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Cisterna d'Asti
Asti
chiesa
sussidiaria
Santissima Annunziata
Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1979 (?)); presbiterio - aggiunta arredo (1979 (?))
XVII - XVII(preesistenze intero bene); XVIII - XVIII(ricostruzione intero bene); XIX - XIX(descrizione intero bene); XX - XX(proprietà intero bene); 1940 - 1940(descrizione intero bene); 1979 - 1979(restauro intero bene); 1994 - 1994(passaggio di proprietà intero bene)
Chiesa della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Santissima Annunziata <Cisterna d'Asti>
Altre denominazioni Cappella della Santissima Annunziata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (ricostruzione)
Notizie Storiche

XVII  (preesistenze intero bene)

Notizie sulla presenza della chiesa risalgono alla visita del vescovo Roero del 1662; vi si celebra per devozione e nella ricorrenza dell’Annunciazione per volontà della Compagnia del Rosario. Alla fine del Seicento il vescovo Milliavacca trova la chiesa in buono stato; la chiesa deve essere soltanto tinteggiata.

XVIII  (ricostruzione intero bene)

A metà del Settecento la chiesa permane in buono stato, ma nella visita pastorale del vescovo Caissotti del 1768 si dice che la chiesa è stata ricostruita in forma più ampia.

XIX  (descrizione intero bene)

A metà dell'Ottocento la chiesa è descritta a navata unica, con pareti sane e ben riparate e non dipinte. C’è il campanile collocato a destra rispetto all’ingresso. Il pavimento è sano e regolare. Il tetto internamente è di mattoni, esternamente di tegole. Ha due finestre con vetrate in discrete condizioni. Vi è un solo altare in mattoni di struttura ordinaria con tabernacolo di legno di forma quadrata. Vi è una sola porta munita di serratura e chiave. Vi è il coro di forma semicircolare che serve anche da sacrestia. Il pavimento del coro è sano e in buono stato, non ha finestre, ma è munito di armadi per custodire le suppellettili sacre.

XX  (proprietà intero bene)

Nella relazione del parroco del Novecento si dice che la cappella è di proprietà della famiglia Scapino.

1940  (descrizione intero bene)

Descrizione in ottimo stato e provvista di tutto. Può contenere una settantina di persone e anche un centinaio considerando il coro e il presbiterio. E' di proprietà privata della famiglia Scapino che ne cura la manutenzione.

1979  (restauro intero bene)

Installazione di banchi e restauro della chiesa con il contributo dei borghigiani.

1994  (passaggio di proprietà intero bene)

Atto pubblico di donazione notaio Girino di Asti in data 3 maggio a favore della Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio.
Descrizione

La chiesa dedicata alla Santissima Annunziata, ricostruita nel corso del Settecento, è stata di proprietà privata fino al 1994 quando viene donata alla parrocchia. Al suo interno si presenta con aula liturgica quadrata coperta da volta e vela cui segue area presbiterale rettangolare coperta da volta a botte con lunette e coro semicircolare coperto da volta a semicatino con lunetta. La facciata, intonacata come il resto della fabbrica, ad eccezione di parte del campanile, è a due ordini con frontone ricurvo con in sommità la statua della Santissima Annunziata; è tripartita da paraste e lesene con portale incorniciato e soprastante finestra sagomata.
Pianta
Pianta con aula liturgica quadrata e presbiterio composto da area quadrangolare terminante con coro semicircolare rialzato di uno scalino; dal coro si accede alla torre campanaria posta sulla destra e alla sacrestia collocata sul lato opposto del campanile. L'unico accesso avviene in facciata da breve scalinata.
Facciata
Facciata intonacata a due ordini con frontone ricurvo, tripartita da paraste angolari e lesene centrali che reggono una prima trabeazione e si concludono, le paraste, con pinnacoli sommitali con croce, mentre le lesene proseguono fino a una seconda trabeazione con frontone semiellittico su cui è posta una statua della Santissima Annunziata. Il portale di accesso è sottolineato da cornice a forma di edicola ed è sormontato da finestra sagomata. Sopra la finestra si vede una porzione in sfondato che probabilmente conteneva figure o scritte dipinte.
Impianto strutturale
Struttura verticale composta da paraste e pareti in muratura di mattoni terminante con cornicione su cui s'impostano gli orizzontamenti a volta in muratura con incatenamenti metallici; l'aula liturgica è coperta da volta a vela mentre il presbiterio da volta a botte con lunette e il coro da semicatino con lunetta; la sacrestia è coperta da volta a botte ribassata con teste di padiglione. Il tetto è a falde con orditura lignea e manto in coppi di laterizio. Il campanile, a pianta quadrata, si presenta in muratura di mattoni intonacato fino ad altezza pari al cornicione della chiesa; seguono un piano di torre semplice, uno con orologio e la cella campanaria in muratura di mattoni a vista; dopo il cornicione di coronamento della muratura il campanile si conclude con una guglia a cipolla.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1979 (?))
Rifacimento della pavimentazione del presbiterio con rimozione di altare maggiore, di balaustre in legno e realizzazione di rialzo con due scalini come basamento per la sede da collocarsi al fondo del presbiterio dietro l'altare.
presbiterio - aggiunta arredo (1979 (?))
Collocazione di altare a tavolo volto a popolo in legno e di leggio in legno con sistema integrato di amplificazione.
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