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Bologna
Bologna
chiesa
parrocchiale
Santi Savino e Silvestro di Corticella
Parrocchia dei Santi Savino e Silvestro di Corticella
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1970)
1217 - 1290(preesistenze intero bene); 1375 - 1375(preesistenze intero bene); 1537 - 1537(preesistenze intero bene); 1568 - 1591(costruzione intero bene); 1736 - 1736(sopraelevazione campanile); 1894 - 1925(ristrutturazione intero bene); 1939 - 1939(restauro intero bene); 1942 - 1942(restauro intero bene); 1996 - 1997(restauro intero bene)
Chiesa dei Santi Savino e Silvestro di Corticella
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Savino e Silvestro di Corticella <Bologna>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze bolognesi (costruzione)
Notizie Storiche

1217 - 1290 (preesistenze intero bene)

Fin dal secolo XIII nel territorio di Corticella esistono due chiese, una dedicata a San Savino, e una dedicata a San Silvestro, entrambe sotto il controllo dell'abbazia di Nonantola. La chiesa di San Savino, il cui primo documento risale al 4 aprile 1217, corrisponde all’attuale parrocchiale ed era situata nel medesimo luogo, mentre la chiesa di San Silvestro sorgeva nella zona denominata Roncaglio. Sul finire del secolo, cessate l'influenza nonantolana sulla contrada di Corticella, le due chiese divengono parrocchie bolognesi.

1375  (preesistenze intero bene)

Il giuspatronato popolare, essendo vacanti sia il rettorato di San Silvestro che di San Savino, nomina il 9 giugno 1375 don Ventura da Cesena come parroco per entrambe le chiese.

1537  (preesistenze intero bene)

Il 19 luglio 1537 mons. Agostino Zannetti, vicario generale del vescovo di Bologna, decreta la definitiva profanazione della chiesa di San Silvestro, trasferendone tutti i beni a San Savino. Da quel momento a Corticella esiste un’unica parrocchia, con i doppio titolo dei ss. Savino e Silvestro.

1568 - 1591 (costruzione intero bene)

Nel 1568 inizia la ricostruzione della chiesa dei ss. Savino e Silvestro, voluta dalla comunità per dare uno speciale risalto all’anno santo del 1575. In quest’occasione si inverte l’orientamento della chiesa, ponendo l’altare ad ovest. I lavori si concludono definitivamente nel 1591. Nel 1580 viene innalzato il campanile della nuova chiesa.

1736  (sopraelevazione campanile)

Nel 1736 il campanile viene innalzato da 40 a 60 piedi.

1894 - 1925 (ristrutturazione intero bene)

A partire dal 1894 vengono fatti alcuni lavori di ampliamento, che culminano nel 1925 con la realizzazione di una nuova facciata, ad opera dell’ingegner Lorenzo Colliva.

1939  (restauro intero bene)

Nel 1939 viene ridecorato completamente l’interno dal pittore Carlo Baldi.

1942  (restauro intero bene)

Nel 1942 viene ricostruito il pavimento alla veneziana.

1996 - 1997 (restauro intero bene)

Alla fine degli anni '90 vengono realizzati alcuni lavori di manutenzione alla chiesa, tra cui il rifacimento degli impianti.
Descrizione

La chiesa parrocchiale dei SS. Savino e Silvestro, le cui prime notizie risalgono al 1217, si trova nella parte più antica della zona di Corticella, a ridosso del corso del canale Navile. La chiesa ad aula, di costruzione cinquecentesca ma successivamente rimaneggiata, si presenta nei toni tipici delle chiese locali ottocentesche, con tinte grigie e oro.
Contesto
La chiesa si trova nel nucleo più antico dell’aggregato di Corticella, appendice extraurbana bolognese, con la facciata a pochi metri dal canale Navile e a breve distanza dalla stazione ferriovaria locale.
Impianto planivolumetrico
Aggregazione orizzontale ad L dell'aula con i volumi della canonica e della scuola.
Esterno
L'edificio sorge col fianco destro e col retro lungo strada, e con l'accesso su un sagrato in blocchetti di porfido delimitato verso il Navile da una fascia boschiva. La facciata a capanna si presenta affiancata dai volumi simmetrici delle ali, più bassi rispetto al prospetto centrale. L'accesso è rialzato da una scalinata di quattro gradini con rampe laterali, preceduto da una lunetta pavimentale in cemento inserita nel sagrato. La facciata si presenta intonacata in giallo Marte con due registri orizzontali e due coppie di paraste per registro, simmetriche rispetto al portale, in mattoni a vista, poggianti su un basamento grigio e con capitello ionici. Il portale centrale in legno è sottolineato da un'enfatica cornice con timpano spezzato.
Pianta
Chiesa ad aula mononavata.
Interni
L'aula presenta sei cappelle laterali, tre per lato, ed è voltata a botte. L'ultima cappella a destra è stata tamponata e dà l'accesso ad una cappella feriale. Il presbiterio, innalzato di due gradini, prospetta sulla navata tramite un arcone su pilastri liberi e termina con un'abside. La copertura sull'altare è a cupola affrescata. La pavimentazione è in graniglia veneziana. L'aula si presenta interamente affrescata nelle tinte grigio-oro dell'ottocento bolognese.
Impianto strutturale
Muratura portante in laterizio.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente rispetto al presbiterio e disposta in sedie pieghevoli in legno e metallo. Altare a mensa in legno su predella lignea. Ambone a leggio in legno. Un confessionale è posto in una cappella a sinistra dell’ingresso. Il battistero è mobile in pietra, posto nella prima cappella a destra dell’ingresso.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Di fronte all'altare pre conciliare viene posto un altare a tavolo in legno rivolto verso l'assemblea.
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