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Treviso
Treviso
oratorio
periferico
Madonnetta
Parrocchia di Sant'Anna Madre della Beata Vergine Maria
Pianta; Facciata; Elementi decorativi; Altari; Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XIV - XV(costruzione intero bene); 1945 - 1945(ripristino intero bene); 1987 - 1988(restauro intero bene)
Oratorio della Madonnetta
Tipologia e qualificazione oratorio periferico
Denominazione Oratorio della Madonnetta <Treviso>
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche

XIV - XV (costruzione intero bene)

Non esiste memoria riguardante l'epoca di costruzione dell'oratorio. Gli estimi del Cinquecento non ne fanno menzione. Un'ipotesi è relativa alla costruzione di un edificio tra il Trecento e il Quattrocento, a cura della Confraternita dei Barcari, in quanto a quell'epoca il fiume Storga era navigabile. Una mappa d’archivio del 1679 la indica come "chiesa in parte diroccata". La croce dei cavalieri di Malta collocata sul timpano suggerisce una data di fondazione posteriore al 1530. La presenza di tale simbolo è dovuta alla dipendenza dell’oratorio dalla Parrocchia di San Tomaso, successivamente soppressa. L'oratorio nelle visite pastorali è infatti descritto come chiesa campestre della parrocchia di San Tomaso, nel quale si celebra la Santa Messa dai Cappellani.

1945  (ripristino intero bene)

Al termine della seconda guerra mondiale, l'oratorio della Madonnetta viene ripristinato grazie all'interessamento dei coniugi Massimo e Wanda Stringa, che nel bombardamento del 7 aprile 1944 hanno perso i due figli Maria Teresa e Luigino, soliti giocare dei dintorni dell'edificio sacro. L’oratorio diviene pertanto monumento ai bambini periti durante il bombardamento. Viene affissa infatti una lapide a ricordo dei centoventisei bambini trevigiani vittime dell'incursione aerea. L'edificio viene benedetto il 23 settembre 1945.

1987 - 1988 (restauro intero bene)

Tra il 1987 e il 1988 l'oratorio è oggetto di interventi di restauro, mediante opere di sottofondazione, isolamento delle murature dall’umidità, rifacimento degli intonaci e della pavimentazione, ripristino della soffittatura in arelle e del manto di copertura in tavelle e coppi di laterizio, riparazione delle lesioni alle murature, conservazione delle decorazioni interne e degli affreschi, esecuzione di un nuovo impianto elettrico, sistemazione dell'area esterna con arredi ed, infine, di rinforzo della sponda del fiume Storga.
Descrizione

L'epoca di costruzione dell'oratorio risulta ignota. Un'ipotesi è relativa alla costruzione di un edificio tra il Trecento e il Quattrocento, a cura della Confraternita dei Barcari. La croce dei cavalieri di Malta collocata sul timpano suggerisce una data di fondazione posteriore al 1530. La presenza di tale simbolo è dovuta alla dipendenza dell’oratorio dalla Parrocchia di San Tomaso, successivamente soppressa. Al termine della seconda guerra mondiale, l'oratorio della Madonnetta viene ripristinato grazie all'interessamento dei coniugi Massimo e Wanda Stringa, che nel bombardamento del 7 aprile 1944 hanno perso i due figli Maria Teresa e Luigino, soliti giocare nei pressi dell'edificio sacro. L’oratorio diviene pertanto monumento ai bambini periti durante il bombardamento e viene affissa una lapide a ricordo dei centoventisei bambini trevigiani vittime dell'incursione aerea. L'oratorio presenta pianta rettangolare, orientata nord-ovest sud-est, con ingresso a sud-est. L'altare è collocato lungo la parete che divide la navata dalla retrostante piccola sacrestia. La facciata presenta quattro paraste di ordine ionico che si innalzano da basamenti e sorreggono una semplice trabeazione priva di decorazioni. La facciata è caratterizzata da un ingresso chiuso da cancellata metallica e due finestre delimitate dalle paraste. In posizione centrale, appena al di sotto della trabeazione, è collocata una croce di Malta.
Pianta
L'oratorio presenta pianta rettangolare, orientata nord-ovest sud-est, con ingresso a sud-est. L'altare collocato lungo la parete che divide la navata dalla retrostante piccola sacrestia.
Facciata
La facciata presenta quattro paraste di ordine ionico su che si innalzano da basamenti e sorreggono una semplice trabeazione priva di decorazioni. La facciata è caratterizzata da un ingresso chiuso da cancellata metallica e due finestre delimitate dalle paraste. In posizione centrale, appena al di sotto della trabeazione, è collocata una croce di Malta. Il fronte ovest ospita una meridiana.
Elementi decorativi
Il soffitto è caratterizzato da un ampio cornicione con raccordo semicircolare su tutto il perimetro ed affresco centrale. La parete che suddivide la navata dalla sacrestia presenta quattro paraste di ordine dorico.
Altari
L'altare, in stile barocco, è realizzato con marmi bianchi e rosa. Al centro è collocato un affresco raffigurante la Natività di Maria.
Fondazioni
Le fondazioni sono realizzate in muratura in laterizi. Nel 1987 sono state eseguite sottofondazioni in calcestruzzo armato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata, realizzata contestualmente al restauro del 1987, presenta lastre in marmo bianco e rosso posate a scacchiera. Il pavimento della sacrestia è costituito da mattoni in cotto.
Coperture
La copertura è costituita da una struttura lignea con capriate che sorreggono i listelli e le tavelle in laterizio. La navata presenta un controsoffitto in arelle decorato.
Adeguamento liturgico

nessuno
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