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Collina del Negro
Cortazzone
Asti
cappella
sussidiaria
San Grato
Parrocchia di S. Secondo
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
nessuno
1715 - 1715(preesistenze intorno); 1886 (?) - 1886 (?)(costruzione intero bene); 1900 - 1900(descrizione intero bene); 1927 - 1927(modifiche copertura); 1948 - 1948(restauro intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1989 - 1989(restauro intero bene)
Cappella di San Grato
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Grato <Collina del Negro, Cortazzone>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

1715  (preesistenze intorno)

Costruzione di pilone votivo dedicato a San Grato, ad opera dei borghigiani, come ricorda lapide affissa sulla parete della cappella.

1886 (?)  (costruzione intero bene)

Costruzione sul sedime di precedente pilone votivo mediante le offerte e prestazioni d’opera dei borghigiani della Collina del Negro, a circa 1.5 km a levante dal Capoluogo.

1900  (descrizione intero bene)

Descrizione di grandezza sufficiente per gli abitanti della zona. Ha l’altare e il tabernacolo ma il necessario per le celebrazioni è portato dalla chiesa parrocchiale.

1927  (modifiche copertura)

Rifacimento della copertura in cemento armato a spese dei borghigiani. Ha l’occorrente ed è in buono stato per la S. Messa, è dotata di sei candelieri in legno.

1948  (restauro intero bene)

Intervento conservativo ad opera dei borghigiani.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Secondo alla Parrocchia di S. Secondo per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.

1989  (restauro intero bene)

Intervento conservativo ad opera dei borghigiani.
Descrizione

La cappella intitolata a San Grato, in Collina del Negro, è stata costruita nel 1866 sul sedime di un precedente pilone votivo settecentesco mediante le offerte e prestazioni d’opera degli abitanti del luogo. L’interno presenta un’aula unica quadrangolare coperta da volta a botte con lunette; la volta è decorata centralmente da una raffigurazione del santo titolare; a seguire il presbiterio è coperto da volta a botte e termina con coro semicircolare senza stalli coperto da volta a semicatino; le volte del presbiterio sono dipinte con trompe l’oeil di elementi decorativi architettonici e nella parte centrale della volta a botte da un tondo raffigurante la Madonna col Bambino. La facciata è intonacata, delimitata da paraste angolari che reggono frontone con timpano triangolare dove è riportata l’intitolazione della cappella. L’accesso è fiancheggiato da monofore con arco a sesto acuto ed è sormontato da una finestra semicircolare con cornice fiancheggiata da due sfondati dipinti dei quali quello a destra raffigura San Grato. Dalla sommità della facciata svetta la vela campanaria in muratura di mattoni intonacata.
Pianta
Pianta composta da aula unica seguita da presbiterio quadrangolare terminante con coro semicircolare senza stalli; il pavimento della zona presbiterale è rialzato di uno scalino rispetto all’aula; il presbiterio presenta altare in muratura con vani per portine laterali, gradini con candelieri, antistante scalino, tabernacolo con soprastante basamento per piccola statua raffigurante il santo titolare della cappella. L’unico accesso avviene centralmente dalla facciata a quota prossima a quella stradale.
Facciata
Facciata intonacata, delimitata da paraste angolari che reggono frontone con timpano triangolare dove è riportata l’intitolazione della cappella. L’accesso alla cappella è sottolineato da cornice sagomata ad edicola ed è fiancheggiato da monofore con arco a sesto acuto. Sopra l’accesso si trova una finestra semicircolare sottolineata da cornice mistilinea ad arco e fiancheggiata da due sfondati incorniciati dei quali uno, quello a destra, raffigura San Grato. Dalla sommità della facciata svetta la vela campanaria in muratura di mattoni intonacata.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da paraste e pareti in muratura di mattoni, terminante con cornicione perimetrale sul quale s’imposta il sistema delle volte in muratura con incatenamenti metallici. L’aula liturgica è coperta da volta a botte ribassata con lunette; il presbiterio è coperto da volta a botte ribassata seguita da volta a semicatino a copertura del coro semicircolare. La copertura è in conglomerato cementizio armato con soprastante guaina di impermeabilizzazione.
Adeguamento liturgico

nessuno
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