chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Salgareda Treviso chiesa parrocchiale S. Michele Arcangelo Parrocchia di San Michele Arcangelo Pianta; Struttura; Coperture; Facciata; Prospetti; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (2002) 1922 - 1926(edificazione della chiesa intero bene); 1937 - 1937(consacrazione intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Michele Arcangelo <Salgareda>
Altre denominazioni
S. Michele Arcangelo
Autore (ruolo)
Alpago Novello, Alberto (edificazione della chiesa)
Cabiati, Ottavio (edificazione della chiesa)
Schiratti, Giovan Battista (edificazione della chiesa)
Donati, Carlo (realizzazione affreschi)
Favaro, Arturo (realizzazione affreschi)
Studio d'arte sacra Giuseppe Obletter (sculture)
Rebesco, Francesco (realizzazione sculture)
Caldana, Egisto (realizzazione sculture)
Olcese, Stefano (realizzazione altare)
Ambito culturale (ruolo)
neorinascimentale (edificazione della chiesa)
Notizie Storiche
1922 - 1926 (edificazione della chiesa intero bene)
Venerdì 29 settembre 1922 viene posata la prima pietra per la costruzione della chiesa di San Michele Arcangelo. La chiesa viene aperta al pubblico il 31 dicembre 1926.
1937 (consacrazione intero bene)
La chiesa viene consacrata il 29 settembre 1937.
Descrizione
La chiesa di Sagareda, intitolata a San Michele Arcangelo, presenta una pianta a croce latina ad aula unica con 4 altari laterali. L'edificio è disposto con orientamento nord-sud, con l'ingresso principale rivolto a sud e l'abside verso nord. La zona del presbiterio, il quale termina con un'abside semicircolare, è rialzata di alcuni gradini rispetto alla navata.
L’edificio è realizzato in muratura di mattoni pieni in laterizio. I muri perimetrali sorreggono la struttura di copertura costituita da elementi lignei.
La facciata è scandita verticalmente da tre lesene con capitello corinzio, poste su un alto basamento. Sulla trabeazione è incisa a caratteri cubitali l'iscrizione "DEO OPTIMO MAXIMO", rivestita a foglia d’oro, così come l’iscrizione nel pannello centrale, riportante la dedica a san Michele Arcangelo e alla Madonna. Al centro della facciata, sopra il portale, è collocata una lunetta di 12 metri quadrati, inscritta in un arco a tutto sesto ad un metro dal timpano del portale. All'interno della lunetta si osserva un mosaico che raffigura l’Assunta tra due angeli.
Sulla sommità della facciata vi è un timpano triangolare, sormontato da tre sculture: al vertice il Redentore, in cornu epistolae sant’Antonio da Padova e in cornu evangelii san Pio X.
Pianta
La chiesa di Sagareda, intitolata a San Michele Arcangelo, presenta una pianta a croce latina ad aula unica con 4 altari laterali. La zona del presbiterio, il quale termina con un'abside semicircolare, è rialzata di alcuni gradini rispetto alla navata.
Struttura
L’edificio è realizzato in muratura di mattoni pieni in laterizio. I muri perimetrali sorreggono la struttura di copertura costituita da elementi lignei.
Coperture
Controsoffitto realizzato in arelle intonacate secondo la conformazione della volta a botte, struttura portante della copertura in capriate lignee a formare tetto a due falde. La navata si presenta con volta a botte intonacata, realizzata con centina mobile, priva di decorazioni. All’incrocio dell’asse navata/presbiterio con il transetto si trova un rosone lacunare affrescato, nel quale è raffigurata l’Assunta tra le schiere angeliche.
Facciata
La facciata, intonacata e finita in marmorino, è scandita verticalmente da tre lesene con capitello corinzio, poste su un alto basamento. Sulla trabeazione è incisa a caratteri cubitali l'iscrizione "DEO OPTIMO MAXIMO", rivestita a foglia d’oro, così come l’iscrizione nel pannello centrale, riportante la dedica a san Michele Arcangelo e alla Madonna. Al centro della facciata, sopra il portale, è collocata una lunetta di 12 metri quadrati, inscritta in un arco a tutto sesto ad un metro dal timpano del portale. All'interno della lunetta si osserva un mosaico che raffigura l’Assunta tra due angeli.
Sulla sommità della facciata vi è un timpano triangolare, sormontato da tre sculture: al vertice il Redentore, in cornu epistolae sant’Antonio da Padova e in cornu evangelii san Pio X.
Prospetti
I prospetti laterali e il prospetto esterno dell'abside sono intonacati e dipinti con pittura acrilica di colore avorio.
Pavimenti e pavimentazioni
Tutti i pavimenti sono realizzati in marmo: la corsia centrale è caratterizzata da una scacchiera di quadrati in marmo sui colori dell’arancione con bordature in marmo nero. Il resto della pavimentazione ricorre sempre alla disposizione a scacchiera con piastre in marmo rosso-arancio intervallate da piastrelline d’angolo in marmo blu-nero e bianche. Le zone sopraelevate degli altari minori sono invece rivestite in marmo bianco; l’altare maggiore ha un motivo a scacchiera disposto in diagonale con piastre bianche e blu venate.
Elementi decorativi
Il presbiterio presenta presenta una volta a botte affrescata nel 1956, dal prof. Arturo Favaro di Mogliano Veneto, con quattro angeli, rivestiti con le dalmatiche diaconali, con i quattro colori liturgici (bianco, verde, rosso e viola), nell’atto di incensare il SS. Sacramento, posto al centro e inscritto entro una cornice ovale. Nella linea di raccordo tra la volta e le pareti si aprono due finestre istoriate ad arco ribassato, quella in cornu epistolae è rappresentato il Sacramento della Confermazione e in quella in cornu evangelii il Sacramento dell’Ordine Sacro. Nella calotta dell’abside è collocato il grande affresco raffigurante san Michele Arcangelo, patrono della chiesa. L’Arcangelo ha proporzioni gigantesche e sotto le sue ali spiegate sono rappresentati 16 santi: 9 in piedi e 7 genuflessi. Assieme a questi, con le medesime proporzioni, sono riprodotti tre angeli in piedi: due recano sulle spalle, in segno di offerta all’arcangelo, la basilica di San Pietro e l’altro i nuovi edifici sacri di Salgareda. L’opera è stata realizzata dal pittore veronese Carlo Donati nel 1926. Sulle pareti del presbiterio trovano posto due grandi affreschi suddivisi in tre pannelli ciascuno, anche questi realizzati dal prof Favaro di Mogliano Veneto nel 1956: quello in cornu epistolae raffigura nel pannello centrale la natività di N.S.G.C. e in quelli a latere i profeti Michea (a sinistra) e Isaia (a destra). Nel trittico sulla parete opposta, in cornu evangelii, nel pannello centrale è raffigurata l’ascensione di N.S.G.C., in quello a sinistra il profeta Daniele ed Elia in quello di destra. I sei pannelli sono inquadrati entro una cornice in marmorino.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2002)
Vengono realizzati un nuovo altare, un nuovo ambone, una nuova sede, e vengono riposizionate le balaustre.
L’altare è di moderna concezione: un massiccio basamento in marmo bianco con un'incisione frontale sorregge un piano di marmo nero, leggermente rastremato verso il basso; un ulteriore elemento leggermente aggettante, realizzato nel medesimo marmo bianco, è collocato tra il basamento e il piano d’altare (anch’esso scolpito sulla parte frontale). Sul retro una balaustra marmorea bassa con colonnine anticipa il tabernacolo, adornato con 2 statue di angeli e una costruzione circolare, sorretta da 6 colonnine e copertura conica.