chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Covolo di Piave Pederobba Treviso chiesa periferica Sant'Antonio alle Barche Parrocchia di Santa Maria Assunta Pianta; Facciata; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Campanile presbiterio - intervento strutturale (1974) XVIII - XVIII(costruzione intero bene); XIX - XIX(restauro e ampliamento intero bene); 1926 - 1926(restauro intero bene); 2005 - 2006(restauro intero bene)
Oratorio di Sant'Antonio alle Barche
Tipologia e qualificazione
chiesa periferica
Denominazione
Oratorio di Sant'Antonio alle Barche <Covolo di Piave, Pederobba>
Autore (ruolo)
Covolan, Antonio (costruzione)
Pillon (restauro e ricostruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze venete (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (costruzione intero bene)
L’oratorio di Sant’Antonio viene costruito nel Settecento da Antonio Covolan, come attesta la stessa iscrizione presente sul fronte principale, collocata sulla trabeazione. Nei decenni successivi, la proprietà dell'oratorio passa dapprima a Isabella Corner Pisani e in seguito a Domenico Meneguzzi.
Nel 1776 l’oratorio versa in condizioni di degrado. E' collocato al suo interno un altare ligneo che ospita una statua del Santo. Al centro dell'oratorio è presente la tomba della famiglia Covolan.
XIX (restauro e ampliamento intero bene)
All'inizio dell'Ottocento è probabile che le condizioni dell'oratorio siano state ripristinate. Negli anni Venti del secolo, viene segnalata la mancanza dei vetri alle finestre. Nel 1852 il vescovo Giovanni Antonio Farina segnala nuovamente le condizioni di abbandono, raccomandando un restauro di “tutte le sue parti, incominciando dall’altare”. Lo stato di abbandono rimane fino al 1867. Nel 1884 l'oratorio è dato in custodia ad alcune famiglie con obbligo di manutenzione. In questi anni l'edificio viene ampliato con la costruzione della sacrestia.
1926 (restauro intero bene)
Nel 1926 l’oratorio viene restaurato in seguito ai danni di guerra, su progetto dell'ingegner Pillon. Anche il campanile viene ricostruito.
2005 - 2006 (restauro intero bene)
L'edificio viene restaurato tra il 2005 e il 2006.
Descrizione
L’oratorio di Sant’Antonio alle Barche viene costruito nel Settecento da Antonio Covolan.
La pianta è rettangolare ed è orientata nord-sud con ingresso a sud.
Il fronte principale è caratterizzato dalla presenza di tre fornici inquadrati da lesene, con capitello dorico su alto basamento, sorreggenti un architrave modanato. La facciata è coronata da un timpano modanato.
Pianta
La pianta è rettangolare ed è orientata nord-sud con ingresso a sud.
Facciata
Il fronte principale è caratterizzato dalla presenza di tre fornici inquadrati da lesene, con capitello dorico su alto basamento, sorreggenti un architrave modanato. La facciata è coronata da un timpano modanato.
Elementi decorativi
Gli interni sono scanditi da lesene doriche reggenti una trabeazione modanata. Due gradini e un arco trionfale a tutto sesto immettono nel presbiterio, a pianta quadrata e voltato a crociera, seguito da un contenuto spazio absidato, introdotto da un arco a tutto sesto, ove si colloca l’altare maggiore. Realizzato in legno, risale al XVI secolo e custodisce l’antica statua raffigurante Sant’Antonio. Il soffitto dell’aula è piano e decorato con specchiature sottolineate da semplici cornici. Grazie agli ultimi interventi di restauro, sono emersi non solo l’iscrizione interna in latino, ma anche importanti brani di decorazione a fresco (una finta porta chiusa da drappi e uno stemma a cartoccio), nonché un’acquasantiera scolpita nella pietra, a mimare una mano che regge il catino dell’acqua.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni interne sono realizzate con lastre di diversi tipi di marmo: al centro dell’aula è presente una corsia in marmo chiaro con due strisce di color grigio ai lati; lateralmente sono messe in opera lastre quadrate bianche e rosse.
Campanile
Il campanile, realizzato in adiacenza al prospetto principale, presenta un basamento rastremato e un fusto intonacato con cantonali in pietra. La cella campanaria è caratterizzata da quattro monofore ad arco a tutto sesto. Al di sopra dell’aggettante cornice a dentelli di coronamento, è presente un piccolo tamburo, sormontato da una cupola a cipolla.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1974)
L’ altare è realizzato interamente in travertino. Al centro è collocata una lastra in bronzo raffigurante la “Deposizione di Cristo”.