capanna, in mattoni a vista fugati, risulta tripartita da lesene scanalate culminanti in edicole cuspidate. Decorano i salienti e i sotto gronda archetti ciechi. Tra le lesene, in corrispondenza delle navate laterali, ci sono finestroni a sesto acuto. Al centro il portale in pietra con leggera strombatura e lunetta cieca, rosone con ghiera in laterizi. L’interno si propone in una pianta basilicale a tre navate con transetto absidato. Sei pilastri polistili articolano le campate raccordandosi alle volte a crociera del soffitto con nervature a cordoni. Il presbiterio sopraelevato di quattro gradini, e con un prolungamento ligneo verso la navata, si conclude nell’abside polilobata dove trova posto l’altar maggiore.
Il campanile è a pianta rettangolare, con basamento in pietre squadrate, fusto in mattoni slanciato da scanalature a lesene che si raccordano in archetti ciechi. Presenta inoltre finestrelle centinate con svasatura interna ed esterna a balestriera. La cella campanaria, incompiuta, è coperta da un tetto a padiglione.
Impianto strutturale
Pianta basilicale a tre navate, transetto absidato, presbiterio soprelevato a pianta quadrata e abside poligonale. Ai lati addossate simmetricamente due sagrestie.
Coperture
Copertura a capanna con struttura portante lignea con manto in coppi. Intradosso con volte a crociera.
Elementi decorativi
Pala di Santa Lucia (1518), Rosone istoriato (1998), Altare della Madonna (1847), Affreschi della cappella di destra (XVI secolo), Coro ligneo intarsiato del tardo ‘500. Dipinti del presbiterio di Isacco Fischer il vecchio del 1674, già sportelli dell’organo. Statue lignee di San Giovanni Battista e di San Girolamo, opere dello scultore Giuseppe Scalabrin di Fossalta di Portogruaro del 1944. Pala di San Giorgio di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane del 1622. Pala di San Cristoforo opera del principe Ferdinando di Porcia eseguita verso il 1865. Battistero: sopra la coppa marmorea copertura lignea scolpita e dorata dei fratelli Girlanduzzi del 1650.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione costituita da elementi quadrati posati a scacchiera in pietra rossa di Cugnana e grigia della Secca di Belluno. Il presbiterio è pavimentato in graniglia policroma con motivi a fasce intrecciate.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1990)
Mensa lignea, sorretta da sei colonne in legno.
ambone - aggiunta arredo (2000)
Tribuna in legno scolpita dall'artista Davide Manzato, sul disegno dei portali storici.