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Gaggio di Marcon
Marcon
Treviso
chiesa
parrocchiale
S. Bartolomeo Apostolo
Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo
Pianta; Struttura; Coperture; Facciata; Prospetti
presbiterio - intervento strutturale (1990)
1152 - 1152(esistenza intero bene); 1595 - 1595(costruzione intero bene); 1598 - 1598(restauro intero bene); 1778 - 1778(consacrazione intero bene); 1871 - 1882(manutenzione intero bene); 1921 - 1921(ricostruzione facciata); 1985 - 1985(restauro intero bene); 1990 - 1990(restauro intero bene)
Chiesa di San Bartolomeo Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Gaggio di Marcon, Marcon>
Altre denominazioni S. Bartolomeo Apostolo
Autore (ruolo)
Francesconi, Giorgio (ricostruzione facciata 1921)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1152  (esistenza intero bene)

La prima attestazione della cappella di San Bartolomeo in Gaio è del 1152, quando figura nella bolla di papa Eugenio III Justis fratrum.

1595  (costruzione intero bene)

Non sono precisamente note le vicende relative alla costruzione del primo impianto della chiesa poiché la documentazione relativa alle dedicazioni delle chiese giunta fino a noi è nella grandissima maggioranza dei casi basso-medievale, vale a dire successiva ai secoli X e XI. La documentazione su Gaggio è scarna almeno fino a tutto il secolo XVI, epoca in cui diventa una parrocchia indipendente da Marcon. Nel 1614 don Vincenzo Morana, rettore della parrocchia di Gaggio in quegli anni, scrive: "L’anno 1595 a spese della fabbrica e di abitanti fu eretta et ampliata detta chiesa et eretta in nome parrocchia separandola da Marcon, et facendovi fonte battesimale, elegendovi rettore proprio alla quale fu anco aggregata la cura del popolo di Poveian".

1598  (restauro intero bene)

Nel 1598 vengono eseguiti dei lavori di restauro complessivo con parziale riedificazione, con probabile impiego di materiale proveniente da Povegliano. La chiesa viene impreziosita con una pala d'altare opera del pittore F. Bissolo.

1778  (consacrazione intero bene)

Nel 1778 la chiesa viene consacrata ad opera del Vescovo Paolo Francesco Giustiniani.

1871 - 1882 (manutenzione intero bene)

Tra il 1871 e il 1882 vengono eseguiti dei lavori di manutenzione.

1921  (ricostruzione facciata)

Nel 1921 viene demolito il campanile in facciata che viene ricostruita, insieme al nuovo campanile, su progetto dell’ing. Giorgio Francesconi.

1985  (restauro intero bene)

Nel 1985 vengono eseguiti dei lavori di manutenzione che hanno previsto il rifacimento degli intonaci esterni ed interni, e l’adeguamento impiantistico.

1990  (restauro intero bene)

Dei lavori di ampliamento e restauro conservativo vengono eseguiti negli anni ’90 del Novecento; vengono rifatti nuovamente gli intonaci esterni ed interni e viene ampliata la chiesa con realizzazione di navatelle laterali.
Descrizione

L'origine della comunità cristiana di San Bartolomeo di Gaggio si lega alla storia della pieve di Santa Maria e San Cassiano di Povegliano, oggi scomparsa. Si sa che San Bartolomeo in Gaio era cappella della pieve di Povegliano (e quindi dipendente da quest’ultima) già nel 1152. Questo legame rimase vivo fino al Quattrocento, quando Povegliano viene abbandonata a causa delle difficili condizioni ambientali, fino a cadere completamente in rovina. Nel 1439 il vescovo Ermolao affida la chiesa di San Bartolomeo al curato di Marcon, a sua volta dipendente dalla pieve di Mogliano. Tale dipendenza di Gaggio dal parroco di Marcon dura fino al 1595, quando si stabilisce che la chiesa di San Bartolomeo sia parrocchia a sé. Solo nel 1778, con il parroco Salvatore Olivi, la chiesa di Gaggio viene consacrata dal vescovo di Treviso Paolo Francesco Giustiniani. La chiesa di San Bartolomeo Apostolo è situata in piazza I Maggio, nella zona centrale del Comune di Marcon. L'attuale costruzione è quella di stampo settecentesco, sottoposta ad interventi di trasformazione e manutenzione in epoche successive che hanno comportato la rimozione dell'originale campanile posto originariamente come avancorpo alla facciata frontale, e la ridefinizione dell'apparato decorativo con l'introduzione di lesene su basamento, la ridefinizione del timpano innalzato dotato di trabeazione completa. Il campanile addossato resiste fino al 1914, data in cui viene demolito perché pericolante. La configurazione attuale vede una navata centrale a cui sono affiancate due navatelle laterali ed un corpo terminale absidale orientato verso est. Le lunette sommitali delle facciate laterali sono presenti tutt'oggi ed illuminano il corpo principale e presbiteriale, mentre l'apertura a lunetta posta sulla facciata principale è stata sostituita con un ampio rosone circolare. Sul presbiterio è presente il coro in noce e, al centro, l'altare cinquecentesco in marmo intarsiato. Tra le opere d'arte, spiccano una tela di Francesco Bissolo, raffigurante il patrono, e una di Giovan Battista Langetti, con il martirio del medesimo santo.
Pianta
La pianta è di tipo basilicale ad unica navata rettangolare con due navatelle laterali e cappella presbiterale quadrata con abside semicircolare.
Struttura
Le murature verticali portanti e divisorie sono realizzate in mattoni pieni di cotto.
Coperture
La copertura ha una struttura lignea primaria in capriate di tipo tradizionale costituite da catena, puntoni, monaco e saette, la struttura lignea secondaria è invece costituita da travi, magatelli e tavolato. Il manto di copertura è in tegole.
Facciata
L’architettura esterna della chiesa di San Bartolomeo è tipicamente settecentesca, ma viene sottoposta ad interventi di trasformazione manutenzione in epoche successive che hanno comportato la rimozione campanile originario posto come avancorpo alla facciata frontale, e la ridefinizione dell'apparato decorativo con l'introduzione di lesene su basamento. La facciata principale, rivolta a ovest, è suddivisa in tre campiture da quattro lesene con basamento che conferiscono slancio verticale al fronte. Sopra la trabeazione, s’innalza il timpano con al centro un rosone. Vi è poi una semilunetta cieca ove è posto lo stemma del Vescovo diocesano.
Prospetti
Le lunette sommitali delle facciate laterali sono presenti tutt'oggi ed illuminano il corpo principale e presbiteriale, mentre l'apertura a lunetta preesistente posta sulla facciata principale è stata sostituita con un ampio rosone circolare.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990)
Vengono rimosse le balaustre della zona presbiteriale e viene posizionato un altare minore mobile in legno, con inserto marmoreo.
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