chiese italiane
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Lamporo
Vercelli
chiesa
sussidiaria
B.V. del Suffragio
Parrocchia di S. Bernardo
Coperture; Facciata; Pianta; Struttura architettonica; Strutture di orizzontamento; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1733 - 1733(inizio lavori intero bene); 1818 - XIX(destinazione d'uso carattere generale); 1977 - 1977(restauro intero bene); XXI - XXI(destinazione d'uso carattere generale)
Oratorio della Beata Vergine del Suffragio
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Oratorio della Beata Vergine del Suffragio <Lamporo>
Altre denominazioni Cappella della Confraternita
Cimitero Vecchio
B.V. del Suffragio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

1733  (inizio lavori intero bene)

la cappella venne in origine fatta edificare dal parroco don Giuseppe Tebaldeschi su un'area già in parte adibita a cimitero. L'edificio fu da subito utilizzato sia come cimitero, sia come sede della confraternita del Suffragio, i cui membri usavano cambiarsi di veste prima della celebrazione della messa nella chiesa parrocchiale. La chiesa interruppe ogni funzione e il suo altare, non più presente, giunse ai confratelli per riporre i candelieri durante la recitazione dell' "Ufficio di Maria Vergine".

1818 - XIX (destinazione d'uso carattere generale)

dopo il 1818 la cappella non viene più utilizzata come cimitero, e negli anni successivi viene costruito un muro divisorio.

1977  (restauro intero bene)

i moderni lavori di restauro coinvolgono il paramento murario esterno, gli intonaci esterni ed interni, la decorazione delle volte, la demolizione del muro divisorio e il rifacimento del pavimento. In questi anni la cappella è adibita alle celebrazioni delle messe in inverno nei giorni feriali.

XXI  (destinazione d'uso carattere generale)

l'edificio è utilizzato esclusivamente come spazio espositivo.
Descrizione

questo piccolo oratorio, edificato vicino alla chiesa parrocchiale come antico cimitero e cappella della Compagnia del Suffragio, è oggi utilizzato come spazio espositivo. L'impianto planimetrico a navata unica ha disposizione lungo l'asse est-ovest, ma l’ingresso è sito a Sud del sagrato della chiesa parrocchiale; l'antico accesso dal prospetto est sul fronte strada è stato murato. La struttura muraria in laterizio è completamente intonacata. Internamente si nota l'assenza dell'altare maggiore e dell'area presbiteriale, in quanto l'edificio non fu progettato per ospitare le celebrazioni, e una decorazione sobria che tende semplicemente ad evidenziare le linee architettoniche delle volte a crociera.
Coperture
manto di copertura in coppi antichi su orditura lignea.
Facciata
la stretta facciata principale su via Garibaldi è caratterizzata da un frontone con timpano modanato sorretto da lesene angolari con capitello. La porta centrale, oggi murata dall'interno, è incorniciata da una finta trabeazione con lesene e timpano. Il paramento murario è intonacato e tinteggiato con due colori che distinguono gli sfondati dagli elementi in rilievo.
Pianta
impianto planimetrico a navata unica suddiviso internamente in sette campate. La chiesa è priva di area presbiteriale poichè all'epoca della sua costruzione non veniva utilizzata per le celebrazioni. È disposta lungo l'asse est-ovest, tuttavia l'accesso avviene dalla porta secondaria sul prospetto sud che si affaccia sul sagrato della chiesa parrocchiale, in quanto la porta principale è murata.
Struttura architettonica
struttura in muratura portante in laterizio.
Strutture di orizzontamento
volte a crociera.
Pavimenti e pavimentazioni
piastrelle in cotto.
Elementi decorativi
la chiesa è decorata con motivi geometrici che sottolineano l'andamento delle volte, e decori floreali all'imposta degli archi di sostegno. Tracce di un più antico dipinto murale sono presenti in uno sfondato sovrastante quello che un tempo doveva essere l'ingresso principale ad Est.
Adeguamento liturgico

nessuno
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