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Medicina
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Antonio della Quaderna
Parrocchia di Sant'Antonio della Quaderna
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1972)
1696 - 1696(costruzione intero bene); 1783 - 1783(rifacimento intero bene); XIX - 1904(ricostruzione intero bene); 1914 - 1919(costruzione campanile)
Chiesa di Sant'Antonio della Quaderna
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio della Quaderna <Medicina>
Altre denominazioni S. Antonio della Quaderna
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1696  (costruzione intero bene)

Nel 1696 la senatoria famiglia Pepoli fece erigere un oratorio con canonica dedicato a Sant'Antonio, per provvedere al bene spirituale dei coloni e dei braccianti della sua tenuta di fondi rustici, posta a nord del territorio di Villa Fontana. La popolazione che abitava quel territorio lo chiamò la Chiesa nuova del conte Giarra Pepoli, e fino a tre quarti del XVIII secolo fu sussidiale della parrocchia di Fiorentina.

1783  (rifacimento intero bene)

La chiesa fu rifatta e ampliata nel 1783. Di lì a poco, il 4 febbraio 1790, divenne Parrocchia indipendente, e alla famiglia Pepoli fu riconosciuto il diritto di jus patronato e di nomina del parroco. Nel 1851 Gaetano Ramponi la descrive così ne "Le Chiese parrocchiali della Diocesi di Bologna ritratte e descritte": un tempietto piccolo, senza campanile, con aula coperta a travi, un solo altare, e fonte battesimale, la cappella maggiore con volta, coro e sacrestia. Giuseppe Simoni nel 1884 aggiunge che la facciata presenta una grande finestra sulla porta maggiore.

XIX - 1904 (ricostruzione intero bene)

Un'ulteriore ricostruzione si ebbe tra la fine dell'Ottocento e il 1904 e altre ristrutturazioni seguirono.

1914 - 1919 (costruzione campanile)

Il 4 gennaio del 1914, per iniziativa di don Giuseppe Federico Tabellini, i capifamiglia della Compagnia del Santissimo decretarono l’inizio dei lavori di costruzione del campanile, mettendo a disposizione un’offerta in denaro di 500 Lire e la mano d’opera dei giovani del paese.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio della Quaderna sorge al limite dell'abitato di Sant'Antonio, un borgo posto a nord del Comune di Medicina, a poca distanza dalle Valli di Argenta. L'edificio, a pianta longitudinale con navata unica coperta da volta a botte, presenta una cappella per lato e un abside semicircolare.
contesto
La chiesa di Sant'Antonio della Quaderna sorge al limite dell'abitato di Sant'Antonio, un borgo posto a nord del Comune di Medicina, a poca distanza dalle Valli di Argenta. Questo territorio è storicamente bagnato dal torrente Quaderna, che nasce ad Ozzano, si scarica nel torrente Idice e si getta nel Reno. Dietro la chiesa si trova una sala polivalente e un campo da calcio, un tempo attraversato dal vialetto principale di accesso al piccolo cimitero del paese, ancora presente su via Fabbri.
impianto planivolumetrico
All'aula liturgica si innesta, a destra della sua facciata, la canonica.
esterno
Sagrato perimetrato da fittoni e pavimentato in catrame. La semplice facciata della chiesa, in muratura intonacata, è delimitata da lesene lisce, impostate su basamento e culminanti in capitelli poveri, semplice sovrapposizione di cornici. Si conclude con un timpano e una croce su cippo lapideo. Al centro mostra il portone, riquadrato da una cornice intonacata e tinteggiata di bianco e sovrastato da un mensolone a maniglioni. In asse, una finestra rotonda. I muri laterali sono ciechi, la chiesa prende luce oltre che dalla finestra in controfacciata, da due lunette e tre finestre nel presbiterio. Il campanile si trova staccato, a ovest della chiesa, in asse con l'aula, oltre l'abside.
pianta
Pianta longitudinale con navata unica coperta da volta a botte, una cappella per lato, abside semicircolare.
interni
Una bussola in legno immette nella chiesa. L'interno è improntato all'ordine corinzio sia nelle colonne libere del presbiterio sia nelle lesene lisce dell'aula che sorreggono il cornicione, interrotto in corrispondenza delle cappelle e base della volta a botte ribassata. La trabeazione corinzia è interrotta dalle cappelle laterali che introducono così una campata centrale voltata a vela. Le cappelle presentano un altare per lato e hanno copertura a botte. Il presbiterio, inquadrato da quattro colonne libere, è introdotto da un arco, coperto da cupola su pennacchi e terminato da un abside semicircolare con pala d'altare in edicola in stile corinzio con architrave e fastigio. Dalla porta presso la cantoria di sinistra si accede alla sacrestia. Ovunque è presente una pavimentazione in marmo, datata 1977, realizzata dai fratelli Tinti.
impianto strutturale
Muratura in laterizio portante. Struttura di copertura non visibile.
apparati liturgici
Nell'aula l’assemblea è ordinata in panche a battaglione. Nella prima cappella a sinistra della bussola è collocato un confessionale ligneo. Il presbiterio comprende un tabernacolo su piedistallo, un altare post conciliare mobile in legno, un ambone ligneo a leggio, la sede in foggia di scranno per il celebrante e sgabelli per i concelebranti, tutti in legno, un fonte battesimale per aspersione in marmo e un organo.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1972)
Altare post conciliare e ambone lignei sono trasformazioni di un ex carro agricolo con timone. L'adattamento è stato effettuato nel 1972.
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