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Piacenza
Piacenza - Bobbio
chiesa
sussidiaria
San Donnino Martire
Parrocchia di San Francesco
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale
altare - aggiunta arredo (1975-1985); tabernacolo - aggiunta arredo (1975-1985)
XII - XII(origine intero bene); XIII - XIII(ricostruzione/ristrutturazione intero bene); XVII - XVIII(rifacimento interno); XIX - XIX(rifacimento facciata); XX - XX(ristrutturazione soffitto)
Oratorio di San Donnino Martire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Oratorio di San Donnino Martire <Piacenza>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (origine intero bene)

La chiesa risale al XII secolo.

XIII  (ricostruzione/ristrutturazione intero bene)

Nel 1236 il cardinale Jacopo da Pecorara la ricostruì, mantenendo in parte l'impianto originario. La Romanini, facendo riferimento all'intervento del 1236, non parla di ricostruzione, ma di ristrutturazione. Secondo una lapide trascritta dal Campi, sarebbe stata consacrata lo stesso anno dal cardinale Jacopo da Pecorara. L'edificio fu concepito a pianta basilicale a tre navate e tre absidi, seguendo i canoni del romanico. Sarebbero state riprese in forma semplificata alcune formule costruttive presenti in cattedrale.

XVII - XVIII (rifacimento interno)

Tra Seicento e Settecento, l'aspetto dell'interno venne stravolto: le colonne furono trasformate in pilastri, le pareti in laterizi vennero ricoperte da stucchi e intonaci, il pavimento fu rifatto e rialzato, mentre la facciata fu ricoperta da affreschi.

XIX  (rifacimento facciata)

La facciata venne ulteriormente modificata nel corso dell'Ottocento: nel 1835 viene addossata una nuova facciata a quella decorata con gli affreschi settecenteschi. Al 1889 risale l'intervento dell'arch. Camillo Guidotti che realizza una facciata di stampo romanico. La parrocchia di San Donnino fu soppressa nel 1922 e l'archivio fu trasferito in San Francesco.

XX  (ristrutturazione soffitto)

Nel 1951 crollò parte del soffitto di una navata e molti proposero l'abbattimento della chiesa. Tuttavia l'edificio venne restaurato e fu riportato alle sue caratteristiche originarie. Nel 1965 la chiesa venne riaperta al pubblico.
Descrizione

L'Oratorio di San Donnino Martire prospetta su Largo Battisti, priva di sagrato, segna l'angolo con vicolo San Donnino, sul quale il fronte nord prospetta. Facciata neoromanica della fine del 1800, ricostruita dall'architetto Camillo Guidotti, a vento, monocuspidata, in mattoni a vista su zoccolo di conci di pietra arenaria. La facciata è tripartita da due contrafforti centrali che interrompono, nella parte centrale, la cornice ad archetti pensili, a metà della facciata. I contrafforti, a pianta quadrata sono nella parte inferiore in conci di arenaria, in quella superiore in mattoni a vista e terminano con rampanti in pietra. Ai lati la facciata è serrata da due contrafforti, più bassi rispetto a quelli centrali e di stessa foggia. I contrafforti si arrestano a tre quarti dell'altezza totale della facciata che termina con due cornici sovrapposte di archetti pensili intrecciati e a dentelli che seguono i rampanti superiori della cuspide. Al centro un unico portale in pietra, a luce rettangolare, con protiro su colonnine con capitelli in stile romanico. Ai lati del portale due colonnine tortili con arco a tutto sesto incorniciano una lunetta con bassorilievo, che poggia su di un architrave sorretto da due mensole laterali in ghisa di volti umani. La facciata presenta nella parte superiore, ai lati, due bifore incorniciate da archi a tutto sesto con al centro un oculo e al centro, un rosone strombato, con colonnine a raggiera e archetti incrociati, sovrastato da una bifora, incorniciata da un apertura rettangolare centinata con archetti pensili. Nella parte alta al di sotto del colmo un apertura a forma di croce greca. I quattro pilastri sono decorati, a metà altezza, con le effigi animali in pietra dei quattro evangelisti che poggiano su mensole. Al fronte sud si addossano gli edifici privati attigui. Il fronte nord è articolato dai volumi a salienti della navata centrale e laterale, le cui campate interne sono scandite all'esterno da contrafforti e lesene, in pietra a vista. A ciascuna campata corrisponde una bifora ad arco a tutto sesto. In corrispondenza della seconda campata un piccolo portale laterale centinato. Il fronte è decorato con una cornice in cotto ad archetti pensili, al di sotto della gronda del tetto. La tozza torre campanaria ,a pianta quadrata , in mattoni a vista, si addossa all'abside sul lato sud. Presenta una cella campanaria aperta con pilastri quadrati d'angolo, coperta da tetto a quattro falde.
Pianta
Schema planimetrico basilicale a tre navate. Nella navata centrale si configura una successione di due campate rettangolari in senso longitudinale, cui segue ad Ovest una campata quadrata. La dislocazione dei pilastri stabilisce intervalli regolari, ma con un interasse più breve ad Est; sulle navate laterali, ad una prima campata orientale quadrata, seguono quattro campate longitudinalmente oblunghe. Le navate si concludono in absidi semicircolari, voltate a emicupola. Le navate sono separate da arcate a tutto sesto che poggiano su ampie colonne in mattoni a vista con capitelli in pietra, alternate a pilastri polistili che sorreggono gli archi trasversi tra la seconda e terza campata e tra la quarta e quinta campata. Le navate sono coperte con tetto a capriate lignee a vista. Le ultime due campate delle navatelle sono voltate a crociera. Il coro sopraelevato di tre gradini in marmo sul piano della chiesa. Dalle colonne dell'ultima campata si staccano due eleganti, esili, lesene a semicolonna con capitello. Nella parte superiore delle pareti della navata centrale si aprono i finestroni a monofora incorniciati da costoloni in mattoni a vista ad arco a tutto sesto.
Coperture
Tetto a due falde sulla navata centrale su capriate lignee, a falda unica sulle navate laterali. Manto di copertura in coppi di cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
A riquadri di cotto.
Elementi decorativi
Colonne e pilastri polistili in mattoni a vista con capitelli in stile romanico, decorati con fogli d'acanto, in pietra.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura portante.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1975-1985)
altare maggiore, mensa in pietra bianca scolpita. Mina F.
tabernacolo - aggiunta arredo (1975-1985)
tabernacolo in pietra bianca incisa. Mina F.
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