chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Mondonio Castelnuovo Don Bosco Asti cappella sussidiaria Santa Maria di Raseto Parrocchia di Santi Maria e Domenico Savio Pianta; Facciata; Impianto strutturale presbiterio - aggiunta arredo (2000 (?)) XII(?) - XV(costruzione intero bene); XVI - XVI(descrizione intero bene); 1761 - 1761(restauro intero bene (?)); 1883 - 1900(descrizione intero bene); 1919 - 1919(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1992 - 1992(restauro intero bene); 2010 - 2010(restauro intero bene)
Cappella di Santa Maria di Raseto
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella di Santa Maria di Raseto <Mondonio, Castelnuovo Don Bosco>
Altre denominazioni
Cappella della Madonna di Raseto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche
XII(?) - XV (costruzione intero bene)
Costruzione nel XII secolo. Attestazione come dipendente dalla pieve di Santa Maria di Pino d’Asti tra il XIII e XV secolo; compare come tassata nell’elenco delle chiese appartenenti alla diocesi di Vercelli.
XVI (descrizione intero bene)
Trascurata nelle visite pastorali dai precedenti vescovi di Casale, nel 1577 Mons. Ragazzoni nota il suo stato di abbandono e ordina che la vecchia parrocchia di Santa Maria di Razeto si conservi ben coperta e ben serrata e vi si celebri spesso per le anime dei morti. Nel 1585 Mons. Montiglio ordina che il luogo si riduca a miglior forma imbiancando i muri, facendovi il suolo e la soffitta, levando via l’altare di mezzo e accomodando l’altar maggiore che vi si possa celebrare riducendolo nella forma, ornandolo di quanto necessario per la santa messa nel termine di un anno, altrimenti non si celebri, ma si tenga ben serrata e coperta. Si disboschi e si serri il cimitero, affinché nella chiesa non entrino animali, innalzando una croce in legno a spese della comunità.
1761 (restauro intero bene (?))
Restauro dell'edifico attestato da iscrizione che si trova nell’intradosso dell’arco trionfale.
1883 - 1900 (descrizione intero bene)
Descrizione a una sola arcata, con un piccolo portico nella parte anteriore e coro dietro l'altare maggiore. L'edificio è sano e asciutto grazie alla sua posizione geografica. La volta è in mattoni e il tetto di tegole ordinarie. Ha una finestra, con le vetrate. Il coro ha la forma di semicerchio sormontato da volta ovale. L'altare è in mattoni, dipinto all'esterno e provvisto di un piccolo tabernacolo con la porticina di legno. Vi è una pila per l'acqua santa e una sola porta provvista di serratura e chiave.
1919 (modifiche intero bene)
Rifacimento pavimento e interventi sull’abside.
1986 (passaggio di proprietà intero bene)
Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Maria in Frazione Mondonio a quello dell’ente Parrocchia dei Santi Maria e Domenico Savio in Frazione Mondonio per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
1992 (restauro intero bene)
Intervento di rifacimento degli intonaci in facciata, delle coperture e sistemazione del portichetto antistante.
2010 (restauro intero bene)
Tinteggiatura degli intonaci sulle pareti e sulla volta dell’aula.
Descrizione
La cappella intitolata a Santa Maria di Raseto sorge sulla sommità di un colle in posizione panoramica a sud del paese, in località Garesio. L'edificio, risalente al XII secolo, è orientato ad aula rettangolare con abside semicircolare. La facciata a capanna è compresa tra due paraste ed è parzialmente coperta da portico antistante. Vi sono esternamente decorazioni di dentelli in laterizio e archetti pensili di cotto, mentre all'interno sono visibili decorazioni e motivi floreali affrescati e tracce di affreschi sulla parte absidale raffiguranti la Vergine con il Bambino tra i Santi Grato, Apollonia, Eurosia e Lucia. Il presbiterio risulta rialzato di uno scalino e separato dall’aula da una balaustra; l’altare maggiore a gradini con portine laterali è completo di tabernacolo, croce d’altare e statua della Madonna con Bambino. La struttura portante si presenta in muratura con paramento di mattoni in facciata e nelle pareti laterali, di blocchi di pietra squadrata e filari di mattoni alternati nell’abside. Il tetto si articola in più falde; il manto è in coppi di laterizio.
Pianta
Pianta orientata ad aula rettangolare con abside semicircolare, ingresso assiale in facciata superando due scalini e antistante portico. Il presbiterio risulta rialzato di uno scalino e separato dall’aula da una balaustra; l’altare maggiore a gradini con portine laterali è completo di tabernacolo, croce d’altare e statua della Madonna con Bambino. Il retrostante spazio absidato risulta libero. L’illuminazione naturale viene garantita da una finestra sul fianco sud.
Facciata
Facciata a capanna compresa tra due paraste con basamento leggermente aggettante che s’interrompe in corrispondenza dell’ingresso all’edificio che avviene superando due scalini; l’accesso è caratterizzato da architrave ligneo e arco a sesto falcato (conci alternati di pietra e mattoni rastremati), tamponato da porta lignea rettangolare a un battente. A metà altezza della facciata s’innesta una tettoia a doppio spiovente con orditura lignea e manto in coppi di laterizio, parzialmente sostenuta da pilastri in mattoni. La facciata a capanna risulta intonacata, nella parte coperta dal portico, e in laterizi a vista, nella restante parte.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da muratura in mattoni in corrispondenza dell’aula e in blocchi di pietra alternati da filari di mattoni in corrispondenza dell’abside. L’aula è coperta da volta a botte ribassata con unghie laterali e dotata di catene metalliche, mentre l’abside è coperta da volta a semicatino. Il tetto si articola in più falde; il manto è in coppi di laterizio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2000 (?))
Collocazione centrale di altare a tavolo volto a popolo in legno e di leggio ligneo in posizione laterale.