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Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta <Pianoro>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria Assunta di Pianoro S. Maria Assunta
Autore (ruolo)
Legnani, Alberto (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
architettura razionalista (costruzione)
Notizie Storiche
1956 - 1957 (costruzione intero bene)
L'inizio dei lavori di costruzione della chiesa risale al 10 giugno 1956, raccogliendo l'eredità dell'antica parrocchia di Santa Maria Assunta di Riosto, andata distrutta durante la seconda guerra mondiale. Il progetto della chiesa spetta all'architetto bolognese Alberto Legnani (1894-1958). Dopo la seconda guerra mondiale, nel 1946, l'architetto Legnani si occupa del piano di ricostruzione di Pianoro Nuovo, quasi totalmente distrutto dai bombardamenti, progettando il Palazzo Comunale, le case per i lavoratori U.N.R.R.A. CASAS e la chiesa. Il 29 novembre 1957, il cardinale Lercaro inaugura la nuova chiesa del paese. Il fabbricato, in stile razionalista, è riconducibile all'originario progetto dell'architetto Legnani, il quale prevedeva anche la realizzazione, di seguito alla canonica e in direzione ovest, di un lungo corpo di fabbrica di collegamento, che doveva portare ad una grande sala teatrale. Il progetto fu ridimensionato e la costruzione si fermò alla canonica. Nel 1998 è stato
1968 (costruzione edificio adiacente)
L'attuale edificio adiacente alla chiesa, dall'impianto planimetrico rettangolare, ad un piano fuori terra e copertura a due falde, contraddistinto da un porticato antistante con pilastri, rivestiti in pietra arenaria come il paramento della facciata della chiesa, è stato realizzato solo nel 1968. Il fabbricato ospita le attività parrocchiali: gli uffici parrocchiali, l'appartamento del parroco, le aule di catechismo e una sala ricreativa.
Descrizione
La chiesa di Santa Maria Assunta sorge al centro di Pianoro Nuovo e, insieme ad altri edifici pubblici come il Municipio e la Scuola Elementare, rappresenta una delle prime realizzazioni della ricostruzione postbellica, a pochi chilometri di distanza dall'antico insediamento completamente distrutto dai bombardamenti, durante la seconda guerra mondiale. La chiesa è raggiungibile mediante l'asse stradale centrale, Viale Risorgimento, che si interrompe davanti alla facciata della chiesa stessa. L'edificio è preceduto da un sagrato sopraelevato di tre gradini in porfido, i quali conducono al portale d'ingresso rialzato di altri sette gradini. La chiesa, in stile razionalista, è caratterizzata da una massiccia facciata quadrangolare con coronamento orizzontale. L'interno è ad unica navata conclusa dall'abside semicircolare di uguale altezza. Ai lati della navata si aprono sei cappelle di altezza inferiore. Un soffitto a due falde con capriate lignee a vista conclude il corpo centrale. Buona parte degli arredi provengono dalle suppellettili sacre della Congregazione dell'Addolorata che aveva sede nell'Oratorio di San Pietro in Via Orfeo a Bologna.
contesto
La chiesa sorge al centro di Pianoro Nuovo, come fulcro visivo dell'asse stradale centrale, Viale Risorgimento, che si eleva sulla sommità dell'altopiano. La facciata si colloca sul lato est di Via Ludovico Ariosto, perpendicolare al viale centrale. Sul fianco destro, la chiesa è collegata perpendicolarmente ad un corpo di fabbrica a pianta rettangolare, che ospita le attività parrocchiali. A sinistra la chiesa confina con una scuola pubblica, mentre l'abside è circondata da un'area verde che la separa dagli impianti sportivi.
impianto planivolumetrico
L'aula liturgica è parte di una aggregazione orizzontale con altri edifici. A destra la canonica comprende la cappella feriale e la sagrestia. L'edificio adiacente, proseguendo sulla destra, è l'oratorio che ospita le attività parrocchiali, le aule di catechismo e la sala ricreativa.
esterno
La facciata della chiesa fu concepita sin dall'origine del piano per la ricostruzione come quinta dell'asse viario principale costituito da Viale Risorgimento. Essa si pone come schermo parallelepipedo e razionalista, massiccio nella porzione inferiore e traforato da due ordini di logge sovrapposte nella parte superiore. L’ingresso principale è preceduto da un breve sagrato pavimentato in porfido e lastre di pietra, rialzato sul piano stradale di tre gradini. Il portale ligneo, affiancato da lesene e architrave in pietra arenaria, è rialzato di altri sette gradini, e sormontato da una nicchia ornata con un bassorilievo raffigurante la Madonna con il Bambino. L'intero partito superiore della facciata è articolato da un doppio livello di sette aperture rettangolari. La parte centrale del primo livello della griglia superiore è chiusa da vetrate policrome, una copia di quelle della Cattedrale di Chartres. Le forature del secondo livello sono aperte e lasciano intravedere lo spazio retrostante. La facciata, in bozze squadrate di pietra arenaria a vista, all'altezza dell'architrave del portale, è tagliata orizzontalmente da una fascia decorativa bicroma in marmo bianco e grigio a formare disegni geometrici; la stessa decorazione marmorea si trova nelle fasce laterali del portale principale.
pianta
pianta ad aula con abside circolare e cappelle laterali.
interni
Si accede all'aula mediante un endonartece, ricavato nello spessore della pesante facciata, ad immettere nell'aula attraverso tre fornici, ricavati mediante due colonne in pietra architravate. Sopra questi, tre pannelli lignei mostra dell'organo, mentre la console è collocata tra la terza cappella di sinistra e la navata. L'interno della chiesa si presenta ad unica navata rettangolare conclusa dalla circolarità del presbiterio che è concepito come curva naturale dei paramenti murari dell'aula, cui è contiguo senz'alcuna interruzione, se non altimetrica, per la presenza di un gradino. La sezione verticale dell'aula è denotata da una bicromia. Per un terzo della sua altezza, nella fascia ove si aprono le sei cappelle laterali simmetriche sotto l'architrave in cemeto armato che collega i pilastri, prevalgono i toni del grigio sasso. Sopra questo architrave, l'alta aula per tutta la sua altezza è intonacata con un giro di finestre rettangolari in cleristorio, ormai in prossimità del tetto sorretto da eleganti capriate intonacate di giallo. La pavimentazione della navata è attraversata da fasce ortogonali in lastre di marmo rosso di Verona; la superficie è suddivisa in vari settori rettangolari pavimentati con piastrelle di graniglia di marmo. I gradini dell'altare maggiore, le pedane che rialzano gli altari laterali e le lastre che rivestono i passaggi tra le cappelle, sono in marmo giallo. I gradini, quelli delle cappelle e del presbiterio, sono rivestiti in marmo rosso di Verona. Le sei cappelle laterali sono intercomunicanti, rialzate di un gradino, con altari sormontati da statue della Vergine, di Cristo Crocifisso e Santi. Solo la seconda cappella a destra è rialzata solo ai lati, il passaggio centrale è stato lasciato alla stessa altezza della navata perché qui è collocata la porta d'accesso laterale. Le cappelle, di altezza inferiore rispetto al corpo centrale, sono coperte da soffitti piani intonacati. Sul lato destro del presbiterio, si trova un passaggio che dà accesso alla sagrestia, posta all'interno di un fabbricato dall'impianto planimetrico rettangolare, ad un piano. L'edificio ospita anche gli uffici parrocchiali, l'appartamento del parroco e l'attuale cappella feriale, che ha un accesso esterno dal portico ed è collegata alla chiesa attraverso la sagrestia.
impianto strutturale
Struttura mista in pietra arenaria e cemento armato.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio ed è predisposta a battaglione su due file di panche lignee e sedie ordinate conformemente al volume della navata. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto alla zona assembleare, è adeguato alla riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II. L'altare post-conciliare in marmo con al centro il paliotto in cristallo raffigurante l'Ultima Cena, era originariamente rivolto verso l'abside e coronato da un baldacchino. L'altare è collocato in posizione notevolmente sopraelevata rispetto all'assemblea, rialzato su cinque gradini in marmo di Verona. Due amboni fissi in marmo, sono collocati in cornu epistoale at in cornu evangelii tra l'assemblea e il presbiterio. A sinistra dell'altare maggiore, su una colonnina in marmo, poggia il tabernacolo in marmo bianco. Dietro l'altare è collocata la sede del celebrante: è un seggio in legno con seduta e schienale rivestiti in damasco rosso, affiancato da quattro sedie per i concelebranti e i chierici. Il battistero è collocato nella seconda cappella a sinistra; è in marmo bianco con piedistallo fissato al pavimento e sormontato da un piccolo obelisco che sorregge una piccola scultura in bronzo raffigurante S. Giovanni Battista. I due confessionali nuovi, con porte in legno e vetro, sono posizionati all'interno delle prime cappelle a sinistra e a destra del portale d'ingresso, incorporati nel muro della parete destra. Alla sagrestia, staccata dall'aula, si accede da due ingressi: dalla parte destra del presbiterio e dalla cappella a destra del medesimo.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1968)
L'altare preconciliare venne staccato dal muro absidale cui era rivolto e posizionato al centro del presbiterio.