chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Arcevia Senigallia chiesa sussidiaria S. Martino Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Struttura; Coperture presbiterio - aggiunta arredo (1990) XVI - XVI(costruzione intero bene); XVI - XVI(ricostruzione intero bene); XIX - XIX(restauro intero bene ); XIX - XX(passaggio di proprietà intero bene); 1989 - 1990(restauro intero bene); 1997 - 2001(straordinaria manutenzione intero bene )
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Martino <Arcevia>
Altre denominazioni
S. Martino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione )
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (costruzione del campanile)
Nella proprietà del Capitolo Lateranense viene edificato il primo nucleo della chiesa dedicata a San Martino. Non abbiamo notizie di questa chiesa, ma la proprietà viene poi devoluta ai Frati Osservanti francescani (XVI secolo).
XVI (ricostruzione intero bene)
Nella seconda metà del secolo XVI i frati Osservanti francescani ricostruiscono la chiesa originale e aggiungono i locali del convento. La comunità è fiorente e possedeva in città alcune case e terreni.
XIX (restauro intero bene )
Nel primo quarto del secolo XIX il capitolo dei frati decide di restaurare la chiesa. Questa viene dotata di un coro ligneo, un nuovo organo e soprattutto viene edificato il campanile.
XIX - XX (passaggio di proprietà intero bene)
Nel corso del XIX e del XX secolo la struttura cambia più volte proprietario. Nel 1861 con la devoluzione allo Stato Italiano, il complesso diventa di pubblico demanio. Più tardi tornano i frati, mentre nel ventesimo secolo il convento viene ceduto prima alla parrocchia di San Giovanni Battista e poi frammentato in diversi appartamenti.
1989 - 1990 (restauro intero bene)
I lavori vengono svolti tra il 1989 ed il 1990. Viene ripresa la muratura e soprattutto la facciata viene rimessa a piombo mentre prima pendeva verso l'esterno. Altro consolidamento interessa la cella campanaria e parte del convento.
1997 - 2001 (straordinaria manutenzione intero bene )
Per i danni subiti dal terremoto del 1997 la chiesa è sottoposta a lavori di consolidamento e straordinaria manutenzione. I lavori cominciano nel 1999 e vengono ultimati nel 2001.
Descrizione
La chiesa si trova in collina, vicino alla frazione di Conce. La struttura principale è inserita nel complesso conventuale che un tempo ospitava i Frati francescani della Stretta Osservanza.
Gli edifici sono realizzati interamente in pietra bianca locale, con inserti in materiali poveri quali il mattone. La facciata è scandita in tre moduli orizzontali e altrettante divisioni verticali cui corrispondono le tre navate. Fasce e lesene in mattoni ricalcano ed evidenziano queste suddivisioni modulari.
La parte inferiore è interessata dai tre ingressi con portali incorniciati da mostre in mattoni. La parte centrale è centralmente occupata da una finestra rettangolare, mentre lateralmente le navate laterali sono concluse da volute con cornici in mattoni. Ultima suddivisione orizzontale è costituita interamente dal timpano compreso in cornici e rifiniture in cotto.
L'interno a tre navate è decorato da paraste e lesene con capitelli di tipo tuscanico. Questi terminano sotto il cornicione da cui originano le arcate che sostengono le volte. La navata centrale termina nel catino absidale dove troneggia un prezioso altare in marmo. Sulla parete di fondo campeggia la pala d'altare di Ercole Ramazzani, raffigurante la Vergine, San Martino e altri santi. Sulle navate laterali si trovano due altari per lato, con nicchie dove si trovano statue o dipinti.
Pianta
La pianta a croce latina, con breve transetto, è divisa in tre navate, di tre campate ciascuna.
Struttura
Struttura in muratura portante realizzata in pietra locale con innesti rari di mattoni pieni. Gli archi sono sostenuti da pilastri e paraste realizzate con gli stessi materiali e poi internamente intonacate e verniciate.
Coperture
La chiesa è voltata a botte nella navata centrale, mentre il catino absidale è coperto da cupola semisferica. Sulla volta centrale insistono tre finestre su ogni lato. Le navate laterali sono voltate a cassettoni, con soffitto piatto.
Sopra le volte è presente la maglia di capriate e travi lignee che sostengono il tetto, coperto esternamente da coppi.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1990)
Dopo i lavori di restauro della chiesa è stato predisposto un altare mobile costituito da basamento e mensa in legno. L'altare originale è stato mantenuto nella sua interezza.