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restauro
adeguamento liturgico
San Lazzaro di Savena
Bologna
chiesa
sussidiaria
S. Lorenzo del Farneto
Parrocchia di San Lorenzo del Farneto
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1998)
1281 - 1375(preesistenze intero bene); 1566 - 1566(restauro intero bene); 1733 - 1776(ricostruzione intero bene); 2000 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa di San Lorenzo del Farneto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Lorenzo del Farneto <San Lazzaro di Savena>
Altre denominazioni S. Lorenzo del Farneto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bolognesi (costruzione)
Notizie Storiche

1281 - 1375 (preesistenze intero bene)

La prima notizia documentaria dell’esistenza della chiesa di San Lorenzo del Farneto di Pizzocalvo risale al 1300, come si desume dall’Elenco Bolognese delle chiese della diocesi di Bologna, redatto proprio in quell’anno. Nel 1375 è attestata come parrocchia sottoposta al plebanato di Bologna del quartiere di Porta Ravennate. Esiste inoltre una memoria secondo la quale la chiese venne fondata in tempi ancor più remoti poiché sin dal 1281 apparteneva alla famiglia senatoria Gozzadini di Bologna.

1566  (restauro intero bene)

Nel 1566 la chiesa venne abbandonata dal parroco don Tiberio Dalla Santa di Orvieto, perché l’edificio versava in uno stato rovinoso. La parrocchia venne poco dopo restaurata grazie al volere del cardinale Paleotti, arcivescovo di Bologna, che affidò il compito di organizzare i lavori ai nobili bolognesi, Annibale Testa e Nicolò dall’Armi, proprietari terrieri del Farneto. Dal 1614 la parrocchia venne dichiarata chiesa plebanale sotto la giurisdizione della pieve di Pizzocalvo.

1733 - 1776 (ricostruzione intero bene)

Dopo essere stata nuovamente abbandonata per lo stato di fatiscenza, la parrocchia viene ricostruita dalle fondamenta nel 1733, con il contributo del senatore bolognese Alessandro Gozzadini. sempre in questa fase di ricostruzione, nel 1776, viene rifatto l’altare maggiore. Della vecchia chiesa è rimasto il solo campanile

2000  (restauro intero bene)

Viene restaurata la facciata.
Descrizione

La chiesa di San Lorenzo del Farneto sorge lungo il lato est di via Jussi, poco prima dell’aggregato urbano del Farneto, alle pendici di Pizzocalvo, ed è circondata dal parco del farneto. Ha l’abside rettangolare rivolto a est e la facciata si apre su un sagrato inerbito e ghiaioso, perpendicolare alla strada. La struttura nel 1733 acquisì l’attuale conformazione ad aula unica, con facciata a salienti, completamente intonacata di color rosso abside rettangolare e campanile aggregato, di esecuzione più antica. L’interno è sobriamente decorato con decorazioni pittoriche.
contesto
La chiesa di S. Lorenzo del Farneto sorge lungo la strada di fondovalle (attuale via Jussi) che fiancheggia il torrente Zena dando il nome alla vallata. L’edificio precede, venendo da San Lazzaro, la piccola borgata del Farneto, rimanendo ben isolato rispetto al tessuto abitativo che si è venuto a sviluppare nella località dopo il 1960. La chiesa sorge su un modesto rialzo di terra sufficiente tuttavia a collocarla in posizione di rilievo rispetto ai campi circostanti oggi parte del parco del Farneto composto da piccoli orti, giardini e ampie pezzature di terreno prativo.
impianto planivolumetrico
L’aula è parte di una aggregazione orizzontale di edifici che si affiancano lungo il suo lato settentrionale e composti da campanile, canonica e altri edifici adibiti ad abitazione privata che sorgono intorno ad un cortile e a un giardino.
esterno
Conduce alla Chiesa un sentiero in terra battuta e ghiaia che si distacca da via Jussi a sinistra risalendo il fiume. Tale spazio è delimitato nella sola parte destra da una rete, mentre la strada che porta al sagrato della chiesa presenta una delimitazione con fittoni e catene. L’accesso alla strada ghiaiosa è evidenziato da due bassi muretti posti all’ingresso della strada. L’ingresso alla chiesa è preceduto da un sagrato inerbito e ghiaioso. L’ingresso all’aula è preceduto da un marciapiede. La facciata dal semplice profilo a capanna e brevissimi salienti rampanti a comprendere i modesti volumi delle cappelle laterali, è simmetrica in tutte le sue parti e limitata sia nelle ali laterali che nel corpo centrale da una bordatura di intonaco chiaro a fingere paraste sui campi di intonaco rosso mattone. Anche il portale centrale e la falsa finestra di facciata (che incornicia invece un affresco di San Lorenzo) sono sottolineati da cornici in analogo intonaco chiaro. In asse con portale e finestra una lapide marmorea muta e uno stemma lapideo. Un timpano termina la facciata coronata da croce a fil di ferro su cippo lapideo. I fianchi presentano nel lato destro due ampie finestre e in quello sinistro una finestra soltanto. Sul lato settentrionale della chiesa, leggermente retrostante alla facciata, sorge la costruzione del campanile in mattoni a vista con accesso indipendente.
pianta
Chiesa ad aula
interni
Si accede all’aula da un portale ligneo sovrastato in controfacciata dalla cantoria, con balaustra dipinta a monocromo con elementi vegetali e trionfi di strumenti musicali. Nella cantoria è presente un organo a canne. La pavimentazione dell’aula è in mattonelle in ceramica, degli anni Trenta del Novecento circa, di forma quadrata lungo il perimetro dell’edificio e di color nero; esagonale nella parte centrale di colore nero, bianco e mattone; la loro combinazione porta alla creazione di decorazioni a motivi geometrici. A sinistra, subito dopo l’entrata, una piccola cappella di modesta altezza, posta in corrispondenza della finestra, è in una posizione sopraelevata al resto della pavimentazione e la semplice architrave è abbellita negli angoli da peducci decorati da elementi vegetali. - I muri dell’aula, ritmati in paraste di ordine tuscanico si aprono a metà della loro lunghezza con archi a sesto ribassato tra paraste in ordine toscanico su ridotte nicchie ugualmente coperte a botte. - Il presbiterio è introdotto da un arcone a sesto ribassato ed è inquadrato da quattro paraste a sorreggere una volta a vela sopra l’altare post conciliare. Verso sud è illuminato da una ampia finestra che si apre da metà altezza delle paraste fino all’imposta della volta di copertura. Oltre l’altare preconciliare, organico a due passaggi laterali schermati da tende damascate, il brevissimo abside ha forma rettangolare ed è chiuso da una volta a botte a sesto ribassato. La pala d’altare, raffigurante la Crocefissione tra i santi Lorenzo e Lucia è incastonata in una splendida cornice lignea a colonne tortili in legno, incernierata alla parete di fondo.
impianto strutturale
L'intera struttura è in laterizio intonacato, restaurato nel 2000, copertura in laterizio con manto di copertura in coppi.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio ed è organizzata su due file di panche e sedie a battaglione, conformemente al volume dell’aula. Il battistero è collocato nella piccola cappella posta sul lato settentrionale. E' costituito da una vasca in marmo su piedistallo parimenti in marmo e coperchio. Il presbiterio comprende l’altare preconciliare, al centro del quale è collocato il tabernacolo, l'altare in legno, spostato in avanti, verso l'assemblea in modo da consentire la celebrazione pro populo, l’ambone a leggio in legno. La custodia eucaristica è all’interno dell’aula in un tabernacolo posto nella parete settentrionale. Via Crucis affissa sulle pareti dell’aula. La sagrestia è attigua all’aula e vi si accede mediante un ingresso posto nella parete di sinistra poco prima del presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1998)
nel 1998 viene aggiunto un altare a mensa in legno.
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