chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bisano Monterenzio Bologna chiesa sussidiaria S. Giovanni Battista di Castelnuovo Parrocchia di Sant'Alessandro di Bisano contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici presbiterio - aggiunta arredo (1965/1975) XIII - 1400(preesistenze intero bene); XVII - XVIII(restauro intero bene); 1844 - 1932(restauro intero bene); 1944 - XX(danneggiamento intero bene); 1986 - 1986(passaggi di proprietà intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista di Castelnuovo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Battista di Castelnuovo <Bisano, Monterenzio>
Altre denominazioni
S. Giovanni Battista di Castelnuovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
XIII - 1400 (preesistenze intero bene)
La prima citazione del luogo è associata alla notizia di un castello: il “Castronovo di Bixani” è noto fin dall’inizio del XIII secolo. Poco dopo, nel campione della Mensa Arcivescovile di Bologna del 1300, viene citata chiesa dedicata a S. Giovanni Battista e al SS. Crocifisso di Castelnuovo di Bisano insieme alla quale sono elencate altre due chiese bisanesi (S. Biagio, abbattuta e ricostruita nel 1301 sempre nel castrum) e S. Benedetto, tutte appartenenti alla cura della pieve di Barbarolo. La citazione delle chiese bisanesi oscilla nel tempo: nel campione della Mensa Arcivescovile del 1387 si riscontra che nel circondario di Bisano, sotto la pieve di Barbarolo, esistevano due parrocchie dedicate a S. Biagio e a S. Benedetto, ma non viene citata S. Giovanni Battista. In un secondo campione, stilato nel 1400, si riscontrano tre chiese: viene di nuovo aggiunta S. Giovanni Battista di Castelnuovo di Bisano che, tuttavia, esisteva già da almeno un secolo.
XVII - XVIII (restauro intero bene)
Si hanno notizie di un restauro della chiesa di S. Giovanni Battista nella seconda metà del Seicento; in questa occasione furono aggiunte all’altare maggiore, dedicato al santo titolare, due nuove cappelle laterali consacrate l’una al Ss.mo Sacramento e l’altra al Crocifisso. Fu restaurata una seconda volta e dotata di campanile nella seconda metà del XVIII secolo.
1844 - 1932 (restauro intero bene)
L’ultimo restauro, al quale dobbiamo l’aspetto attuale della chiesa, avvenne sicuramente dopo il 1844: a queste date risulta ancora coperta “a travature” ed è possibile che sopra la porta d’ingresso fosse collocata una cantoria. L’attuale sistemazione con due cappelle laterali per lato, volta a botte ed edicola con la statua del santo patrono è databile fra gli anni Venti e i primissimi anni Trenta del Novecento. Nel 1927 furono rifatti l’altare maggiore e il pavimento in marmo entrambi donati dal parroco, don Alberto Galli, mentre il secondo altare di destra fu offerto e posto in opera nel 1931; è possibile che gli altri lavori murari siano stati eseguiti negli stessi anni.
1944 - XX (danneggiamento intero bene)
Danneggiata nell’ultima guerra, la chiesa di S. Giovanni Battista fu restaurata.
1986 (passaggi di proprietà intero bene)
Nel 1986 la parrocchia fu soppressa e accorpata alla parrocchiale di Bisano.
Descrizione
La chiesa di S. Giovanni Battista si trova al centro di un nucleo abitativo di tre edifici posizionato sul crinale del colle che divide la valle dell’Idice dalla via di Zena. Edificata interamente in pietra, ha una struttura semplice ad aula con due cappelle laterali, abside semicircolare e tetto a capanna.
contesto
La chiesa di S. Giovanni Battista insiste sul crinale di un colle che separa la valle dell’Idice, a est, dalla via di Zena, a ovest. Vi si accede attraverso una strada che, da Palazzo di Bisano sull’Idice, si inerpica sul fianco del colle e raggiunge il piccolo gruppo di case che comprende la chiesa. Pur trovandosi in posizione sopraelevata rispetto alla vallata il piccolo nucleo abitativo è nascosto alla vista dalla fitta vegetazione autoctona che la circonda. Alle spalle della chiesa, lungo il crinale, si intercetta il recinto dell'antico cimitero, verso est.
impianto planivolumetrico
L’aula liturgica, orientata, è parte di una aggregazione orizzontale che comprende, a nord e a sud, due edifici addossati ai fianchi della chiesa e destinati ad abitazione civile. Il campanile, innestato all’angolo sud-ovest del complesso, è in realtà contiguo al solo edificio abitativo ma leggermente discosto dall’angolo della chiesa.
esterno
La facciata della chiesa è preceduta da un breve terrazzo al quale si accede mediante tre gradini in pietra; alla base dei gradini si apre il piazzale in parte a terriccio e in parte a manto erboso. La chiesa presenta una facciata priva di decorazioni, intonacata e finita con tempera rosso bolognese. Il portale a due battenti, privo di cornice e di qualunque altro elemento decorativo, è sormontato unicamente da una nicchia, anch’essa priva di cornice, che ospita una statua in cotto del santo titolare. Un cornicione con lieve modanatura sottolinea le falde del tetto a capanna. Il fianco sinistro, parzialmente coperto dall’edificio addossato, è in pietra faccia a vista e presenta unicamente tre finestre a lunetta. La zona presbiteriale è riconoscibile perché leggermente rientrante rispetto alla larghezza dell’aula destinata all’assemblea. Sul fondo del presbiterio quadrangolare è innestato l’abside semicircolare, in pietra faccia a vista, più basso. Il fianco destro, anch’esso non intonacato, è in buona parte coperto dall’edificio addossato che, in questo caso, ostruisce la finestratura lasciando libera la sola lunetta corrispondente al presbiterio.
pianta
Pianta ad aula con due cappelle laterali per lato e abside semicircolare.
interni
Si accede all’aula mediante portale a due battenti privo di bussola. La controfacciata, priva di decorazioni, ospita unicamente una lapide con la cronotassi dei parroci. Il pavimento dell’aula è in piastrelle di materiale ceramico posate a rombo. Le pareti sono ritmate da paraste poste a distanza regolare e sottolineate da una tinta grigio scuro che spicca sul fondo color pesca che caratterizza l’intera aula; le paraste terminano con un capitello ionico tinto di bianco puro che regge una travatura modanata. Nella seconda campata si aprono due nicchie per statue, una per parte; nella seconda campata di destra sotto la nicchia si apre una piccola cappella laterale chiusa da cancellata. Su entrambi i lati nella terza campata si aprono le cappelle laterali, costituite da una nicchia scavata nel muro e voltata a botte. Nella quarta campata si ripete il motivo della nicchia per statua su entrambi i lati; sotto la nicchia di destra si apre la porticina che, per quattro ripidi gradini, conduce alla sagrestia. L’aula è voltata a botte con costoloni corrispondenti alle paraste della navata; alle unghie della volta corrispondono altrettante lunette che solo in parte ospitano le finestre. La zona presbiteriale, rialzata di un solo gradino, pavimentata a marmo e separata dall’assemblea da una cancellata metallica, ha pianta quadrata marcata agli angoli da colonne libere rudentate i cui capitelli ionici reggono una porzione sporgente di trabeazione sulla quale poggia un arcone a tutto sesto. Il presbiterio è sormontato da una cupola su pennacchi. L’abside semicircolare ospita un organo a canne che ne occupa l’intera larghezza e che, in parte, nasconde il fondo ornato da un’edicola con la statua del santo titolare. Chiude l’abside un catino privo di decorazioni.
impianto strutturale
Struttura portante in pietra squadrata legata a malta e intonacata solo in facciata e all’interno. Orizzontamenti non indagabili, manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio comprende l’altare preconciliare costituito da una mensa su colonne di marmo addossata ad un fondale, anch’esso in marmo, con gradini e tabernacolo centrale incastonato nella struttura. L’ambone a leggio è collocato a cornu epistolae; la sede del celebrante è costituita da una sedia mobile. Il fonte battesimale, in marmo con coperchio in legno e gesso, è collocato all’altezza della cappella laterale destra, in uno spazio fra le panche dell’assemblea. Il confessionale, antico, è addossato alla controfacciata.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965/1975)
Nel presbiterio è presente l'altare preconciliare usato tuttora per le celebrazioni. L'ambone a leggio e la sedia del celebrante sono mobili, moderni.