chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Salvarosa Castelfranco Veneto Treviso chiesa parrocchiale S. Andrea Apostolo Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo Pianta; Coperture; Fondazioni; Struttura; Facciata; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - intervento strutturale (anni '70) 1171 - 1777(testimonianze preesistenze); 1852 - 1880(edificazione della chiesa intero bene); 1887 - 1887(demolizione preesistenze); 1954 - 1954(sostituzione serramenti); 1969 - 1969(sostituzione pavimentazione); 2001 - 2001(consolidamento e restauro copertura e superfici interne); 2018 - 2018(sostituzione serramenti)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo <Salvarosa, Castelfranco Veneto>
Altre denominazioni
S. Andrea Apostolo
Autore (ruolo)
Barea, Antonio (edificazione della chiesa)
Olivi, Giulio (edificazione della chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (edificazione della chiesa)
Notizie Storiche
1171 - 1777 (testimonianze preesistenze)
Nel 1171 un documento attesta l’esistenza di una chiesa a Salvarosa dedicata a S. Andrea ed appartenente al Capitolo dei Canonici della Cattedrale di Treviso.
Nel 1564 il vescovo di Treviso Giorgio Corner, in visita pastorale a Salvarosa, trova la chiesa priva di sacrestia e ne dispone la costruzione.
Intorno al 1728 si provvede all’ampliamento dell'edificio, il quale viene poi ricostruito nel 1754. Questa è la chiesa che precede l’attuale, benedetta nel 1769 e consacrata nel 1777.
In una mappa del 1769 si constata che la chiesa presenta un orientamento est-ovest, con l’abside rivolto ad oriente, ed occupa lo spazio oggi adibito a sagrato e parcheggio.
1852 - 1880 (edificazione della chiesa intero bene)
La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo viene costruita nella seconda metà dell’800.
Nel 1853 viene costruito il basamento della nuova chiesa, in seguito i lavori di costruzione vengono interrotti e non riprenderanno per i successivi 23 anni. Nel 1878 il cantiere riapre sotto la direzione dell’ingegnere Giulio Olivi di Treviso.
Nel 1880 il vescovo di Treviso autorizza il parroco di Salvarosa a trasferire nella nuova chiesa gli altari collocati fino a quel momento nella chiesa vecchia.
Il 30 novembre 1880 il vescovo mons. Giuseppe Callegaria consacra la nuova chiesa.
1887 (demolizione preesistenze)
Nel 1887 il vescovo autorizza la demolizione della vecchia chiesa, a seguito della costruzione e consacrazione della nuova chiesa.
1954 (sostituzione serramenti)
A metà del Novecento i serramenti originari vengono sostituiti con serramenti in ferro e vetri colorati.
1969 (sostituzione pavimentazione)
Il pavimento originario in tavelle di cotto viene sostituito con l’ attuale pavimentazione in lastre di marmo, con disegni geometrici di marmo rosso di Verona e pietra calcarea di Chiampo.
2001 (consolidamento e restauro copertura e superfici interne)
Si assiste al consolidamento delle strutture di copertura in legno deteriorate con elementi in ferro, alla rimozione dei coppi e recupero di quelli riutilizzabili, alla sostituzione delle tavelle in cotto rotte, e alla revisione dello strato impermeabile in lastre di onduline. Le grondaie e i pluviali vengono sostituiti.
Le superfici interne vengono restaurate.
2018 (sostituzione serramenti)
I serramenti in ferro risalenti agli anni Cinquanta vengono sostituiti con nuovi profili e nuovi infissi.
Descrizione
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo viene costruita nella seconda metà dell'Ottocento in stile neoclassico. L'edificio è costituito da un’unica navata orientata in direzione nord-sud, interrotta dal transetto. Il presbiterio, posto a nord e rialzato di alcuni gradini rispetto alla navata, termina nel catino absidale.
Le strutture in elevazione sono costituite da muratura in mattoni di laterizio, che sorreggono la struttura di copertura in capriate e travi lignee.
La facciata, intonacata e dipinta di bianco, riprende gli schemi palladiani del doppio tempio intrecciato. L’ordine maggiore non interseca l’ ordine minore delle ali, arretrate rispetto al filo della facciata, e l’ordine minore presenta un cornicione mistilineo diverso da quello del timpano centrale a modiglioni. I prospetti laterali, intonacati e dipinti di bianco, non presentano particolari elementi decorativi. Le aperture finestrate, di diverse dimensioni, sono di forma semicircolare.
Lo spazio interno della chiesa è caratterizzato dalla presenza di colonne corinzie, sormontate da una massiccia trabeazione aggettante, che percorre ininterrotta il perimetro della chiesa e funge da piano d’imposta delle volte.
Pianta
La chiesa è costituita da un’unica navata, interrotta al centro da un transetto che termina sui lati est ed ovest con le due cappelle maggiori. Ai lati delle cappelle maggiori si collocano su ciascun lato due ambienti a pianta rettangolare della stessa profondità del transetto, ma di minor altezza.
Il presbiterio, posto a nord e rialzato di alcuni gradini rispetto alla navata, termina nel catino absidale.
Coperture
La struttura di copertura presenta un’orditura lignea a travetti, appoggiati a capriate semplici poste ad intervalli regolari. Il piano di falda è in tavelle di cotto.
Il manto di copertura è in coppi di laterizio, con lattoneria in rame.
Il soffitto voltato è appeso alla struttura di copertura.
Fondazioni
La chiesa poggia su un basamento rialzato di 50 centimetri rispetto al piano di calpestio del piazzale esterno.
Struttura
Le strutture in elevazione sono costituite da muratura in mattoni di laterizio.
Facciata
La facciata, intonacata e dipinta di bianco, riprende gli schemi palladiani del doppio tempio intrecciato. Nell’ordine maggiore si osserva una semplificazione volumetrica nel procedere dall’asse centrale verso l’esterno, che trasforma le vigorose membrature delle semicolonne su dado dei fusti corinzi interni, in piatte lesene angolari: soluzione formale che risente dell’ influsso neoclassico.
L’ordine maggiore non interseca l’ordine minore delle ali, mantenute lievemente arretrate rispetto al filo della facciata, e l’ordine minore presenta un cornicione mistilineo diverso da quello del timpano centrale a modiglioni.
Le aperture della facciata sono rappresentate dal portale centrale, posto a capo di una contenuta scalinata e da due finestre semicircolari, poste nei due corpi laterali, sopra una cornice mistilinea orizzontale che risvolta sul fianco.
Le cornici e i timpani spezzati dei corpi laterali contribuiscono a mitigare l’ accentuata verticalità dell’ ordine maggiore.
Sul timpano, a motivo acroteriale, sono collocate le statue dei santi Brunone, Andrea apostolo e Giovanni Neppomuceno.
Prospetti
I prospetti laterali, intonacati e dipinti di bianco, non presentano particolari elementi decorativi. Le aperture finestrate, di diverse dimensioni, sono di forma semicircolare.
Sul lati est ed ovest sono collocati i due ingressi laterali.
Elementi decorativi
Lo spazio interno della chiesa è caratterizzato dalla presenza di colonne con capitelli corinzi. La navata della chiesa e gli spazi limitrofi sono unificati architettonicamente dalla massiccia trabeazione aggettante che percorre ininterrotta il perimetro della chiesa alla stessa quota e che funge da piano d’imposta delle volte. Sopra la trabeazione si colloca la volta della navata che raccorda con grandi unghie gli spazi voltati a botte della retrofacciata, delle cappelle maggiori e del presbiterio.
Le pareti e i soffitti sono rifiniti nelle superfici in marmorino chiaro.
Pavimenti e pavimentazioni
L’attuale pavimentazione in marmo rosso e bianco deriva dalla sostituzione del pavimento in tavelle di cotto operata nel 1969; è in lastre di marmo con intrecci geometrici di marmo rosso di Verona e pietra calcarea di Chiampo giallastra e grigia.
Il pavimento del presbiterio, separato da quello della navata da tre alzate in marmo rosso di Verona, è a losanghe di Pietra calcarea grigia, delimitate da strette fasce di pietra di Chiampo giallastra con delle losanghe in marmo rosso. Nella prima stanza a destra dell’ingresso il pavimento è in piastrelle di graniglia di cemento a decori geometrici.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (anni '70)
Al centro del presbiterio viene collocato un nuovo altare fisso in marmo bianco, posto sopra un basamento in pietra di colore nero e rivolto verso i fedeli.
L'ambone è costituito da una struttura mobile in legno, posta a sinistra dell'altare.