chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Arcevia Senigallia chiesa parrocchiale S. Medardo Parrocchia di San Medardo Pianta; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1969) IX - XIII(preesistenze intero bene); XVI - 1627(demolizione intero bene); 1634 - 1702(ricostruzione intero bene ); 1742 - 1792(restauro cupola); XIX - XIX(rifacimento del pavimento intero bene); 1997 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di San Medardo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Medardo <Arcevia>
Altre denominazioni
Chiesa Collegiata di San Medardo S. Medardo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima costruzione )
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (restauro della cupola)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (rifacimento del pavimento )
Notizie Storiche
IX - XIII (preesistenze intero bene)
Sul sito dell'edificio attuale esisteva una chiesa dedicata ai Santi Giovanni Battista e Giustino. Al tempo della dominazione dei Franchi, nel IX secolo, la chiesa fu dedicata a S. Medardo. E' tradizione che lo stesso Carlo Magno abbia donato alla comunità di Arcevia una reliquia del santo. Del XIII secolo la prima attestazione dell'esistenza di questa chiesa.
XVI - 1627 (demolizione intero bene)
L'edificio originale cadeva a pezzi e risultava sempre più onerosa la sua manutenzione. Nel 1627 si decise di demolire la, che nel XVI secolo era stata elevata a Collegiata.
1634 - 1702 (ricostruzione intero bene )
Nel 1634 fu posta con solenne cerimonia, la prima pietra della nuova chiesa. Solamente nel 1644 fu terminata la costruzione, che ancora mancava della cupola. Questa fu terminata nel 1702.
1742 - 1792 (restauro cupola)
Nel 1742 e nel 1792, dopo eventi sismici devastanti, la cupola fu sottoposta a restauri.
XIX (rifacimento del pavimento intero bene)
Nel secolo XIX vengono riesumate le salme interrate al di sotto del pavimento. Questo pertanto viene abbassato di circa 60 cm che permette di apprezzare i basamenti dei pilastri.
1997 - 2002 (restauro intero bene)
Dopo gli eventi sismici del 1997 vengono eseguiti lavori di restauro su tutta la chiesa. Nel 2000 vengono consegnati i lavori, ma la chiesa è aperta al pubblico solo nel 2002.
Descrizione
La chiesa madre di Arcevia sorge al centro dell'abitato. Posta tra due vie importanti si affaccia su una stretta via che le collega. La facciata in mattoni è rimasta incompleta ed è troncata poco al di sopra del secondo ordine. Sei lesene prive di capitelli individuano l'ordine inferiore, dove si apre il portale sormontato da timpano curvo. Lungo il cornicione corre la scritta in latino della dedicazione della chiesa a San Medardo. Sopra il cornicione riprendono le quattro lesene centrali, mentre agli estremi sono accennate due volute. In asse col portale si trova una finestra rettangolare con mostra in pietra. Poco sopra l'architrave si interrompe la facciata conclusa con una decorazione in coppi.
L'interno è ampio, maestoso e solenne. La chiesa è costruita su pianta a croce latina con tre navate divise in tre campate. Archi a tutto sesto suddividono lo spazio. La navata centrale termina nello spazio voltato cupola intradossata. Il presbiterio, alto sulla chiesa, termina con abside curva decorata splendidamente dal polittico di Luca Signorelli. Sopra la bussola di ingresso è costruita la cantoria, con organo del XIX secolo inquadrato in una preziosa mostra in legno modanato e dipinto.
Pianta
Croce latina a tre navate, ripartite in tre campate. Transetto breve che termina con due pareti piane. Ai lati delle navate laterali si aprono due cappelle importanti dedicate al Battistero, e a San Medardo, quella a sinistra.
Struttura
La chiesa è sorretta da spessi muri portanti realizzati con materiale misto di pietra locale e mattoni pieni. Esternamente la chiesa è rivestita da mattoni.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento attuale è stato costruito nel XIX secolo. Il materiale della fascia centrale è graniglia, con piastrelle di circa 40 cm per lato. Ai due lati le fasce sono ricoperte da piastrelle nere e bianche poste in diagonale. Sotto la cupola il pavimento è stato disegnato con il motivo ottagonale in cui è suddivisa la cupola.
Coperture
Le navate sono coperte da volte a botte realizzate in muratura. La navata centrale ha la volta unghiata per fare spazio alle finestre aperte sopra il cornicione. Il presbiterio è coperto con volta semisferica. Lo spazio centrale è coperto dalla cupola ottagonale.
La struttura portante del tetto è realizzato con travi lignee e ricoperto da coppi.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1969)
L'altare originale è stato rimosso, e parte di esso è stato riutilizzato per allestire l'altare mobile. Questo è composto da un pregevole paliotto con due nicchie laterali che alloggiano due statue di angeli. La balaustra e l'ambone sono state rimossi completamente.