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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Vergato
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Biagio di Cereglio
Parrocchia di San Biagio di Cereglio
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
ambone - aggiunta arredo (1970)
XIV - 1378(preesistenze intero bene); 1402 - 1402(ricostruzione intero bene); 1640 - XVII(ricostruzione intero bene); 1740 - 1760(restauri intero bene); 1800 - XIX(restauri facciata); 1944 - 1948(ristrutturazione intero bene); 1967 - 1967(restauro intero bene); 1975 - 1975(tinteggiatura intero bene); 2000 - XXI(rifacimento coperto)
Chiesa di San Biagio di Cereglio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio di Cereglio <Vergato>
Altre denominazioni S. Biagio di Cereglio
Autore (ruolo)
Rivani, Giuseppe (ristrutturazione e progetto portico)
Bettazzi, Rodolfo (ristrutturazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV - 1378 (preesistenze intero bene)

Le prime notizie della chiesa parrocchiale di S. Biagio di Cereglio sono reperibili in un documento diocesano del 1378; Cereglio era un borgo di modeste dimensioni lontano dalle principali vie di comunicazione.

1402  (ricostruzione intero bene)

La chiesa doveva essere di antica fondazione perché nel 1402 crollò ‘per vetustà’, secondo le fonti. Nello stesso anno fu ricostruita dai parrocchiali sulla struttura precedente, con soffitto a travi, priva di coro e di sagrestia.

1640 - XVII (ricostruzione intero bene)

La bibliografia locale ricorda che i lavori per la costruzione dell’edificio attuale, o per profondo restauro dell’edificio precedente, avvennero nel corso della prima metà del XVII secolo; nel 1640 fu edificato il campanile.

1740 - 1760 (restauri intero bene)

Nel corso del XVIII secolo la chiesa fu arricchita di una nuova cappella maggiore, edificata in stile rinascimentale, più lunga della precedente, anche se parte della bibliografia locale colloca la costruzione della cappella maggiore nel secolo precedente. Probabilmente nel corso degli stessi lavori, occorsi alla metà del Settecento, la chiesa fu voltata in muratura e decorata. Fu edificata contestualmente anche la sagrestia.

1800 - XIX (restauri facciata)

All’inizio dell’Ottocento furono effettuati nuovi lavori in facciata – dei quali non conosciamo la portata – negli altari e nell’ornato. Sopra la porta principale venne costruita una cantoria, demolita con gli eventi bellici e non più ricostruita.

1944 - 1948 (ristrutturazione intero bene)

La chiesa subì ingenti danni nel corso del 1944 e ad un primo restauro, operato d’urgenza dal Genio Civile nel 1948, si affiancò la costruzione del piazzale e del viale d’accesso alla chiesa che, fino a quel momento, mancava di sagrato, restando raggiungibile attraverso una strada troppo stretta per le esigenze moderne.

1967  (restauro intero bene)

Un secondo più approfondito restauro alla chiesa fu avviato negli anni Sessanta e curato dagli architetti Rivani e Bettazzi. Nel 1967 fu completato con la ristrutturazione della facciata alla quale fu addossato un portico a tre fornici su colonne doriche, edificato su progetto dell’architetto Rivani.

1975  (tinteggiatura intero bene)

Nel 1975, in occasione della visita pastorale di quell'anno, la chiesa fu interamente ritinteggiata (aula e facciata).

2000 - XXI (rifacimento coperto)

All’inizio del Duemila fu rifatto il tetto dell’aula.
Descrizione

La chiesa di San Biagio sorge poco discosta dal nucleo abitativo di Cereglio, a mezza costa, lungo la SP 25 che sale da Vergato. La facciata è preceduta da un portico a tre fornici e caratterizzata da una bifora; i fianchi sono scarsamente indagabili per la presenza di numerosi volumi aggregati. L'aula è scandita in quattro campate con otto cappelle laterali e volta a botte con unghie; il presbiterio ha pianta quadrangolare e volta a crociera.
contesto
L’abitato di Cereglio si situa a circa 650 m. s.l.m., a mezza costa, alla congiunzione delle strade provinciali che conducono da Vergato, a sud, e da Tolè, a nord, verso Roffeno. La chiesa di Cereglio insiste su un breve pianoro sottostante la carreggiata della SP 25, discosta dall’abitato di Cereglio e dai servizi principali, presso l’innesto della via Montone. La chiesa è orientata.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale di volumi. A nord un locale parrocchiale si addossa al fianco sinistro celandone una porzione significativa; il volume del campanile si innesta fra il lato est di questo volume e il fianco del presbiterio. Alle spalle del presbiterio, ad est, sorge una struttura di recente edificazione in uso alle opere parrocchiali. Al fianco sud è aggregato il volume della casa canonica.
esterno
L’aula è preceduta da un ampio sagrato asfaltato e pianeggiante, delimitato a sud da uno spiazzo prativo antistante la canonica e a nord da un appezzamento di terreno in parte piantumato. La facciata è preceduta da un portico a tre fornici su colonne doriche in pietra, chiuso da un soffitto ligneo e coperto a tre falde. Sotto il portico si apre l’ingresso all’aula sormontato da una lunetta con una rappresentazione in maiolica di San Biagio su fondo azzurro. In asse all'ingresso, sopra al portico, è presente una bifora con davanzale lapideo e archi a tutto sesto sormontati da una cornice intonacata in grigio sasso. Oltre il portico la facciata si raccorda con brevi ali raccordate a salienti ai volumi delle cappelle laterali ed è conclusa a capanna con cippo e croce sommitale a fil di ferro. Il fianco sinistro evidenzia il volume delle cappelle laterali al quale si addossa un locale ad uso parrocchiale coperto con tetto a leggio che prosegue la falda della copertura dell’ala. All’altezza del cleristorio si aprono quattro finestre. Il presbiterio, a pianta quadrangolare, è in massima parte celato, al pari del fianco destro, nascosto dal volume della casa canonica che ingloba le cappelle laterali.
pianta
Ad aula, con cappelle laterali e presbiterio quadrangolare.
interni
Si accede all’aula mediante un portale con bussola lignea sormontata da una finestra rettangolare in asse, corrispondente alla bifora esterna. L’aula è pavimentata a cementine bicrome posate a scacchiera diagonalmente. Il volume dell’aula è ritmato in quattro campate scandite da lesene con capitelli corinzi sui quali si imposta una trabeazione continua modanata con fregio muto e ornamento a mensoline e rosette; la trabeazione percorre l’intero perimetro interrompendosi al livello della parete di fondo del presbiterio. Sulla trabeazione dell'aula si imposta una volta a botte costolonata con unghiature in corrispondenza delle finestre. Queste ultime sono cieche nella seconda, terza e quarta campata del lato destro. Archi a tutto sesto con cornici in stucco inscritte nella trabeazione introducono alle otto cappelle laterali rialzate di un gradino e voltate a botte. Il presbiterio è rialzato di un gradino e introdotto da un arco impostato su lesene angolari. Su entrambi i lati del presbiterio si aprono due porte che conducono al campanile e ai locali parrocchiali a sinistra e alla sagrestia e alla casa canonica a destra. Lungo il lato sinistro sopra la trabeazione si imposta una finestra alla quale corrisponde, sul lato destro, una cornice muta. Il presbiterio è voltato a crociera. Un’ancona in stucco di respiro architettonico, con colonne libere e timpano spezzato, occupa l’intera parete di fondo del presbiterio ed è sormontata da una cimasa entro la quale si apre una finestra.
impianto strutturale
Struttura portante non indagabile, presumibilmente in mattoni e pietra; orizzontamenti a travi lignee, manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio, separato da una balaustra in ferro, comprende un altare preconciliare rialzato di due gradini, con gradini d’altare entro i quali è inserito il tabernacolo e ampia ancona soprastante. La sede è costituita da una sedia addossata alla parete sinistra, l’ambone a leggio è collocato a destra. Nella prima cappella a sinistra è collocato il fonte battesimale a fusto; nella prima cappella a destra è collocato il confessionale.
Adeguamento liturgico

ambone - aggiunta arredo (1970)
Negli anni settanta è stato disposto un ambone a leggio, mentre l'altare ad populum non è stato mai inserito in modo stabile, ma talvolta posto all'occorrenza nelle forme di un tavolo ligneo removibile.
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