chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Ponzano Veneto Treviso oratorio periferico S. Antonio da Padova Parrocchia di San Leonardo Abate Pianta; Facciata; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Interni; Altare maggiore nessuno 1793 - 1793(costruzione intero bene); 1840 - 1840(dedicazione carattere generale); 1868 - 1868(stato di conservazione carattere generale); 1871 - 1871(consacrazione carattere generale); 1874 - 1874(consacrazione carattere generale); 1907 - 1907(visita pastorale carattere generale); 1921 - 1921(passaggio di proprietà carattere generale); 1965 - 1965(passaggio di proprietà carattere generale)
Oratorio di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione
oratorio periferico
Denominazione
Oratorio di Sant'Antonio da Padova <Ponzano Veneto>
Altre denominazioni
S. Antonio da Padova
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1793 (costruzione intero bene)
La famiglia Salamon costruisce questo oratorio nel 1793. Viene dedicato alla B.V. del Rosario con pala in memoria e onore del beato Giacomo Salamon, antenato della stessa famiglia.
1840 (dedicazione carattere generale)
In questo periodo l’oratorio è già dedicato alla maternità di Maria Vergine, come lo prova l’attestato sottoscritto dal vescovo G. Antonio Farina, dopo la sua visita all’oratorio.
1868 (stato di conservazione carattere generale)
Nel 1868 viene trovato in piena regola, con frequenti celebrazioni al suo interno.
1871 (consacrazione carattere generale)
Nel 1871 viene consacrato con dedicazione al S. Cuore di Gesù.
1874 (consacrazione carattere generale)
Dopo tre anni l’oratorio viene riconsacrato al S. Cuore di Maria.
1907 (visita pastorale carattere generale)
Nel 1907, nella prima visita pastorale del vescovo Longhin, si scrive: In questo oratorio si venera anche la B.V. del Carmine e si festeggia pure s. Antonio di Padova, perciò volgarmente si chiama di S. Antonio…e si celebrano le Rogazioni.
1921 (passaggio di proprietà carattere generale)
In questa data l’oratorio, già passato dalla famiglia Gobbato in proprietà della famiglia Toffoletto, è ben ordinato, tanto che il vescovo Longhin tributava le debite lodi a quelle persone che si prestavano a mantenere il decoro del luogo destinato al culto del Signore e di s. Antonio.
1965 (passaggio di proprietà carattere generale)
Nel 1965 l’oratorio diviene di proprietà della parrocchia di Ponzano.
Descrizione
L'oratorio risale al 1793 e viene costruito dai Salamon per ricordare un antenato appartenente alla loro nobile famiglia: il Beato Jacopo, vissuto tra il XIII e il XIV a Forlì, invocato quale protettore contro le malattie della gola e degli occhi. Dedicato alla Beata Vergine del Carmine e a Sant'Antonio da Padova, ha forme assai modeste e non presenta nessun elemento di importanza artistica. La pianta è ad un'unica navata con abside semicircolare ed è divisa dall'aula principale da un muro di tamponamento. All'interno vi è una pala rappresentante la Vergine Maria con il Bambino Gesù e San Giuseppe, affiancati da Sant'Antonio da Padova e dal Beato Salamonio. La facciata è un’opera di assoluta semplicità incorniciata da due lesene doriche e da un frontone triangolare.
Pianta
La pianta è di tipo basilicale ad un’unica navata rettangolare e presenta un’abside semicircolare adibita a stanza di servizio/sacrestia.
Facciata
La facciata è un’opera di assoluta semplicità incorniciata da due lesene doriche e da un frontone triangolare.
Struttura
La muratura portante è realizzata in mattoni pieni e malta cementizia.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in piastrelle quadrangolari in cotto.
Interni
I colori delle pareti e del soffitto, che presenta una decorazione floreale, sono sui toni del bianco e azzurro.
Altare maggiore
L’altare è in marmo rosa e grigio addossato alla parete, al di sopra è presente una pala rappresentante la Vergine Maria con il Bambino Gesù e San Giuseppe, affiancati da Sant'Antonio da Padova e dal Beato Salamonio.