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Boi
Antignano
Asti
cappella
sussidiaria
Nostra Signora della Neve
Parrocchia di S. Stefano
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1992)
XVIII - XIX(preesistenze intero bene); 1882 - 1882(ricostruzione intero bene); 1981 - 1981(restauro intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene)
Cappella della Nostra Signora della Neve
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella della Nostra Signora della Neve <Boi, Antignano>
Altre denominazioni Cappella della Beata Vergine della Neve
Ambito culturale (ruolo)
maestranze astigiane (ricostruzione)
Notizie Storiche

XVIII - XIX (preesistenze intero bene)

Costruzione di una cappella nella prima metà del Settecento per devozione dei fedeli. Il visitatore intima di rimuovere la terra che, addossata alle pareti esterne, procura umidità. Nel corso del tempo, però, la cappella si deteriora a tal punto dal dover essere ricostruita.

1882  (ricostruzione intero bene)

Ricostruzione della cappella fin dalle fondamenta.

1981  (restauro intero bene)

Intervento di restauro ad opera dei borghigiani.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Stefano all’ente Parrocchia di S. Stefano per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
Descrizione

La cappella dedicata alla Nostra Signora della Neve, si trova sulla strada che da Asti porta a Govone, costruita, dicono, a commemorazione dell'eccezionale nevicata verificatasi sull'Esquilino a Roma il 5 Agosto del 352. La tradizione racconta inoltre che, dopo sua costruzione, non vi siano più state grandinate in paese e che, nonostante i molti incidenti che hanno avuto luogo sulla strada, nessuno si sia mai ferito gravemente. La piccola cappella si presenta ad aula unica coperta da volta a bacino ellittico terminante con abside con semicatino unghiato. L'interno è intonacato e riccamente decorato nei soffitti con immagini di angeli, degli Evangelisti e della Madonna col Bambino. La Facciata, ad un ordine intonacata, ha un semplice accesso centrale, sormontato da finestra trilobata con sottostante icona della Madonna col Bambino, lapide recante il titolo della cappella e invito al visitatore che così recita: "O viandante che passi, alza gli occhi a questa Sacra Immagine, manda di cuore un'Ave Maria ed avrai sollievo".
Pianta
Pianta ad aula unica con abside semicircolare che delimita la zona presbiterale rialzata di uno scalino; il presbiterio presenta altare a muro con tabernacolo e con ciborio in legno e con mensa poggiante su colonnine; due nicchie murarie si aprono sulla piccola aula e ospitano le statue di San Grato e di San Defendente. Sotto il piano della cappella si trova un locale seminterrato, adibito a sgombero, con accesso indipendente dall'esterno.
Facciata
Facciata ad un ordine intonacata con paraste angolari reggenti frontone in laterizio a vista con timpano triangolare. Il semplice accesso centrale è sormontato da finestra trilobata con sottostante icona della Madonna col Bambino, lapide recante il titolo della cappella e invito al visitatore che così recita: "O viandante che passi, alza gli occhi a questa Sacra Immagine, manda di cuore un'Ave Maria ed avrai sollievo".
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da paraste e pareti portanti in muratura di mattoni con cornicione interno perimetrale su cui s'impostano le volte in muratura; la piccola aula liturgica è coperta da cupolino ellittico mentre l'abside da volta a semicatino con lunetta dove una precedente finestra è stata tamponata e ora ospita un altorilievo della Madonna col Bambino. La copertura è a falde con orditura lignea e manto in tegole piane di laterizio. Un piccolo torrino campanario in muratura intonacata emerge dal tetto in prossimità della facciata a pianta quadrata con cella per campana e copertura piramidale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1992)
Collocazione di altare a tavolo volto a popolo in legno con immagine centrale della Madonna orante, donato dalla moglie in memoria di G. Gonella; vengono donati e collocati anche i banchi.
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