chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Marcon Treviso chiesa periferica S. Giorgio Martire Parrocchia di San Giorgio Martire Pianta; Coperture; Facciata; Prospetti presbiterio - intervento strutturale (anni 1990) 1177 - 1177(esistenza intero bene); 1531 - 1531(esistenza intero bene); XVIII - XVIII(ristrutturazione intero bene); 1778 - 1778(consacrazione intero bene); 1812 - 1812(esistenza intero bene); 1846 - 1846(restauro intero bene); 1897 - 1897(costruzione sacrestia minore); 1900 - 1910(restauro intero bene); 1960 - 1990(restauro intero bene); 1968 - 1968(istoriate vetrate); 1993 - 1993(manutenzione intero bene)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa periferica
Denominazione
Chiesa di San Giorgio Martire <Marcon>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale vecchia di San Giorgio Martire S. Giorgio Martire
Autore (ruolo)
Francesconi, Giorgio (restauro 1910)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1177 (esistenza intero bene)
Tra le cappelle dipendenti dal cenobio moglianese elencate nel documento che Alessandro III sottoscrisse l’8 ottobre 1177 in Rialto a Venezia, appare anche la “Cappellam Sancti Georgi de Marcone cum omnibus suis pertinensis”; è questo uno dei primi documenti che attesta l’esistenza di una località chiamata Marcon e della sua cappella dedicata al martire cavaliere San Giorgio.
1531 (esistenza intero bene)
Occorre arrivare però agli inizi del ‘500 per avere qualche documentazione sulla chiesa di Marcon. In quegli anni, infatti, numerosi sono gli edifici sacri della diocesi trevigiana che subiscono interventi di radicale ristrutturazione o ricostruzione, tra questi quello di Marcon che risulta consacrato nel 1531.
XVIII (ristrutturazione intero bene)
Nel corso del ‘700 la chiesa viene completamente ristrutturata con il rifacimento anche del campanile, ma senza stravolgerne la disposizione, almeno da quanto si può dedurre dalle mappe anteriori: essa si trova sempre accanto al fiume Zero a cui sembra collegata da un imbarcadero, attorniata da una muretta che protegge il sagrato dalle acque del fiume che spesso tracimava. La facciata principale è rivolta verso ovest e il campanile, terminante a cuspide, è posto a tramontana accanto alla porta maggiore, come lo si può vedere oggi.
1778 (consacrazione intero bene)
Il 23 aprile 1778 il vescovo di Treviso, Paolo Francesco Giustiniani, procede alla sua consacrazione.
1812 (esistenza intero bene)
Da un disegno del 1812, predisposto per l’ampliamento del cimitero, apprendiamo in maniera precisa la pianta della chiesa che corrisponde alla configurazione attuale.
1846 (restauro intero bene)
Don Zanatta, in accordo con la Fabbriceria, fa restaurare la chiesa e la canonica nel 1846 ottenendo il contributo statale.
1897 (costruzione sacrestia minore)
Nel 1897 il consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale di Prestiti fa costruire la sacrestia minore.
1900 - 1910 (restauro intero bene)
Ai primi del ‘900 si procede ad un radicale restauro del campanile e del tetto della chiesa, su progetto dell’ing. Giorgio Francesconi.
1960 - 1990 (restauro intero bene)
Negli anni più vicini a noi, tra il 1960 e 1990, importanti elementi si aggiungono all’arredo della chiesa, oltre al restauro e ridipintura completi della stessa e del campanile.
1968 (istoriate vetrate)
Nel 1968 le vetrate della navata vengono istoriate con alcune immagini dei santi della devozione popolare locale: San Pio X, Santa Lucia, San Pietro, San Marco, San Paolo, San Giovanni evangelista.
1993 (manutenzione intero bene)
Nel 1993 il Consiglio di Amministrazione presieduto dall’arciprete don Domenico Trivellin, ha proceduto ad ulteriori lavori di mantenimento e ripulitura all’interno della chiesa.
Descrizione
La chiesa di San Giorgio Martire è situata in piazza IV Novembre, nelle vicinanze del fiume Zero. Uno dei primi documenti che attesta l’esistenza di una località chiamata Marcon e della sua cappella dedicata al martire cavaliere San Giorgio risale al 1177, sottoscritto l’8 ottobre 1177 a Venezia da Alessandro III. Occorre arrivare però agli inizi del ‘500 per avere qualche documentazione sulla chiesa di Marcon. In quegli anni, infatti, numerosi sono gli edifici sacri della diocesi trevigiana che subiscono interventi di radicale ristrutturazione o ricostruzione, tra questi quello di Marcon, che risulta consacrato nel 1531. L'attuale costruzione è quella di stampo settecentesco, poiché in tale epoca l'antica e rinascimentale chiesa viene ampliata ed abbellita. Il presbiterio-coro risale infatti al '500, mentre l'aula è settecentesca. La facciata, rivolta verso ovest, risulta suddivisa da quattro lesene sostenute da un basamento. Sopra la porta centrale trova posto un'edicola, racchiusa da quattro colonne, ove si può ancora intravvedere un'immagine di San Bartolomeo a cavallo. Nella parte superiore trova collocazione una semilunetta cieca ove è stato posizionato lo stemma del vescovo diocesano. Chiude la facciata il timpano con rosone centrale destinato a ventilazione ed accesso al sottotetto. Lateralmente, verso nord, addossato alla chiesa, trova collocazione il campanile, abbellito da tre lesene per lato nel corpo principale. Nelle pareti laterali trovano posto sei finestre, tre per lato, centinate ed istoriate, mentre altre due finestre a forma semicircolare sono collocate nel presbiterio.
Pianta
La pianta della chiesa è di tipo basilicale, ad unica navata rettangolare con due cappellette laterali (altari di Sant’Antonio e San Valentino) e presbiterio pressoché quadrato, privo di abside.
Coperture
La copertura è costituita da una struttura lignea primaria in capriate di tipo tradizionale costituite da catena, puntoni, monaco e saette, mentre quella secondaria da travi, magatelli e tavolato. Il manto di copertura è in tegole.
Facciata
L’architettura esterna della chiesa di San Giorgio è tipicamente settecentesca. La facciata principale, rivolta a ovest, è suddivisa in tre campiture, a slancio verticale, da quattro lesene sostenute da un basamento. Sopra la trabeazione, all’interno della quale si notano alcuni fregi, s’innalza il timpano con al centro un rosone che funge da punto di ventilazione ed accesso al sottotetto. Sopra la porta centrale è posta un’edicola, racchiusa da quattro colonne ove è ancora individuabile un’immagine di San Giorgio a cavallo, eseguita sopra un affresco precedente, da Angelo Gatto nel 1967. Vi è poi una semilunetta cieca ove è posto lo stemma del Vescovo diocesano.
Prospetti
Un fregio perimetrale scorre lungo i muri del presbiterio/coro e delle facciate laterali. Sempre sulle pareti laterali trovano posto due cappellette e, sulla facciata sud, nettamente in contrasto con la linearità del complesso, i locali della sacrestia. Sulla parete sud sono presenti alcune lapidi dell’antico cimitero che trovava posto, originariamente, nel sagrato della chiesa fino al 1894.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (anni 1990)
Vengono eliminate le balaustre e viene posizionato un nuovo altare mobile metallico con piano in legno, sul quale è presente un intarsio in pietra.