chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Bologna Bologna chiesa parrocchiale S. Caterina di Strada Maggiore Parrocchia di Santa Caterina di Strada Maggiore Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Impianto strutturale; apparati liturgici altare - aggiunta arredo (1976) XII - XIII(fondazione intero bene); 1458 - 1526(ampliamento intero bene); XVII - XVIII(ristrutturazione Intero bene); 1798 - 1827(soppressione carattere generale); 1827 - 1932(restauri intero bene)
Chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Caterina di Strada Maggiore <Bologna>
Altre denominazioni
S. Caterina di Strada Maggiore
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche
XII - XIII (fondazione intero bene)
Dalla metà del XI secolo risulta documentata l'esistenza di una chiesa nominata Santa Maria di Torleone dal nome dell'omonima strada, o anche chiesa di Monte Armato. Quest'ultimo nominativo è dato dal monastero annesso alla chiesa, sede di una comunità di monaci benedettini vallombrosiani provenienti appunto dall'abbazia di Santa Maria di Monte Armato.
1458 - 1526 (ampliamento intero bene)
Dal 1458 i monaci benedettini vallombrosiani abbandonarono il complesso. Nel 1526 il monastero venne ceduto e ampliato da monache dell'ordine vallombrosiano. Nel corso del Cinquecento dopo l'arrivo delle monache il titolo della chiesa mutò in quello di Santa Caterina d'Alessandria di Strada Maggiore.
XVII - XVIII (ristrutturazione Intero bene)
All'inizio del Seicento iniziarono grandi lavori di rifacimento, sia del monastero che della chiesa, a cui venne aggiunto il portico antistante che si conserva tuttora.
1798 - 1827 (soppressione carattere generale)
Il monastero delle monache vallombrosiane fu soppresso nel 1798 e nel 1805 la chiesa. Solo nel 1825 fu restituito a quest'ultima il titolo di parrocchiale.
Il 25 novembre 1827, in occasione del giorno sacro della commemorazione della Santa patrona, la chiesa fu riaperta.
1827 - 1932 (restauri intero bene)
Divenuto consapevole delle esigue dimensioni della chiesa, il parroco Don Quattrini decise di ampliare il presbiterio ed allargare il corpo della chiesa, con una cappella per parte, i lavori terminarono nel 1827. Un documento del 1842 riporta lo stato dell'alzata e del campanile, presumibilmente abbellito nell'occasione. Nella decennale del 1872 si pensò di rinnovare l'apparato decorativo della chiesa. Il lavoro fu affidato al pittore locale A. Guardassoni; la decorazione della volta della chiesa fu invece realizzata successivamente ed affidata a G. Baldi nel 1892. In occasione della successiva decennale, 1902, si intervenne sulla pavimentazione della chiesa, incaricando dei lavori la ditta Diana. Avvenne che ogni decennale fosse celebrata con lavori d'abbellimento. Nel 1932, a causa di un uragano che tolse la parte in rame del campanile, Don Giovanni Forlai si vide costretto a una sostituzione della lamina.
Descrizione
La Chiesa di Santa Caterina è situata lungo Strada Maggiore, decumano massimo della città romana, a ridosso di Porta Mazzini e quasi antistante al noto palazzo Hercolani, oggi sede universitaria. Il complesso, annesso all'ampio ex convento, ha origini duecentesche ma si presenta secondo l'impianto secentesco. Esternamente è caratterizzato da un pronao di tre campate, col profilo superiore della facciata arretrato. All'interno l'aula si presenta nelle tinte ricche e calde tipiche del barocco locale, con dorature e stuccature ottocentesche.
Contesto
La Chiesa sorge lungo strada Maggiore, tratto centrale della via Emilia, decumano della città romana, a poche decine di metri da Porta Mazzini e dalla cerchia dei Viali. Il tessuto limitrofo è costituito di edifici a carattere nobiliare, fra cui spicca Palazzo Hercolani, quasi antistante ed oggi sede dell'Università.
Impianto planivolumetrico
Aggregazione orizzontale su lotto gotico dell'aula e dei retrostanti volumi d'uso parrocchiale, che si sviluppano anche lungo i due fianchi.
Esterno
Il sagrato è costituito dal loggiato che si affaccia su Strada Maggiore. Questo è rialzato di un gradino rispetto alla sede stradale e pavimentato alla veneziana. Il loggiato seicentesco è scandito da quattro pilastri con semicolonne di ordine composito, su cui è impostato un mezzanino che prospetta su strada tramite lunette vetrate. Superiormente la facciata timpanata è arretrata dal filo del portico, con un balcone nello spazio di risulta dal parapetto con teoria di statue. L'edificio è intonacato color mattone, mentre le parti in rilievo sono intonacate color beige. Il fianco sinistro, formato dalla canonica, finestrata su due livelli, nello stesso intonaco dei campi dell'aula e col campanile ben visibile. Il fianco destro non è visibile così come l'abside.
Pianta
Chiesa ad aula.
Interni
Oltre il loggiato una bussola lignea immette all'aula interamente decorata con affreschi. Il soffitto dell'aula è voltato a botte, mentre l'altare è sovrastato da una cupola l'abside presenta una volta a catino. L'aula e l'abside sono separate da un portale a serliana. Le pareti laterali sono scandite da tre cappelle per lato, separate da pilastri con paraste sormontate da capitelli compositi e da un cornicione aggettante riccamente decorato, che corre per l'intero perimetro della chiesa. In corrispondenza di ogni cappella, sopra il cornicione, si aprono finestroni semicircolari. In controfacciata, su una cantoria è presente un organo incorniciato da edicola. L'aula e il presbiterio sono pavimentati a veneziana color rosso, crema e marrone.
Impianto strutturale
Muratura portante in mattoni.
apparati liturgici
L'assemblea si dispone ordinatamente in due serie di panche disposte a battaglione fronteggianti l'altare. Il presbiterio è rialzato tramite due gradini e separato dall'aula tramite una balaustra in marmo. Qui si trovano l'ambone, l'altare post-conciliare, la sede e la croce. Sono inoltre presenti sedie lignee per i chierici. Il battistero è situato a sinistra dell'ingresso, in una cappella separata. La vasca battesimale, che prevede il rito per aspersione, è marmorea. Attualmente i battesimi vengono celebrati sull'altare con l'ausilio di un catino trasportabile. Sono presenti confessionali lignei ai lati del presbiterio. Alla sacrestia si accede tramite una porta posta alla destra dell'ingresso.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1976)
Il presbiterio è stato adeguato liturgicamente con l'aggiunta dell'altare marmoreo di fronte all'assemblea. L'altare è in marmo rosa, verde e ocra decorato sul fronte con un bassorilievo bronzeo.