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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Porretta Terme
Bologna
chiesa
sussidiaria
Madonna del Faggio
Parrocchia di Santa Maria Assunta di Castelluccio
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
nessuno
1670 - 1670(origini intero bene); 1722 - 1722(nuova costruzione intero bene); 1727 - 1727(costruzione campanile); 1735 - 1735(rifiniture intero bene); 1752 - 1754(restauri interno ); 1756 - 1756(costruzione canonica); 1759 - 1766(consolidamento e restauri intero bene); 1767 - 1768(costruzione facciata); 1831 - 1831(elementi di pregio intero bene); 1832 - 1837(ristrutturazione e nuova costruzione intero bene); 1877 - 1878(completamento portico); 1970 - 1975(caduta albero e furti intero bene); 1989 - 1990(restauro copertura); 2000 - 2007(restauri intero bene)
Santuario della Madonna del Faggio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Madonna del Faggio <Porretta Terme>
Altre denominazioni Santuario della Madonna del Rio Scorticato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1670  (origini intero bene)

La Madonna del Faggio nasce per l’esistenza di un’immagine della Vergine Maria che inizialmente era appesa ad un albero di faggio e che successivamente viene collocata in una verginina in muratura: tale collocazione si fa risalire al 1670, anno in cui comincia a svilupparsi la devozione popolare.

1722  (nuova costruzione intero bene)

La costruzione del santuario vero e proprio risale al 1722 ed è documentato dalla cronaca che don Giuseppe Pranzini scrisse durante tutta la durata della fabbrica. Da questo documento si apprende che l'inizio della fabbrica risale al 16 luglio di quell'anno, solo quattro giorni dopo che il governo della Comunità di Capugnano concede il permesso di edificare l’oratorio. I lavori terminano l'11 ottobre, data in cui l'immagine della Madonna viene tolta dalla verginina e posizionata all'interno della cappella già finita.

1727  (costruzione campanile)

Nel 1727 viene eretto vicino alla cappella un piccolo campanile a vela, molto diverso dall'attuale.

1735  (rifiniture intero bene)

Data l’estrema povertà con cui il santuario ha origine, si provvede a lastricarne il pavimento solo nel 1735.

1752 - 1754 (restauri interno )

Un primo radicale restauro, che comprende il rifacimento dell’altare, viene realizzato tra il 1752 ed il 1754.

1756  (costruzione canonica)

Nel 1756 viene costruita la piccola canonica, nota anche con il nome di romitorio, in cui abita il romito, un laico nominato dall'autorità ecclesiastica che vi conduce vita ritirata e diventa così il custode della chiesa.

1759 - 1766 (consolidamento e restauri intero bene)

Tra il 1759 ed il 1760 vengono eseguiti alcuni lavori che interessano le fondazioni della chiesa. Nel 1763 viene realizzata anche la volta in muratura. Tra il 1765 ed il 1766 viene realizzato il muraglione sotto alla chiesa.

1767 - 1768 (costruzione facciata)

Nel 1767 viene costruita in facciata una loggia per proteggere i pellegrini; quest'ultima viene lastricata l’anno successivo.

1831  (elementi di pregio intero bene)

Nella prima metà dell'Ottocento il santuario è sottoposto ad importanti lavori e vede l'accrescimento delle decorazioni e degli arredi. nel 1831 il bolognese Lorenzo Pranzini realizza diversi affreschi all'interno della chiesa.

1832 - 1837 (ristrutturazione e nuova costruzione intero bene)

Nel 1832 viene realizzato il nuovo lastricato della chiesa e nel 1837 viene costruito il nuovo campanile e si gettano le fondamenta del portico rivolto verso il torrente.

1877 - 1878 (completamento portico)

Le parti laterali del portico vengono realizzate tra il 1877 ed il 1878 come risulta da due millesimi posti sulle chiavi di volta dei due archi centrali del portico destro e di quello sinistro. Il santuario con quest’ultima aggiunta appare nella sua veste attuale.

1970 - 1975 (caduta albero e furti intero bene)

Nel 1970 crolla il faggio plurisecolare che la tradizione popolare aveva collegato all'apparizione della Madonna: attualmente una parte dell'albero è conservato all'interno della chiesa. Inoltre,dopo la partenza dell'ultimo romito (che avviene nel 1964), il santuario è esposto a furti e spoliazioni: nel 1974 vengono rubate due ex-voto in pittura su tavolette di legno e nel 1975 viene trafugata l'immagine della Madonna.

1989 - 1990 (restauro copertura)

Nel 1989 viene stanziato un finanziamento da parte del Provveditorato alle opere pubbliche che, assieme al denaro raccolto fra i fedeli, permette di procedere ad un radicale restauro del tetto. L’intervento prevede la rimozione delle antiche lastre di copertura in pietra ed il risanamento del tetto. L’intervento è stato mal condotto e per questo motivo se ne rende necessario un secondo per cercare di rimediare, ma anche questo si rivela inutile.

2000 - 2007 (restauri intero bene)

Solo nel 2000 vengono avviati nuovi lavori per la sistemazione del tetto: questi risolvono i problemi delle infiltrazioni sia all’interno del santuario, sia nei portici esterni. Nel 2006 vengono ripresi i lavori per completare le opere di risanamento del santuario e per rimediare alla conseguenze delle infiltrazioni d’acqua. Vengono rifatti in questo periodo gli intonaci esterni dei portici, restaurati i soffitti in legno degli stessi, risistemati i pilastri, i capitelli e le basi delle colonne. Nel 2007 vengono ripristinati gli intonaci interni.
Descrizione

Il complesso religioso è immerso in un bosco di faggi, lontano dall'abitato e raggiungibile percorrendo un sentiero sterrato non carrabile. Un piccolo ponte sul Rio Scorticato, che scorre a sinistra del santuario, porta sul sagrato della chiesa. Si presenta esternamente in pietra a vista con un portico che corre per tre lati della chiesa pavimentato con lastroni di pietra. Gli alzati, ritmati in cinque campate da lesene, si presentano nel tono del crema per le membrature verticali, mentre nel tono dell'ocra al di sotto della trabeazione.
contesto
La chiesa è immersa nella flora boschiva, in grandissima prevalenza un faggeto, ed è raggiungibile percorrendo un sentiero sterrato non carrabile. Un piccolo ponte sul Rio Scorticato, che scorre a sinistra del santuario, immette al sagrato della chiesa. Sulla destra del sagrato si trova una fontana in pietra, risalente al 1843.
impianto planivolumetrico
Il complesso è un'aggregazione verticale: al livello più basso si trova l’edificio religioso, al di sopra di questo si sviluppano i volumi della canonica e del campanile.
esterno
Il sentiero termina su un sagrato in parte lasciato allo stato naturale in parte consolidato con delle piccole pietre per evitare la formazione di fango. Sul sagrato si apre la facciata della chiesa che è organizzata su due registri orizzontali: quello inferiore è costituito da un portico a cinque campate con archi a tutto sesto su pilastri a sezione quadrata; il registro superiore è in pietra a vista e contiene una finestra rettangolare che illumina l’aula. Il portico precede il portale di ingresso affiancato da due finestrelle simmetriche al di sotto delle quali sono presenti due sedute in pietra. I fianchi della chiesa sono parzialmente visibili, organizzati anch’essi su due registri orizzontali come la facciata. Il portico, che corre per tre lati della chiesa, è pavimentato con lastroni di pietra. Il volume della canonica ed il campanile, raggiungibili solo dalla sinistra della chiesa, sono lasciati in pietra a vista. La copertura a capanna di tutto il volume è realizzato in lastre di pietra.
pianta
Chiesa ad aula non orientata.
interni
Dopo aver superato il porticato, si entra in un aula poco illuminata. Gli alzati, ritmati in cinque campate da lesene, si presentano nel tono del crema per le membrature verticali, mentre nel tono dell'ocra al di sotto della trabeazione; quest'ultima, di colore bianco, circonda tutta la chiesa. Lungo i due lati, in corrispondenza della quarta campata, sono collocati altari a muro. L’aula termina con la zona presbiterale, rialzata di un gradino rispetto alla zona assembleare e divisa da questa da una balaustra metallica. A destra dell’altare, sul gradino che divide le due zone, è collocata la base del faggio a cui era appesa l’immagine della Madonna, mentre altri resti dell’albero sono conservati in una teca di vetro posta nella terza campata di sinistra. In controfacciata, la finestra che illumina l’aula, presenta una vetrata raffigurante l’apparizione della Vergine a due pastorelle. La copertura dell’aula è realizzata tramite una volta a botte, mentre la zona presbiterale è coperta con una cupola affrescata con la scena dell’incoronazione della Madonna. Il pavimento dell’aula è realizzato in lastre di pietra.
impianto strutturale
Muratura portante in pietra locale.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio in conformità con il volume architettonico ed è organizzata tramite panche e sedie disposte a battaglione. Il presbiterio, rialzato di un gradino, ospita un altare preconciliare, realizzato interamente in gesso, con tabernacolo, sulla destra un ambone a leggio e la sede. Attorno all'altare preconciliare è presente un piccolo coro in pietra. Una piccola sacrestia, con mobili ottocenteschi, si trova a destra dell'altare ed è accessibile solo dalla zona presbiterale. Sulla sinistra del presbiterio, tramite un passaggio, si raggiungono gli ambienti della canonica. Nella prima campata, sono collocati due confessionali, oggi non più usati.
Adeguamento liturgico

nessuno
Il santuario non ha subito interventi di adeguamento alle attuali norme liturgiche.
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