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edilizia di culto
restauro
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Lizzana
Rovereto
Trento
cappella
sussidiaria
Santo Sepolcro
Parrocchia di San Floriano
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1824/05/13 - 1826/06/11(costruzione intero bene); 1869 - 1869(ampliamento intero bene); 1987 - 1987(restauro intero bene); 2009 - 2009(restauro intero bene)
Cappella del Santo Sepolcro
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella del Santo Sepolcro <Lizzana, Rovereto>
Altre denominazioni Cristo morto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura neoclassica (costruzione)
Notizie Storiche

1824/05/13 - 1826/06/11 (costruzione intero bene)

Nel 1822 l'allora parroco di Lizzana Bartolomeo Scrinzi iniziò le trattative per la realizzazione di una Via Crucis, conclusa nelle intenzioni progettuali del sacerdote da una cappella dedicata al Santo Sepolcro situata nei pressi della chiesa parrocchiale, ma morì nel medesimo anno senza realizzare il progetto. Il successore Francesco Lorenzoni accolse il progetto di Scrinzi, trovando il parere contrario del proprietario della casa attigua alla parrocchiale presso la quale era prevista l'erezione del sacello, Giovanni Battista Azzolini; dopo alcune vicissitudini giudiziarie il Regio Tribunale Civico di Rovereto dispose ragione al parroco il giorno 8 luglio 1825, quando i lavori di edificazione della cappella erano quasi terminati; le parti in causa firmarono un accordo il giorno 8 agosto 1825 contenente vantaggi edilizi per Azzolini. Nel 1826 la cappella e la Via Crucis, terminate, vennero benedette.

1869  (ampliamento intero bene)

Per volere dell'allora parroco di Lizzana Vincenzo Ciani si intervenne in questo anno con un'opera di restauro conservativo della struttura, che previde il rinnovo della copertura e l'ampliamento a est della cappella, concesso da Giovanni Battista Azzolini sulla base di un accordo che concedeva a quest'ultimo alcuni privilegi edilizi relativi all'elevazione della propria abitazione.

1987  (restauro intero bene)

In questo anno si procedette al restauro della copertura, al rinnovo degli intonaci interni ed esterni e alla rimozione di un basso setto murario che cingeva il portico sul lato orientale.

2009  (restauro intero bene)

Risale a questo anno una campagna di interventi conservativi realizzati sulla base degli elaborati redatti dagli archtietti Michele Anderle e Antonio Marchesi, concretatisi nel restauro della scultura lignea del Cristo, nel rinnovo dell'impianto elettrico, della copertura, degli intonaci interni ed esterni, degli elementi lapidei e delle porzioni affrescate.
Descrizione

Nel 1822 l'allora parroco di Lizzana Bartolomeo Scrinzi iniziò le trattative per la realizzazione di una Via Crucis, conclusa nelle intenzioni progettuali del sacerdote da una cappella dedicata al Santo Sepolcro situata nei pressi della chiesa parrocchiale, ma morì nel medesimo anno senza realizzare il progetto. Il successore Francesco Lorenzoni accolse il progetto di Scrinzi, trovando il parere contrario del proprietario della casa attigua a quella a cui avrebbe aderito il sacello, Giovanni Battista Azzolini; dopo alcune vicissitudini giudiziarie il Regio Tribunale Civico di Rovereto dispose ragione al parroco il giorno 8 luglio 1825, quando i lavori di edificazione della cappella erano quasi terminati; le parti in causa firmarono un accordo il giorno 8 agosto 1825 contenente vantaggi edilizi per Azzolini. Nel 1826 la cappella e la Via Crucis, terminata, vennero benedette. Nel 1869 per volere dell'allora parroco di Lizzana Vincenzo Ciani si intervenne ad un'opera di restauro conservativo della struttura, che previde il rinnovo della copertura e l'ampliamento a est della cappella, concesso da Giovanni Battista Azzolini sulla base di un nuovo accordo che concedeva a quest'ultimo alcuni privilegi edilizi. Gli ultimi restauri rilevanti risalgono al 2009. Il prospetto frontale, a sezione quadrangolare, risulta anticipato da un portico architravato sostenuto da due colonne tuscaniche lapidee su alto basamento e da un pilastro in muratura in pietrame intonacata sull'estremo destro. Due semicolonne su alto basamento addossate alla parete inquadrano la porzione dell'aula, caratterizzata al centro da una finestra rettangolare, sdraiata, inferriata e dotata di cornice lapidea. A destra si situa l'accesso architravato. I prospetti laterali non recano aperture; quello sinistro presenta una nicchia centinata affrescata inquadrata da una cornice rettangolare. L'interno presenta un vestibolo quadrangolare seguito dall'aula rettangolare, coperta da un soffitto piano; al centro dell'aula, entro un espositore-altare, è presnete una statua lignea raffigurante Cristo morto. La facciata presenta un apparato decorativo ad affresco caratterizzato da una partitura architettonica accompagnata da putti e da un angelo reggenti simboli cristologici.
Pianta
Edificio a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale.
Prospetti
Il prospetto frontale, a sezione quadrangolare, risulta anticipato da un portico architravato sostenuto da due colonne tuscaniche lapidee su alto basamento e da un pilastro in muratura in pietrame intonacata sull'estremo destro. Due semicolonne su alto basamento addossate alla parete inquadrano la porzione dell'aula, caratterizzata al centro da una finestra rettangolare, sdraiata, inferriata e dotata di cornice lapidea. A destra si situa l'accesso architravato. I prospetti laterali non recano aperture; quello sinistro presenta una nicchia centinata affrescata inquadrata da una cornice rettangolare. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata, colonne lapidee, pilastri lapidei; strutture di orizzontamento: volta a botte in muratura intonacata sopra l'aula, soffitto piano in muratura intonacata sopra il vestibolo.
Coperture
Copertura a tre falde saldata a quella dell'edificio adiacente; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta un vestibolo quadrangolare seguito dall'aula rettangolare, coperta da un soffitto piano; al centro dell'aula, entro un espositore-altare, è presente una statua lignea raffigurante Cristo morto. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è in battuto di calce.
Elementi decorativi
La facciata presenta un apparato decorativo ad affresco caratterizzato da una partitura architettonica accompagnata da putti e da un angelo reggenti simboli cristologici.
Adeguamento liturgico

nessuno
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