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Bologna
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Maria Maddalena
Parrocchia di Santa Maria Maddalena
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; elementi di pregio; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (2017); fonte battesimale - aggiunta arredo (2015)
XI - XVI(preesistenze intero bene); 1761 - 1763(ricostruzione intero bene); 1835 - 1835(restauro intero bene); XXI - 2017(ristrutturazione presbiterio)
Chiesa di Santa Maria Maddalena
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Maddalena <Bologna>
Altre denominazioni S. Maria Maddalena
Autore (ruolo)
Torreggiani, Alfonso (progettazione)
Compagnini, Raimondo (costruzione )
Ambito culturale (ruolo)
barocco bolognese (costruzione)
Notizie Storiche

XI - XVI (preesistenze intero bene)

Il primitivo edificio risale al XI secolo, e corrisponde all'Oratorio di Santa Croce, oggi facente funzione di sagrestia. La chiesa venne affidata nel 1291 alle monache agostiniane provenienti dalla chiesa di Santa Caterina di Quarto, le quali rimasero nell'edificio fino al 1468, quando si trasferirono nella chiesa di San Giovanni Battista in via Sant'Isaia. Durante la loro permanenza adottarono la regola domenicana e cambiarono l'intitolazione della chiesa dedicandola a Santa Caterina, in ricordo della chiesa di Santa Caterina di Quarto. Dopo il loro trasferimento nel 1468 l'edificio sacro riadottò la dedicazione originaria a Maria Maddalena. Nel del XVI secolo vennero realizzati alcuni interventi di restauro e ampliamento dell'edificio.

1761 - 1763 (ricostruzione intero bene)

Tra il 1761 e il 1763 l'edificio venne completamente ricostruito su progetto dell'architetto Alfonso Torreggiani, portato a compimento da Raimondo Compagnini, il quale si curò tra il 1771 e il 1773 della progettazione e realizzazione del portico antistante.

1835  (restauro intero bene)

Nel 1835 la chiesa venne restaurata dall'architetto Vincenzo Vannini.

XXI - 2017 (ristrutturazione presbiterio)

Nel 2017 si conclusero i lavori di ristrutturazione che portarono alla realizzazione di un nuovo pavimento in marmo, rialzato di quattro gradini, retrostante l'altare maggiore. Tale intervento, collocandosi nella zona absidale, ha consentito di adeguare liturgicamente l'area senza dover spostare l'altare pre-conciliare.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria Maddalena sorge in via Zamboni, strada che conduce dal centro della città a Porta San Donato e di qui alla campagna verso Minerbio. L'edificio, situato al limitare dell'area universitaria e pressoché di fronte alla Pinacoteca Nazionale, presenta una facciata conclusa in un timpano con un profondo portico-pronao nella parte sottostante, una pianta longitudinale ad aula unica con cappelle laterali, un presbiterio coperto da una cupola e un'abside semicircolare coperto da una semi-cupola. L'esterno della chiesa presenta alzati color rosso mattone e nervature architettoniche giallo paglierino. Gli interni, ricchi e sontuosi, sono completamente decorati.
contesto
La chiesa sorge su via Zamboni, il principale centro universitario della città di Bologna. L'edificio sorge a pochi passi da porta San Donato, a est, insistendo su Piazza Puntoni, ove si trova l'ingresso della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Proseguendo su via Zamboni, è possibile incontrare Musei, Facoltà, Biblioteche e il Teatro Comunale di Bologna, ad angolo con via Largo Respighi. Tuttavia la continuità tra i portici della città e quello della chiesa, di poco più largo rispetto a quelli che la precedono, rendono la chiesa pressochè invisibile ai passanti, come già accade in altri luoghi di culto.
impianto planivolumetrico
La Chiesa di Santa Maria Maddalena si situa in un abito densamente edificato. L'aula è contigua sul fianco sinistro, a est, alle aule parrocchiali con annesso cortile, sul fianco destro, a ovest, all'ufficio del parroco, le sale con gli archivi e un secondo cortile, mentre a sud, dietro alla zona absidale, si trova la sagrestia.
esterno
La parte inferiore del prospetto dell'edificio è caratterizzata da un porticato-pronao con tre archi a tutto sesto stretti da due aperture architravate concluse da pilastri angolari. Al di sopra di tale pronao si trova una terrazza con balaustra ornata di coppe in corrispondenza dei sottostanti pilastri. Al centro del porticato, caratterizzato da un pavimento alla veneziana, si apre il portale entro una cornice modanata con fastigio sommitale. La parte superiore del prospetto, a filo con il portale d'accesso, presenta volute a raccordare i volumi delle cappelle laterali e un alzato tripartito da lesene con sottili capitelli ionici, a sostenere una trabeazione e un timpano con cornici modanate, cippo lapideo sommitale e croce conclusiva a fil di ferro. La specchiatura centrale ospita una finestra centinata con mensola ugualmente sagomata sormontata da grande cartella marmorea con epigrafe. Gli alzati sono color rosso mattone, con nervature architettoniche giallo paglierino.
pianta
Pianta longitudinale ad aula unica, con cappelle laterali e abside semicircolare.
interni
L'accesso all'aula avviene tramite una bussola in muratura, completamente intonacata, la quale presenta sui lati due porte in legno e al centro la Porta del Sorriso, dotata di un software che ne consente l'apertura tramite il sorriso. L'aula, riccamente decorata, ha una geometria interna di particolare complessità con colonne e semicolonne corinzie a reggere rispettivamente gli archi a tutto sesto di introito al presbiterio e di ingresso, e lesene corinzie binate a scandire l'aula in tre campate e a reggere una ricca trabeazione con fregio decorato e dentellata, sede d'imposta della volta a botte di copertura, costolonata in corrispondenza di tali pilastri. La prima campata presenta cappelle laterali con archi a tutto sesto inscritti nella trabeazione, la seconda campata vede l'innesto di uno pseudotransetto coperto con una volta a crociera all'innesto di volte a botte impostate all'estradosso della trabeazione a coprire le cappelle laterali maggiori. La terza campata ripete la geometria della prima. La zona presbiterale, rialzata di due gradini rispetto al livello dell'aula e separata da questa tramite una balaustra in marmo, è preceduta da un arcone a sesto rialzato poggiante su colonne libere con capitello corinzio. L'area presbiterale è coperta da una volta a cupola su pennacchi, affiancata da due volte a botte, copertura agli spazi dell'organo e della cantoria. Al di sotto di questi sono presenti due aperture, di cui quella a sinistra conduce all'Oratorio di Santa Croce, oggi sagrestia. Lo sviluppo longitudinale della chiesa si conclude in un abside semicircolare coperto da una semi-cupola. La pavimentazione del presbiterio è in battuto alla veneziana con motivo a croci, mentre un pavimento in marmo rosso, rialzato di quattro gradini, si trova integrato dietro l'altare per realizzare un piano unitario nell'assenza dell'altare preconciliare. La pavimentazione dell'aula è in lastre di marmo bianco, mentre una fascia di marmo rosso incornicia il perimetro e caratterizza l'asse centrale, dal portale d'accesso al presbiterio, dove si trova una lastra celebrativa della decennale eucaristica del 1955.
impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
elementi di pregio
La chiesa è stata impreziosita nei secoli da alcune opere di notevole importanza, tra cui la Madonna delle Febbri attribuita a Lippo di Dalmasio, il Compianto su Cristo morto, gruppo in terracotta policroma di Giuseppe Mazza, la Madonna Immacolata di Angelo Piò e il Crocifisso Sorridente.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lignee disposte a battaglione. Sul fianco destro della navata si trova il fonte battesimale fisso e in marmo, realizzato nel 2015 e collocato nella seconda cappella laterale. Il presbiterio, rialzato di due gradini rispetto all'aula e separato dalla stessa tramite una balaustra marmorea, è composto al centro dal ricco altare pre-conciliare in marmi policromi, rialzato su tre gradini, a sinistra dall'ambone ligneo a leggio, mentre dietro l'altare, su di una piattaforma in marmo rialzata di quattro gradini, si trova la sede del celebrante e dei ministranti: una panca in legno. Il crocifisso ligneo è sul fianco sinistro del presbiterio, immediatamente oltre la balaustra. Il tabernacolo si trova nell'aula, nella seconda cappella sul fianco sinistro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2017)
Nel 2017 si conclusero i lavori di ristrutturazione che consentirono l'adeguamento liturgico dell'altare maggiore. Senza spostare l'altare pre-conciliare se ne consentì un'adeguata fruizione realizzando un pavimento in marmo rosso, rialzato di quattro gradini, in tutta l'area absidale retrostante lo stesso. Sull'altare venne posata una nuova mensa in marmo chiaro. I lavori terminarono nel marzo 2017 e videro all'opera i marmisti Matteo Govoni, Claudio Tenan e i posatori Raffaele Levatino e Antonio De Marco.
fonte battesimale - aggiunta arredo (2015)
Nel 2015 venne realizzato il nuovo fonte battesimale in marmo. Collocato nella seconda cappella sul fianco destro dell'aula, è opera di Emanuele Giannetti.
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