chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bologna Bologna chiesa parrocchiale S. Anna Parrocchia di Sant'Anna Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Elementi di pregio; Impianto strutturale; apparati liturgici presbiterio - intervento strutturale (1962-1963) 1958 - 1960(preesistenze intero bene); 1960 - 1962(costruzione intero bene); 1962 - 1963(completamento intero bene); 1968 - 1968(realizzazione sagrato)
Chiesa di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Anna <Bologna>
Altre denominazioni
S. Anna
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche
1958 - 1960 (preesistenze intero bene)
Il primo nucleo della chiesa è in realtà un decoroso villino razionalista che viene ceduto alla Diocesi dai proprietari e che ospita dal 1958 le celebrazioni, grazie all'abbattimento di qualche tramezzo del piano terra e la conseguente creazione di un ampio salone. L'Ufficio Nuove Chiese, organo della Diocesi che guidava l'ampia campagna di costruzione degli spazi per la celebrazione nelle periferie sotto l'occhio vigile del cardinale Lercaro, redige successivamente a questo primo adattamento un progetto che cuce al fronte principale della villa un corpo aggiunto retto da 'pilotis'. Si tratta probabilmente del tentativo di ampliare gli spazi per la liturgia, lasciando alla villa il compito di ospitare l'alloggio del parroco e le attività didattiche.
1960 - 1962 (costruzione intero bene)
Il numero dei parrocchiani e le prospettive di ulteriore loro crescita fanno propendere per un nuovo progetto che, demolita la villa, possa sfruttare al massimo il lotto a disposizione. Le carte d'archivio fanno riferimenti a varie soluzioni preliminari ma bisognerà attendere il progetto licenziato per capire le intenzioni del progettista, il giovane sacerdote e ingegnere don Giancarlo Cevenini e del parroco, all'epoca, d. Vincenzo Saltini.
Un modello pervenuto attraverso riproduzioni fotografiche restituisce un progetto con l'arcone di coronamento della struttura più alto in corrispondenza del presbiterio e i bracci trasversali lungo la facciata ben più pronunciati di quelli attuali. Nella versione definitiva, la chiesa ha confermato la sua disposizione a T rovesciato, ma con il braccio trasversale più ridotto e gli arconi della struttura in elevazione tutti della medesima altezza. La costruzione al grezzo termina nel 1962.
1962 - 1963 (completamento intero bene)
Durante la fase esecutiva, diretta dall'ingegnere Rodolfo Bettazzi, sono eseguite numerose variazioni al progetto licenziato, soprattutto per quanto concerne le finestrature. Ad esempio si aprono sul lato sud, una serie di finestrelle quadrate (schermate dai vetri colorati di Rodolfo Fanfani) in luogo della serie di aperture rettangolari previste su tutta la superficie dell'edificio. Tali aperture sostanzialmente vennero integralmente sostituite di volta in volta da altre tipologie di finestre.
Un grande mutamento a cantiere pressoché concluso riguarda la facciata ove in origine era prevista un'ampia apertura allungata che in corso d'opera d. Giancarlo Cevenini fece occludere.
Il progetto del portale ligneo è dell'architetto Umberto Spagnoli.
La chiesa viene solennemente inaugurata dal Cardinale Lercaro il 19 maggio 1963.
1968 (realizzazione sagrato)
Dalla parte della via principale (via Siepelunga), viene progettato nel 1968 un ampio sagrato a cura dell'architetto Ferdinando Forlay.
Descrizione
La chiesa è situata in ambito periferico, in quartiere residenziale di condomini e villette con verde.
Dal largo sagrato parte la scalinata in marmo che introduce alla chiesa, la quale si sviluppa su tre navate asimmetriche. La navata centrale presenta un soffitto a doppia altezza con presbiterio a terrazze, mentre la navata laterale sinistra si conclude con la cappella feriale.
Contesto
La chiesa è situata in ambito periferico, in quartiere residenziale di pregio, pedecollinare e alberato, in prossimità di edifici storici importanti, quali villa Ercolani, e impianti sportivi agonistici (piscina Sterlino). La chiesa, parte di un tessuto misto di villette razionaliste e di condomini di nonn più di sei piani, affaccia su via Siepelunga, occupando la parte nord di un piccolo lotto che confina ad ovest con via Carrati e a nord, appunto, con via Mauro Tesi. A sud il complesso è affiancato da un piccolo cortile. Il complesso si trova isolato rispetto ai palazzi vicini e mantiene le opere parrocchiali su via Carrati.
Impianto planivolumetrico
Il volume della chiesa è parte di un’aggregazione complessa di edifici: dietro la chiesa si trova la canonica, mentre sotto l'aula liturgica sono gli ambienti parrocchiali. La chiesa è orientata ad Ovest.
Esterno
Il sagrato, rialzato di due alzate dal marciapiede, è confinato da vasche basse ed ampie in cemento armato che ai bordi agevolano la seduta e al centro ospitano piante, erba ed alberi ornamentali. Tra le vasche resta una ampia piazzetta percorrivile, pavimentata con lastre di porfido. Una scalinata conduce alla Chiesa.
La facciata si presenta come una fascia in muratura intonacata color ocra. La rende individuabile, in alto, una sottile finetratura a nastro che la separa dalla copertura, e, in basso, un diverso colore dell'intonaco che segnala la presenza cementizia del solaio. La copertura piana disegna un analogo profilo grigio orizzontale da cui emerge alto il corpo della navata centrale, con una copertura in cemento e rame.
L'ingresso è rialzato e preceduto da una scalinata di tavole di marmo, coperta da una tettoia a mensola intonacata di bianco all'intradosso e di grigio sulla travatura.
l fianchi, come la facciata, sono in muratura intonacata color ocra, ancora separata dalla copertura attraverso basse finestre a nastro; sul lato nord è presente una recinzione in ferro che divide la chiesa dalla strada, mentre a sud una rampa conduce ad un piano inferiore ove è l'accesso delle aule del catechismo.
La copertura della chiesa è complessa: ovunque in cemento armato e piana, in corrispondenza della navata centrale svetta in rame tra i portali in calcestruzzo armato della struttura portante, lasciati a vista.
Pianta
Rivisitazione di un impianto a tre navate, con la nave centrale dotata di copertura svettante e gli ambiti laterali di copertura piana. La navata sinistra, più larga di quella destra, suggerisce un percorso che si conclude con la cappella feriale. All’ingresso a destra si trova il battistero, a sinistra il confessionale. La fonte battesimale, è una opera notevole in pietra e bronzo.
Interni
Si accede alla Chiesa mediante una bussola lignea disegnata dall'Arch. Umberto Spagnoli. La pavimentazione è in marmo grigio che diviene nero sul presbiterio. Le pareti laterali sono intonacate in un grigio tenue. All’innesto con la copertura sono presenti finestre a nastro alte una decina di centimetri, atte a sottolineare l'autonomia degli elementi costruttivi. La nave di sinistra è illuminata da vetrate decorate a piombo. Portali in calcestruzzo armato a vista sostengono la copertura e dividono le navate. Sulle navate laterali si trovano bassi controsoffitti, mentre su quella centrale svetta un coperto alto, a carapace, interamente intonacato di bianco. Sopra l’altare sono presenti alcune piccole finestre quadrate disposte a croce, lemma che si ripete anche nelle cappelle. L'aula feriale, cappella della custodia eucaristica, è sopraelevata di tre alzate.
Elementi di pregio
La chiesa mostra un alto ordine formale e si presenta disegnata in ogni suo dettaglio. Particolamente interessanti sono il fonte battesimale, il crocefisso presbiterale, l'arredo liturgico e il complessivo disegno delle fiorirere che adornano la navata laterale ove essa la cappella feriale.
Impianto strutturale
La struttura è a telaio, in calcestruzzo armato ove possibile a vista.
apparati liturgici
Il presbiterio, già adeguato alla riforma del Concilio Vaticano II nonostante sia stato terminato prima della sua conclusione, si presenta a terrazze: dopo il primo gradino si innestano il pulpito e l'ambone, ai quali si accede dopo ulteriori tre alzate. A questo livello si trovano anche le panche dei chierici, mentre l’altare è superiore di una ulteriore alzata, sulla quale due gradini che conducono alla sede. L’altare è fisso e consacrato, formato da un parallelepipedo in marmo con bassorilievo frontale in pietra raffigurante l'ultima cena. Resta sollevato dal pavimento mediante pilastrini in ferro cromato ottone. A sinistra del presbiterio si installa un ambone a consolle, formato da un parallelepipedo con pareti in marmo e fronte scolpito.
Sul lato opposto rispetto all'altare, si trova a sporto sull'assemblea il pulpito in marmo, che ha forma esagonale con bassorilievi rappresentanti gli evangelisti. E’ presente una sede rialzata riconoscibile per il ministro istituito costituito da una sedia in legno e pelle. Sono presenti panche per i chierici e sedie per i ministranti. Le sedute si discostano con evidenza dall'omogeneità formale degli altri elementi del presbiterio. Il tabernacolo è posto nella cappella feriale ed è costituito da una scultura in bronzo, a parete. Il fonte battesimale, ribassato di due gradini rispetto alla assemblea, è posto a destra, in prossimità dell'ingresso della chiesa e prevede il rito per aspersione. Il fonte battesimale, ribassato di due gradini rispetto alla assemblea, è posto a destra, in prossimità dell'ingresso della chiesa e prevede il rito per aspersione. Il confessionale è posto in una cappella separata, all’ingresso della chiesa a sinistra, in relazione frontale con il battistero. La sacristia si trova dietro il presbiterio, nello stesso volume della Chiesa. L’assemblea è ordinata a battaglione rispetto al presbiterio, con panche lignee su due file nella navata centrale, sedie nella navata di destra e panche e sedie in quella più ampia a sinistra. La posizione del coro si individua nella assemblea per segni indiretti (libretti di canti e spartiti). In corrispondenza del presbiterio, nella navata sinistra, separata da alcuni gradini e da una vetrata trasparente in cristallo, è presente una cappella per l’adorazione e la celebrazione feriale con altare centrale e panche disposte a parlamento inglese.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1962-1963)
La chiesa è stata costruita successivamente al Concilio Vaticano II, in recepimento delle normative promulgatevi.