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restauro
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Castelfranco Emilia
Bologna
chiesa
sussidiaria
Madonna della Provvidenza
Parrocchia di San Giacomo di Piumazzo
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; apparati liturgici
nessuno
1817 - 1818(edificazione primo santuario); 1882 - 1883(edificazione casa canonica); 1927 - 1928(edificazione Santuario)
Santuario della Madonna della Provvidenza
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Madonna della Provvidenza <Castelfranco Emilia>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1817 - 1818 (edificazione primo santuario)

Il Santuario dedicato alla Madonna della Provvidenza sorge all'intersezione di tre strade in un luogo originariamente di aperta campagna. Il primo Oratorio fu eretto a spese del sig. Canelli, proprietario del fondo, per dare riparo sicuro e decoroso all'Immagine della Madonna, una formella ceramica settecentesca oggetto di grande devozione, fino a quel momento appesa ad un robusto olmo. L'edificio fu inaugurato il 2 dicembre del 1817 e l'anno seguente fu completato con l'aggiunta di un piccolo, ma elegante campanile.

1882 - 1883 (edificazione casa canonica)

Tra il 1882 ed il 1883 la comunità ed il parroco di Piumazzo, titolare del piccolo Oratorio, a seguito di numerosi atti vandalici e ripetuti furti decisero di costruire un edificio da destinare ad abitazione per un custode. Dall'anno 1913, con la nomina di don Antonio Righetti, Rettore del Santuario, l'edificio assunse la funzione di casa canonica.

1927 - 1928 (edificazione Santuario)

Riconosciuta da tutti l'insufficiente dimensione del primo Oratorio per accogliere i numerosi fedeli devoti alla Sacra Immagine venerata con il titolo di Madonna della Provvidenza, il Rettore don Antonio Righetti, con il fondamentale contributo del compatrono sig. Beniamino Ferrarini e la partecipazione degli abitanti del luogo e del vicino paese di Piumazzo, posò la prima pietra della nuova chiesa progettata dall'Ing. Baietti il 25 marzo 1927. Esattamente un anno dopo l'edificio fu aperto al culto. Da quel momento il primo Oratorio è divenuto cappella privata e tomba della famiglia Ferrarini.
Descrizione

Il Santuario della Madonna della Provvidenza è un'aggregazione di edifici realizzati tra il 1817 ed il 1927 e sorge in un contesto rurale di pianura. La chiesa principale, in stile neoromanico dalle linee semplici, presenta facciata a capanna ed internamente è caratterizzata dall'alternanza di lesene, archi e cornici in mattoni facciavista e pareti fondali intonacate. La pianta è ad aula conclusa dall'abside semicircolare al centro della quale è presente un'edicola marmorea contenente la venerata Immagine in ceramica di Maria con il Bambino.
contesto
Il Santuario della B.V. della Provvidenza sorge in un contesto rurale di pianura sul fianco ovest della strada che collega il vicino paese di Piumazzo alla via Emilia, all'intersezione di tre strade. Il piccolo borgo sorto nelle vicinanze del Santuario, da cui prende il nome, è composto perlopiù da edifici ad uso abitativo posti sul lato opposto della strada rispetto alla chiesa e sorti principalmente dopo il secondo dopoguerra.
impianto planivolumetrico
Il Santuario è caratterizzato dall'aggregazione di alcuni edifici di differenti altezze a pianta pressoché rettangolare quali il primo oratorio ed il campanile ad est, la casa canonica a nord e la chiesa principale a sud ovest.
esterno
Il sagrato presenta forma rettangolare con lunetta semicircolare ed è pavimentato con lastre di pietra naturale grigia e mattoni tipo "sestino". Oltre la pavimentazione il cortile frontistante la chiesa è inghiaiato e delimitato da fittoni di arenaria. La facciata presenta profilo a capanna con paraste laterali particolarmente sporgenti rispetto al piano della parete, portone strombato incorniciato in cornice ad impronta di protiro e rosone. Il paramento è realizzato con mattoni facciavista a corsi regolari mentre in sommità è presente un timpano in arcatelle cieche con mattoni intonacati delimitato inferiormente da una cornice, anch'essa intonacata, con epigrafe dedicatoria in lingua latina. I fianchi, in paramento di mattoni facciavista, sono caratterizzati dalla presenza di paraste che scandiscono il ritmo delle campate interne e terminano superiormente con una cornice intonacata. Su ogni lato sono presenti tre monofore. L'abside semicircolare è parzialmente inglobata nel volume della chiesa, della canonica e della sacrestia, priva di bucature e con paramento in mattoni facciavista. La copertura dell'edificio è del tipo a capanna con una testa di padiglione in corrispondenza del presbiterio e dell'abside.
pianta
La chiesa presenta pianta ad aula rettangolare con abside semicircolare riconoscibile.
interni
Il pavimento dell'aula è composto da mattonelle in graniglia di marmo e cemento così come il pavimento del presbiterio, rialzato di un gradino. La pedana d'altare risulta poi ulteriormente rialzata di due gradini in marmo giallo di Verona. Gli alzati, sia della controfacciata che delle pareti laterali sono caratterizzati dall'alternanza di pareti intonacate di colore bianco con monofore e vetrate policrome e di lesene in mattoni facciavista con capitello composito e cornice in laterizio. L'aula è articolata in tre campate con volte a crocera. Il presbiterio, separato dall'aula per mezzo di un alto arcone a tutto sesto in mattoni, presenta due matronei su balconi, con bifore, posti ai lati dell'altare ed abside semicircolare con pareti intonacate e decorate tra sottili lesene a sezione circolare concluse in archetti e ripresi dalla semicupola costolonata. Al centro dell'abside è presente un'edicola marmorea contenente la venerata Immagine in ceramica di Maria con il Bambino.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata in panche lignee disposte a battaglione lungo l'aula. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all'aula e separato da essa mediante balaustra con colonne, cimasa di cemento e cancello d'ingresso in legno, presenta l'originale altare preconciliare non adeguato, con tabernacolo centrale integrato e sovrastante crocefisso metallico. L'altare è costruito in marmo giallo di Verona e presenta mensa rettangolare sorretta colonne. L'ambone, posto sul lato destro, è realizzato con leggio a stilo in legno. La sede consiste in una poltrona in legno posta anch'essa sul lato destro. Un confessionale, non integrato, è posto nella controfacciata sul lato sinistro e presenta struttura in legno.
Adeguamento liturgico

nessuno
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