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Savigno
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Biagio di Savigno
Parrocchia di San Biagio di Savigno
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Impianto strutturale; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1998)
1366 - XVI (preesistenze intero bene); XVI - 1741(costruzione intero bene); 2011 - 2012(restauro intero bene)
Chiesa di San Biagio di Savigno
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Biagio di Savigno <Savigno>
Altre denominazioni S. Biagio di Savigno
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1366 - XVI  (preesistenze intero bene)

La primitiva chiesa era già esistente nel 1366 anche se con la dedicazione a S. Martino. Nel 1400 è chiamata S. Biagio nella villa di S. Martino e nel XVI secolo l’appellazione diventa quella attuale. In questa fase l’edificio, prossimo all’antico castello di Savigno, versa in pessime condizioni e abbisogna di restauri.

XVI - 1741 (costruzione intero bene)

Trovandosi la più parte dei fedeli lontano da questo primitivo sito, si decide che, anziché il restauro del vecchio edificio, sia più opportuno edificarne uno nuovo più prossimo alla comunità. La nuova chiesa viene benedetta nel 1741.

2011 - 2012 (restauro intero bene)

Un restauro all' interno e all'esterno viene condotto fra il 2011 e il 2012.
Descrizione

La chiesa, attorniata da boschi e frutteti, si trova a circa 5 km dal centro di Savigno, lungo una strada che collega la valle del Samoggia con Monteombraro, in provincia di Modena. Sul sito è ancora visibile il precedente edificio ecclesiastico, la cui parziale rovina nel 1919 comportò la costruzione dell’attuale chiesa. L’esterno, recuperato recentemente, presenta la facciata tinteggiata nei classici colori locali, rosso mattone e giallo Marte, mentre i fianchi mostrano l'apparecchiatura in pietra. L'aula si presenta riccamente ornata con motivi ionici, alzati di colore chiaro fra l'ocra e il grigi, due cappelle per lato e volta a botte unghiata.
Contesto
La chiesa sorge a circa 5 km dal centro di Savigno, lungo una stretta strada di valico che dalla valle del Samoggia conduce a Monteombraro, in provincia di Modena. La natura circostante è prevalentemente agricola con vigneti e frutteti, e sprazzi boschivi. Nel sito è ancora visibile l'antica chiesa, a sinistra della facciata ed attualmente allo stato di rudere.
Impianto planivolumetrico
Il volume dell'aula sorge addossato alla canonica, che si sviluppa ortogonale al fianco sinistro. Il campanile si trova invece isolato nello spiazzo antistante la facciata.
Esterno
La chiesa è ricavata lungo il pendio a margine della carreggiata, da cui è raggiungibile tramite una stretta via acciottolata. Uno steccato in legno individua un ampio sagrato inerbito, entro cui sorge, staccato dal volume liturgico, il tozzo campanile ridotto alla sola cella campanaria. La facciata a edicola si presenta intonacata in rosso mattone nei campi e giallo ocra nelle membrature a rilievo. Una sezione centrale a capanna svetta oltre due ali a copertura piana, ospitanti le cappelle laterali. La parte centrale della facciata culmina con un timpano triangolare con fregio dentellato. Lungo i fianchi e nella zona presbiteriale la struttura in pietra è lasciata a vista, similmente alla canonica che sorge a sinistra dell'aula, addossata alla zona absidale.
Pianta
Pianta ad aula.
Interni
L’interno è ad aula e presenta alzati intonacati in tinte chiare, con campi ocra pallido fra rilievi in grigio chiaro. La nave è scandita da due cappelle laterali per fianco provviste di altari. Negli spazi tra le cappelle vi sono delle nicchie che ospitano i confessionali e, sulla sinistra, il battistero. Gli alzati sono scanditi da paraste ioniche su cui corre una trabeazione con ovoli e dentelli. L'aula è voltata a botte, con unghie in corrispondenza delle aperture soprastanti le cappelle. Il presbiterio, pavimentato con piastrelle in ceramica decorate con motivi geometrici, è racchiuso tra quattro colonne a base quadrata. Prospettano sull'altare due cantorie lignee.
Impianto strutturale
Struttura in pietra portante con tessitura regolare.
apparati liturgici
L'assemblea siede su due fila di panche in legno disposte a battaglione nella navata. Il presbiterio, rialzato rispetto all'assemblea di due gradini, contiene l'altare pre-conciliare e quello post-conciliare, la sede e l'ambone. Salendo due gradini rispetto al piano del presbiterio si trova l'altare pre-conciliare, sulla cui mensa è posto il tabernacolo, in legno dipinto ad effetto marmo. La sede del parroco, in legno intarsiato, è posta sul lato destro del presbiterio, affiancata da altre identiche per i ministri istituiti. L'ambone, posizionato sul lato sinistro del presbiterio è un leggio in legno. Il fonte battesimale, in marmo bianco con vasca chiusa da coprifonte, è inserito in una cappella chiusa da cancello in ferro, a sinistra dell'ingresso. Sono presenti due confessionali in legno, posizionati in nicchie sulla parete sinistra della navata. La sacrestia è accessibile dal lato sinistro del presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1998)
L'altare post-conciliare fronteggia quello precedente, col piano in marmo bianco sorretto da due monoliti in marmo rosso posti parallelamente ai lati corti.
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