chiese italiane
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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Spera
Castel Ivano
Trento
chiesa
sussidiaria
s. Apollonia
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Preesistenze; Pianta; Facciata; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni
altare - aggiunta arredo (1965-1975)
XIII - XIV(costruzione intero bene); XV - XV(decorazione intero bene); 1603 - 1607(ampliamento intero bene); 1612 - 1612(costruzione sacrestia); 1660 - 1660(erezione a curazia carattere generale); 1715 - 1715(rimaneggiamenti facciata); 1767 - 1767(rifacimento volta della navata); 1786 - 1786 (cambio giurisdizione carattere generale ); 1966 - 1967(restauro affreschi); 2008 - 2009(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Apollonia
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Apollonia <Spera, Castel Ivano>
Altre denominazioni CHIESA CIMITERIALE DELL'ESALTAZIONE (O INVENZIONE) DELLA SANTA CROCE O DI SANTA APOLLONIA
Rinvenimento della Croce e S. Apollonia
Cappella di Sant'Apollonia
s. Apollonia
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa )
Notizie Storiche

XIII - XIV (costruzione intero bene)

La piccola chiesa cimiteriale inizialmente dedicata alla Santa Croce (e attualmente a Sant'Apollonia) venne eretta con ogni probabilità tra i secoli XIII e XIV.

XV  (decorazione intero bene)

All'inizio del XV secolo la facciata e l'interno della chiesa vennero affrescati da un pittore probabilmente di ambito veronese.

1603  - 1607 (ampliamento intero bene)

All'inizio del XVII secolo l'edificio fu soggetto ad un radicale rimaneggiamento e ampliamento, testimoniato dalle date 1603 (incisa sulla finestra destra della facciata) e 1607 (che compare sul portale della sacrestia). In particolare vennero unificati la navata e il presbiterio con la demolizione del muro che li divideva e il rialzamento del pavimento, fu aggiunto il presbiterio attuale e venne ridisegnata la facciata con il portale, le due finestre e l'oculo, che determinò la perdita degli affreschi della stessa.

1612  (costruzione sacrestia)

Nel 1612 o poco dopo venne aggiunta la nuova sacrestia e furono scialbati gli affreschi come prescritto dalla visita pastorale di quell'anno.

1660  (erezione a curazia carattere generale)

La chiesa, in precedenza cappella, fu eretta a curazia della pieve di Strigno nel 1660.

1715  (rimaneggiamenti facciata)

Nel 1715 fu aggiunto sopra il portale un tettuccio poggiante su due mensoloni lapidei con la conseguente tamponatura dell'oculo seicentesco e l'apertura dell'attuale oculo soprastante.

1767  (rifacimento volta della navata)

Al 1767 risale presumibilmente la volta a botte ribassata della navata.

1786   (cambio giurisdizione carattere generale )

La chiesa nel 1786 passò dalla diocesi di Feltre a quella di Trento.

1966 - 1967 (restauro affreschi)

Nel 1966 vennero messi alla luce gli affreschi interni sulle pareti sud e ovest, restaurati tra il 1966 e il 1967.

2008 - 2009 (restauro intero bene)

Un restauro completo degli intonaci interni ed esterni, degli elementi lapidei e degli affreschi è iniziato nell'estate del 2008 da Enrica Vinante di Trento. Il restauro della facciata terminato nel 2009 ha portato alla luce ulteriori lacerti di affreschi.
Descrizione

La chiesetta cimiteriale di Sant'Apollonia, originariamente dedicata alla Santa Croce, sorge ai limiti dell'abitato di Spera, in località Paterni, con orientamento a est. Di antiche origini, l'edificio venne ampliato all'inizio del XVII secolo. La facciata a due ripidi spioventi è aperta da un portale architravato, tra finestrelle quadrate, sovrastato da due finestre circolari di diverse dimensioni. Internamente, la navata è coperta da volta a botte ribassata, mentre il presbiterio, rialzato su un gradino, presenta una volta a crociera. All'interno si conservano affreschi di ambito veronese realizzati all'inizio del XV secolo; alcuni lacerti sono visibili anche sulla facciata.
Preesistenze
Mura perimetrali della navata corrispondenti alla primitiva chiesa (navata e presbiterio) con tracce di affreschi, visibili sulla facciata e all'interno sulle pareti sud e ovest. Oculo tamponato in facciata appartenente all'ampliamento seicentesco.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; presbiterio quadrato.
Facciata
Facciata a due ripidi spioventi. Al centro si apre un portale architravato, tra finestrelle rettangolari, protetto da una tettoia a due spioventi, oltre la quale si situano due finestre circolari di diverse dimensioni. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Prospetti
Sacrestia addossata al lato nord. Finiture ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata. Strutture di orizzontamento: volta a botte ribassata sulla navata; volta a crociera sul presbiterio. Presenza di tiranti in ferro nella navata.
Coperture
Tetto a due falde con manto di copertura in scandole lignee. Campaniletto a vela alla sommità della facciata con copertura piramidale.
Interni
Navata con pareti lisce percorse da cornicione perimetrale, illuminata da due finestre rettangolari sul lato destro. Presbiterio preceduto da arco santo a tutto sesto, rialzato su un gradino e aperto dal portale di accesso alla sacrestia sul lato destro e da una finestra circolare sulla parete di fondo. Finiture a intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in lastre di pietra calcarea.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1965-1975)
Al centro del presbiterio storico si colloca l'altare verso il popolo, in legno e a forma di tavolo. La custodia eucaristica si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.
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