chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Trebaseleghe
Treviso
chiesa
periferica
San Tiziano
Parrocchia della Natività della Beata Vergine Maria
Pianta; Coperture; Elementi decorativi; Prospetti; Fondazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Campanile; Facciata
presbiterio - aggiunta arredo (1969-1970)
XIII - XIV(costruzione intero bene); XVI - XVI(abbandono intero bene); 1596 - 1596(recupero intero bene); XX - XX(rifacimento copertura copertura); 1929 - 2011(costruzione campanile campanile); 2011 - 2012(restauro intero bene)
Oratorio di San Tiziano
Tipologia e qualificazione chiesa periferica
Denominazione Oratorio di San Tiziano <Trebaseleghe>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XIV (costruzione intero bene)

L'edificio sorge prima del 1300 come chiesa campestre. Dopo l'edificazione, l'Oratorio di San Tiziano viene più volte lasciato in stato di abbandono e poi recuperato, per questo motivo non se ne conosce l'originaria conformazione.

XVI  (abbandono intero bene)

Una testimonianza del 1580 testimonia lo stato di abbandono e incuria in cui versa l'oratorio.

1596  (recupero intero bene)

Nel 1596 la chiesa viene recuperata grazie alla concessione del giuspatronato alla Famiglia Rustica – Bini. E’ di questo periodo la commessa a Leandro da Ponte per dipingere la pala dell’altare principale.

XX  (rifacimento copertura copertura)

Nel corso del XX secolo si assiste al rifacimento di una parte della copertura con tavelloni in laterizio.

1929 - 2011 (costruzione campanile campanile)

Il campanile non è presente nelle planimetrie del catasto austriaco (1839) e italiano (1929). Per questo motivo è ipotizzabile che la sua costruzione sia posteriore al 1929.

2011 - 2012 (restauro intero bene)

Nel 2011 l’intera chiesa campestre è restaurata a cura e spese della ditta Grafica Veneta Spa su progetto dell’architetto Gloria Negri. I serramenti lignei, che versavano in stato di degrado, vengono restaurati. Vengono effettuate anche le dipinture interne.
Descrizione

Le fonti bibliografiche segnalano la presenza della chiesa campestre di San Tiziano già prima del 1300. La ritroviamo descritta nelle “Collette” del 1418, ma nel 1467, “Francesco calzolaio” non ne ricorda la presenza da bambino. Per questo motivo, si suppone che la Chiesa in quella data fosse crollata per incuria. Ricompare testimonianza della sua esistenza nel 1580, ancora sottoposta all’incuria e all’abbandono. Nel 1596, grazie alla concessione del giuspatronato alla Famiglia Rustica-Bini, la Chiesa viene recuperata. E’ di questo periodo la commessa a Leandro da Ponte di dipingere la pala dell’altare principale. Ciò che ora possiamo vedere è un edificio sobrio con facciata a due spioventi contornati da una cornice modanata; il portale d'ingresso è architravato e sormontato da una lunetta cieca semicircolare, con cornice anch'essa modanata, e da un oculo. I due lati sono caratterizzati da aperture archivoltate che contribuiscono a rendere particolarmente luminoso l'interno, costituito da un'unica navata e da un piccolo presbiterio a pianta quadrata. La zona presbiteriale è coperta da una volta a crociera retta da un arco a tutto sesto, che si apre a nord della navata, la cui soffittatura in laterizio è sostenuta da capriate lignee. In fondo alla navata due nicchie ospitano statue di santi. Ai lati della porta principale, parzialmente inserita in una nicchia del muro che rivela un'antica decorazione ad affresco, è presente un'acquasantiera in marmo decorata con rilievi geometrici.
Pianta
La pianta presenta un unica aula con presbiterio. La zona presbiteriale, a nord, è rialzata di qualche gradino. Addossato all’angolo nord ovest della chiesa ed adiacente al presbiterio, si trova il campanile realizzato posteriormente alla costruzione della prima chiesa, come risulta dalla comparazione delle mappe storiche.
Coperture
La copertura presenta una struttura in capriate in legno, con orditura in travi e arcarecci e tavelloni in cotto. La presenza dei tavelloni segnala l'esecuzione di un intervento di rifacimento della copertura nel corso del XX secolo. Il prebiterio è coperto con una volta a crociera.
Elementi decorativi
All'interno le pareti sono dipinte in rosa con alcuni inserti azzurri in corrispondenza delle nicchie e dell'arco del presbiterio. La volta è dipinta di bianco e le cornici in gesso in avorio. Sopra la mensa d’altare in marmo è collocata un’immagine della Vergine all’interno di una edicola formata da due colonne e soprastante doppia cornice. La pala è una copia dell’originaria di Leandro da Ponte che si trova nella chiesa parrocchiale di Trebaseleghe.
Prospetti
I prospetti sono intonacati. Con l'intervento del 2011 si è proceduto alla rimozione dell'intonaco cementizio antecedente, alla conservazione dei modesti tratti di intonaco originario a base di calce e al rifacimento dell’intonaco con le medesime caratteristiche di quest'ultimo.
Fondazioni
Si ipotizza che le fondazioni, completamente interrate, siano in muratura come il resto della struttura.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è in marmette di graniglia di cemento. L'asse principale è segnalato con lastre in rosso e bianco ammonitico, presenti anche nella zona del presbiterio. La pavimentazione del marciapiede esterno è in trachite.
Struttura
La struttura, anche se realizzata in due diversi tempi, è realizzata in muratura. La copertura è realizzata con una struttura lignea a due falde inclinate, con soprastante manto in coppi di Possagno.
Campanile
E' possibile rilevare la presenza di due diverse apparecchiature murarie per le strutture di elevazione del campanile, addossato ai paramenti di navata e presbiterio. La muratura dell’angolo nord-ovest del campanile è realizzata con mattoni di epoca successiva rispetto alla muratura della Chiesa. Il lato sud, invece, è composto dagli stessi elementi che caratterizzano l'apparecchiatura muraria dell'oratorio. Il paramento murario del campanile presenta inoltre delle differenze nelle modalità di apparecchiatura a partire dalla metà della sua altezza. Si ipotizza che il campanile sia stato rimaneggiato successivamente alla costruzione della chiesa e che lo stato attuale sia da attribuire ad interventi novecenteschi. Ciò è confermato dalle planimetrie del catasto austriaco e italiano nelle quali il campanile non è segnalato.
Facciata
La facciata a due spioventi contornati da una cornice modanata presenta un portale d'ingresso architravato e sormontato da una lunetta cieca semicircolare, con cornice anch'essa modanata, e da un oculo. Le indagini hanno permesso di rilevare che l'apertura del portale di ingresso è stata realizzata in calcestruzzo. L'analisi stratigrafica sulle murature ha consentito di stabilire la presenza di un'apertura antecedente di dimensioni maggiori. Ciò è confermato anche dall'analisi della pavimentazione.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1969-1970)
Collocazione di un semplice altare in legno amovibile nell’area del presbiterio rivolto verso i fedeli.
Contatta la diocesi