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Moniego
Noale
Treviso
chiesa
parrocchiale
Annunciazione della B. V. Maria
Parrocchia della Annunciazione della Beata Vergine Maria
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Organo; Struttura; Prospetti; Altari
altare - aggiunta arredo (Anni '60); presbiterio - intervento strutturale (1967)
VII - XIV(preesistenze intero bene); 1353 - 1353(consacrazione intero bene); XV - XV(proprietà intero bene); 1497 - 1497(rifacimento facciata); XVI - XVI(realizzazione altari); 2005 - 2005(restauro altari)
Chiesa dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria <Moniego, Noale>
Altre denominazioni Annunciazione della B. V. Maria
Autore (ruolo)
Vittoria, Alessandro (realizzazione altari)
Sorgato, Giuliano; Busolin, Benedetto (realizzazione affreschi esterni)
Ambito culturale (ruolo)
rinascimentale (costruzione)
Notizie Storiche

VII - XIV (preesistenze intero bene)

Viene data per certa l’esistenza di una Pieve a Moniego sin dal VII secolo. Dell’antica chiesa non restano che la cornice ad archetti nei fianchi, sotto la grondaia, e un’iscrizione a caratteri gotici del 1365 nella vecchia sagrestia.

1353  (consacrazione intero bene)

Un’iscrizione, posta sulla facciata interna e attualmente occultata dall’organo costruito nel 1990, riporta in caratteri latini che “la chiesa fu consacrata con i cinque altari, il cimitero e le campane dall’Illustrissimo e reverendissimo Ludovico Vene, per grazia di Dio cardinale Patriarca di Aquileia e Principe di Aquileia il 25 marzo 1353 mentre era Papa Innocenzo VI° nel secondo anno del suo pontificato”. La lapide viene fatta porre dal parroco Giovanni Manetti il 7 maggio 1603 per eseguire un ordine dell’Illustrissimo e Reverendissimo Francesco Barbaro patriarca e principe di Aquileia nella sua visita pastorale del 29 maggio del 1599.

XV  (proprietà intero bene)

A seguito di recenti lavori di restauro (2007) sono emersi nuovi elementi che confermano l’unicità della storia della pieve e della chiesa in particolare. Sulla parete a sud è emerso uno stemma dei patrizi Grimani di Venezia. Questo ritrovamento, unito alle rappresentazioni dei volti dipinti nella sagrestia vecchia della chiesa, confermano che a seguito dell’espansione della Serenissima in terraferma dal Quattrocento in poi, Moniego prima ex-clave del Patriarcato di Aquileia, diviene in seguito un “possedimento” dei Grimani.

1497  (rifacimento facciata)

La facciata principale viene rifatta nel 1497 da fra’ Grecolco da Scutari e dai massari Sorgato e Bosolino.

XVI  (realizzazione altari)

Nel corso del sedicesimo secolo, vengono realizzati gli altari dalla bottega di Alessandro Vittoria, quale professionista di fiducia dei Grimani.

2005  (restauro altari)

Nel 2005 sono stati eseguiti interventi alle dipinture a specchio interne agli altari, affidando l’intervento ad un decoratore locale.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata di Moniego viene consacrata nel 1321. Nel corso dei secoli l'edificio viene più volte rimaneggiato e l'aspetto attuale risale al Cinquecento. La chiesa, eretta su una preesistenza, presenta una pianta a croce latina, a una sola navata, con braccio maggiore terminante ad abside, rialzata rispetto al piano dove trovano posto i fedeli. L'edificio è isolato ed orientato in direzione est-ovest, cioè presenta l'ingresso principale ad ovest e l'altare maggiore ad est. La facciata, realizzata nel 1497 come ricorda l'iscrizione scolpita sull'architrave della porta maggiore, è dipinta a fresco con ornamenti. Al centro del timpano dentellato è presente un oculo e sulla sommità spicca la croce patriarcale. Le pareti laterali presentano cornici archetti gotici. La cupola è esternamente ricoperta di lastre di piombo e sulla sua sommità svetta il Cristo Risorto con una croce in mano. L'altare maggiore, dove vi è il tabernacolo con la riserva eucaristica, e gli altari laterali sono di marmo e sono stati realizzati da Alessandro Vittoria. L'altare è sormontato da una pala raffigurante l'evento dell'Annunciazione con due appendici a destra e a sinistra raffiguranti i due santi patroni di Aquileia.
Pianta
La pianta, a croce latina, è composta da una sola navata, con braccio maggiore terminale ad abside, rialzata rispetto al piano dove trovano posto i fedeli. L’edificio è orientato in direzione est-ovest, con ingresso principale ad ovest e l’altare maggiore ad est. Sul lato nord è presente la sacrestia. Ai lati sono collocati altari minori in marmo.
Coperture
La struttura della copertura è in legno, composta da capriate che poggiano sulle pareti laterali in muratura e sorreggono un cassettonato ligneo. La cupola è esternamente ricoperta di lastre di piombo e sulla sommità svetta il Cristo Risorto con una croce in mano.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione, rifatta nel 1904, è in lastre quadrate in marmo bianco e rosso, a formare una scacchiera con andamento diagonale.
Organo
L’organo, del 1902, presenta una tastiera di 56 note e una pedaliera indipendente. Le canne di facciata sono di stagno, mentre quelle interne sono di piombo e stagno e in parte di legno d’abete. L’organo è situato sopra la porta principale, grazie ad un soppalco realizzato interamente in legno al quale si accede da una scala posta a destra rispetto all’ingresso.
Struttura
La struttura è realizzata in muratura in laterizi pieni, intonacata esternamente ed internamente.
Prospetti
La facciata, realizzata nel 1497 come ricorda l'iscrizione scolpita sull'architrave della porta maggiore, è dipinta a fresco con ornamenti. Al centro del timpano dentellato è presente un oculo e sulla sommità spicca la croce patriarcale. Le pareti laterali presentano cornici archetti gotici.
Altari
L'altare maggiore, dove vi è il tabernacolo con la riserva eucaristica, e gli altari laterali sono di marmo e sono stati realizzati da Alessandro Vittoria. L'altare è sormontato da una pala raffigurante l'evento dell'Annunciazione con due appendici a destra e a sinistra raffiguranti i due santi patroni di Aquileia.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (Anni '60)
L'altare è rivestito in bronzo e presenta una base unica raffigurante tre fedeli inginocchiati in preghiera.
presbiterio - intervento strutturale (1967)
Nel 1967 sono state rimosse le colonnine di marmo a separazione del presbiterio dall’aula.
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