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restauro
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Vedegheto
Savigno
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Cristoforo di Vedegheto
Parrocchia di San Cristoforo di Vedegheto
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1980); ambone - aggiunta arredo (1970)
1762 - 1787(costruzione intero bene); 1787 - 1790(costruzione campanile); 1830 - 1831(restauro copertura); 1840 - 1844(restauro cappella); 1849 - XX(restauro prospetto); 1976 - 1976(rifacimento pavimento); 2009 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di San Cristoforo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Cristoforo <Vedegheto, Savigno>
Altre denominazioni Chiesa di San Cristoforo di Vedegheto
S. Cristoforo di Vedegheto
Autore (ruolo)
Dotti, Giovanni Giacomo (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1762 - 1787 (costruzione intero bene)

La chiesa di San Cristoforo di Vedegheto, già stata ricostruita due volte nei secoli precedenti su terreni che si rivelavano instabili e franosi, fu definitamente ricostruita nella sua versione attuale tra il 1762 e il 1787 su disegno dell'architetto Gian Giacomo Dotti.

1787 - 1790 (costruzione campanile)

Tra il 1787 e il 1790 venne innalzato il campanile.

1830 - 1831 (restauro copertura)

Durante l'inverno del 1830 il tetto della chiesa, carico di neve, crollò. Il parroco, chiedendo l'aiuto dei fedeli, riuscì a realizzarne la ricostruzione nell'arco di un anno, ottenendo anche un intervento di restauro dei muri di sostegno.

1840 - 1844 (restauro cappella)

Tra il 1840 e il 1844 vennero costruite le cappelle a sinistra dell'aula.

1849 - XX (restauro prospetto)

Dal confronto offerto tra l'incisione fornita da Corty (1849) e le fotografie odierne dell'edificio, è possibile affermare che il prospetto dell'edificio abbia subito almeno un restauro che comportò la perdita della finestra in facciata.

1976  (rifacimento pavimento)

Nel 1976 venne realizzato il nuovo pavimento alla veneziana.

2009 - 2011 (restauro intero bene)

Sono stati eseguiti vari lavori di ripristino strutturale, con la compartecipazione dei finanziamenti CEI 8x1000, che hanno interessato le fondazioni, le strutture murarie, gli orizzontamenti di sottotetto (volte in muratura) ed il coperto della chiesa.
Descrizione

La Chiesa di San Cristoforo sorge a Vedegheto, frazione di Savigno, a circa 38 km dalla città di Bologna, nel cuore dell'Appennino bolognese. La chiesa presenta una facciata a salienti tripartita; ha una pianta longitudinale ad aula unica orientata con copertura a botte costolonata e unghiata e cappelle laterali coperta da una volta a botte; infine presenta una zona presbiteriale di dimensioni minori rispetto alle campate del corpo longitudinale, coperta da una volta a vela con decorazione a trope-l'oeil. La chiesa è completamente intonacata. Gli esterni presentano la coppia di colori rosso mattone-giallo paglierino; mentre all'interno la chiesa è completamente decorata.
contesto
La Chiesa di San Cristoforo sorge a Vedegheto, frazione del comune di Savigno, collocata a circa 10 km di distanza dalla città. Situata a 400 metri di altitudine il sito si trova nel cuore dell'appennino bolognese, a circa 38 km da Bologna. La Chiesa sorge su via Olaro, strada perpendicolare a via del Faggeto, lungo la quale si snoda il piccolo abitato. A ovest, all'incrocio tra via Olaro e via della Venola, si trova il cimitero locale.
impianto planivolumetrico
La zona presbiteriale della chiesa è contigua, a nord, alla sagrestia e al campanile, mentre a est al complesso un tempo adibito a casa canonica.
esterno
La chiesa si affaccia direttamente sulla strada la quale svolge le funzione di sagrato. La facciata è a salienti e tripartita. Il campo centrale, leggermente avanzato rispetto a quelli laterali, presenta un campo murario uniforme completamente intonacato con al centro il portale, anticipato da due gradini, e, in asse, una piccolissima edicoletta con al centro una statuetta di San Cristoforo. Conclude, in alto, un timpano, con cornice in aggetto in giallo paglierino, sormontata da una croce metallica a fil di ferro su cippo. I minuti volumi delle cappelle laterali, leggermente arretrati, sono raccordati alla sezione centrale tramite salienti. Una decorazione della facciata è consentita dall'uso di diversi colori d'intonaco, con il giallo paglierino utilizzato per la realizzazione di un'inquadratura della sezione centrale e di quelle laterali. L'intero prospetto presenta inoltre un basamento grigio, sempre realizzato a tinteggiatura sull'intonaco. Le cappelle e l'aula presentano un tetto a spioventi con copertura in coppi. I fianchi dell'aula presentano alzati completamente intonacati di giallo paglierino e mostrano, quattro lunette in cleristorio, due per lato. Il fianco destro ospita, in prossimità dell'inizio della zona presbiteriale, una porta, sopraelevata di due gradini, che consente l'accesso diretto all'aula. Il fianco sinistro invece ospita due iscrizioni lapidee dedicate ai caduti locali della seconda guerra mondiale. La copertura dell'aula, come quella delle cappelle laterali, è a doppia falda e in coppi. Un campanile si innalza a nord della della chiesa, contiguo alla zona presbiteriale e all'ex casa canonica. Su un alto basamento quadrangolare, è composto da tre registri, separati tramite una sottile cornice, e dalla cella campanaria, la quale ospita una bifora su ciascun lato.
pianta
Pianta longitudinale ad aula unica orientata con cappelle laterali e abside rettangolare.
interni
L'accesso all'aula avviene tramite una bussola in legno sormontata dalla cantoria dell'organo collocato in controfacciata. L'aula, assai decorata, è scandita dalla presenza di interassi maggiori e minori, in corrispondenza dei quali sono collocati lesene, sormontate da un cornicione, che articolano la geometria dello spazio in un disegno ritmico secondo lo schema:B-A-B-A-B, ottenendo così due cappelle per lato introdotte da un arco a tutto sesto su paraste e voltate a botte. Sul fianco sinistro, collocato tra le due cappelle, si trova un pulpito. La copertura dell'aula è a botte con ornamenti a cassettoni dipinti e unghie in corrispondenza delle cappelle laterali, sopra le quali si aprono i lunettoni che illuminano l'aula. Il pavimento è alla veneziana. Nella navata, sul lato sinistro, si trova il fonte battesimale. La zona presbiteriale, di dimensioni minori rispetto alla navata, è rialzata di un gradino rispetto all'aula ed è preceduta da un arcone a sesto ribassato, introdotto da altri tre archi leggermente in rilievo, poggianti su una cornice sorretta da lesene che finiscono per realizzare un'originale soluzione plastica nell'alzato. Al centro dell'arcone un cartiglio decorato, in parte illegibile, con la scritta "....DOMUS ORATIONIS". L'area presbiterale presenta una volta a vela con decorazione a trompe-l'oeil. In alto, a destra, si apre un lunettone, mentre in fondo un oculo. A sinistra si apre la sagrestia. Lo sviluppo longitudinale della chiesa si conclude in un'abside di forma rettangolare coperto da una volta a botte con decorazione a cassettoni. Tutto l'interno dell'edificio presenta decorazioni.
impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Sulla sinistra della navata si trova il fonte battesimale. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto al livello dell'aula, è composto dall'altare pre-conciliare, in marmo, ospitante il tabernacolo con croce sommitale; a sinistra si trova l'ambone, un leggio mobile, mentre la sede del celebrante è una sedia in legno con imbottitura in velluto rosso posizionata sulla destra. L'altare post-conciliare, in marmo, si trova invece al centro, rivolto verso l'aula.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Nel 1980 è stato aggiunto l'altare post-conciliare in marmo.
ambone - aggiunta arredo (1970)
L'ambone è un leggio mobile collocato nel 1970.
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