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Gaggio Montano
Bologna
chiesa
parrocchiale
Santi Michele Arcangelo e Nazario di Gaggio Montano
Parrocchia dei Santi Michele Arcangelo e Nazario di Gaggio Montano
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Impianto strutturale; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1975)
1220 - 1556(preesistenze intero Bene); 1892 - 1898(restauro intero Bene); 1950 - 1960(restauro interno); 1990 - 1997(restauro intero Bene)
Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Nazario
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Nazario <Gaggio Montano>
Altre denominazioni Chiesa di San Michele Arcangelo e Nazario
Santi Michele Arcangelo e Nazario di Gaggio Montano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1220 - 1556 (preesistenze intero Bene)

Il vasto territorio di Gaggio di Montagna comprendeva, durante il 1220, due parrocchie; una era collocata entro l’abitato con il titolo di San Michele e l’altra intitolata a San Lazzaro di Montilocco. Quest’ultima andò distrutta in una frana sul cominciare del 1500 e non fu più ricodstruita. Caduta la chiesa di San Lazzaro, il Vicario dell’Arcivescovo Campeggi venne a visitarne gli avanzi, e con decreto del 15 settembre 1556 ne unì la cura alla chiesa di San Michele formando una sola parrocchia, che per questo fatto assunse il duplice titolo dei SS. Michele e Lazzaro, cambiato poi con quello di San Nazario.

1892 - 1898 (restauro intero Bene)

Nel 1892 venne inaugurato il cantiere per la costruzione dell'attuale edificio. Sul lato nord sono ancora evidenti le strutture dell’antica chiesa. I lavori si conclusero intorno al 1898.

1950 - 1960 (restauro interno)

Fra gli anni ’50 e ’60 di questo secolo sono state eseguite le decorazioni interne dell’abside e della volta del presbiterio.

1990 - 1997 (restauro intero Bene)

Durante il 1995 vennero eseguiti dei restauri nelle cappelle laterali. La prima è stata la cappella della Madonna del Rosaro, cui è seguita quella di Gesù Morto. Vennero restaurate anche le cappelle del Crocifisso e del Battistero,e infine seguirono tutte le altre. I lavori di restauro interno sono stati resi possibili dopo che si è provveduto, pochi anni prima, al consolidamento ed alla riparazione dell'intero coperto e alla tinteggiatura dell'esterno. L'intero progetto prevede inoltre il restauro dell'organo, dei due grandi crocifissi processionali attualmente conservati nell'oratorio dei Confratelli, dei banchi e la tinteggiatura interna. Nel 1997 si conclusero i lavori e venne festeggiato il primo centenario della consascrazione.
Descrizione

L’imponente chiesa dei San Michele Arcangelo e San Nazario sorge nella parte più antica del paese, in zona dominante rispetto all’abitato circostante, ed è inserita all’interno di un ampio parco. L’attuale edificio è una ricostruzione di fine Ottocento. La facciata a salienti, con frontone triangolare, è organizzata su due registri orizzontali separati da una cornice in pietra e scadita da quattro paraste che la tripartiscono. L'interno, a tre navate e cinque campate con archi sostenuti da colonne doriche, è caratterizzato da una copertura a volte a botte costolonate per la navata centrale mentre, le navate laterali sono coperte da volte a vela finemente decorate. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto alla zona assembleare, è coperto da una cupola impostata su pennacchi dove è stata raffigurata la cacciata all'Inferno degli Angeli ribelli e termina con abside semicircolare.
Contesto
La chiesa che si presenta come un volume isolato e molto articolato, sorge nella parte più antica del paese, in posizione dominante rispetto all’abitato circostante; ed è inserita all’interno di un ampio parco pubblico.
Impianto planivolumetrico
L'aula liturgica è parte di una aggregazione volumetrica orizzontale e complessa che comprende anche il campanile, la sagrestia e la canonica.
Esterno
L'ingresso alla chiesa è preceduto da un sagrato in parte inerbito e da una scalinata in pietra arenaria. La facciata a salienti, con frontone triangolare, è organizzata su due registri orizzontali separati da una cornice in pietra e scadita da quattro paraste che la tripartiscono. Nel registro inferiore si apre, al centro, un ampio portale in marmo architravato e due portali simmetrici di dimenzioni minori, anch’essi architravati con cornice in pietra; in asse con il portale centrale, nel registro superiore, è presente una monofora con cornice in pietra architravata ad illuminare la navata retrostante. A destra della chiesa è presente la canonica dietro la quale svetta il campanile, in pietra e caratterizzato da un’imponente guglia terminale. I fianchi della chiesa, intonacati nella tonalità del giallo tenue, non sono entrambi completamente visibili, poiché a destra della della chiesa si sviluppa il volume della canonica. La copertura del compelsso religioso, a capanna, è realizzata in coppi.
Pianta
Chiesa a tre navate non orientata con cinque cappelle laterali simmetriche.
Interni
Si accede all’aula attraverso un portale ligneo architravato. Le pavimentazioni della navata centrale sono realizzate mediante piastrelle in graniglia di marmo nelle tonalità del beige e del nero mentre quelle delle navate laterali sono realizzate nella tonalità del beige. L’interno, a tre navate, è scandito verticalmente, in cinque campate, da colonne di ordine ionico che sostengono archi a tutto sesto e un’alta trabeazione che corre per tutto il perimetro dell’edificio interrompendosi in corrispondenza della controfacciata. Le navate laterali terminano in cinque cappelle simmetriche che ospitano altari. Sulla terza colonna a sinistra della navata centrale è collocato un antico pulpito ligneo accessibile dalla navata laterale tramite una scala a chiocciola. La navata centrale è coperta tramite una volta a botte lunettata che ospita aperture che illuminano l’aula. Le navate laterali sono coperte con volte a vela finemente decorate; mentre le cinque cappelle simmetriche presentano una copertura con volta a botte. L’aula termina con la zona presbiteriale rialzata di due gradini rispetto alla zona assembleare e separata dalla stessa da una balaustra e coperta con una cupola impostata su pennacchi dove è stata raffigurata la cacciata all'Inferno degli Angeli ribelli. La parte terminale del presbiterio è caratterizzata da un abside semicolare finemente decorato. Ai lati del presbiterio si aprono due ambienti simmetrici caratterizzati da un’ampia apertura architravata sostenuta da due colonne di ordine ionico. Al di sopra delle stesse sono presenti due cantorie a balcone, e su quella di destra è collocato l’organo. L’aula è illuminata dall’ apertura collocata in controfacciata, e da aperture collocate in corrispondenza delle lunette della volta a botte che sopre la navata centrale. Il presbiterio è illuminato da aperture semicircolari simmetriche.
Impianto strutturale
Struttura in muratura portante in pietra.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio in conformità con il volume architettonico e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto alla zona assembleare e separato dalla stessa tramite una balaustra, accoglie l’altare postconciliare in marmo policromo, rialzato di ulteriori quattro gradini. Sulla sinistra dell’altare è collocato l’ambone, di tipo a leggio. La sede per il celebrante è collocata alla destra dell’altare e si presenta in legno con copertura color ocra; per altri ministri istituiti ed i chierici sono presenti altre sedute in legno. Il tabernacolo è collocato al centro dell’altare preconciliare. La sacrestia è accessibile dalla parte destra del presbiterio. Il fonte battesimale, con vasca circolare sostenuta da un piedistallo appoggiato su un basamento quadrato è collocato nell’ultima cappella a destra dell’altare.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1975)
Sul presbiterio, in recepimento delle norme liturgiche del concilio Vaticano II, è stato posto un nuovo altare che fronteggia quello antico.
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