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San Marzanotto
Asti
Asti
cappella
sussidiaria
San Domenico
Parrocchia di S. Marziano
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1990 (?))
XVII - XVII(costruzione intero bene); 1750 - 1750(descrizione intero bene); 1883 - 1883(descrizione intero bene); 1900 - 1900(descrizione intero bene); 1914 - 1929(modifiche (?) intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà interno)
Cappella di San Domenico
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di San Domenico <San Marzanotto, Asti>
Altre denominazioni Cappella dei Santi Francesco e Domenico
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVII  (costruzione intero bene)

Costruzione risalente alla metà del Secolo. Nel 1698 è descritta in buono stato, priva solo di una campana.

1750  (descrizione intero bene)

Descrizione della cappella priva di tutto il necessario per la celebrazione della messa; si intima al patrono di provvedere pena l'interdizione al culto.

1883  (descrizione intero bene)

Descrizione di proprietà dell'avvocato Giuseppe Cagni di Asti.

1900  (descrizione intero bene)

Descrizione di proprietà della parrocchia, di struttura rettangolare, con pareti sane e riparate. Il pavimento è in stato mediocre. La volta è di mattoni. Ci sono quattro piccole finestre, anch'esse in mediocre stato. L'altare è di mattoni a forma di urna, provvisto d tabernacolo di legno dorato e baldacchino di legno dorato di forma rettangolare. Alla porta di ingresso si trova un'acquasantiera.

1914 - 1929 (modifiche (?) intero bene)

Descrizione nel 1929 come cappella rurale; ultimamente di proprietà dell’avv. Taglietti, indi del sig. Garrone G. che vendette ogni suo diritto ai Borghigiani, i quali con le offerte pubbliche nel 1914 la rinnovarono fin dalle fondamenta. È rettangolare con volta a semi botte, con altare appoggiato al muro. Le condizioni di statica e manutenzione sono ottime. Non ha servitù attive però il muro posteriore è comune con Lavagnino G; è provvista di sufficienti arredi sacri.

1986  (passaggio di proprietà interno)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa Parrocchiale di S. Marziano a quello dell’ente Parrocchia di S. Marziano per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.
Descrizione

La cappella di San Domenico in località Valle Tanaro della Frazione di San Marzanotto sorge, verosimilmente, su preesistenze seicentesche private, rinnovata nel 1914 dalla popolazione locale una volta diventata della collettività. Al suo interno si presenta ad aula rettangolare terminante con presbiterio quadrangolare, rialzato di uno scalino rispetto all’aula liturgica e da questa separato mediante balaustra. L’interno è coperto da volta a botte ribassata con archi di irrigidimento e catene metalliche che termina con testa di padiglione in corrispondenza del presbiterio. Addossato alla parete di fondo del presbiterio vi è l’altare, rialzato di uno scalino e con antistante predella, completo di mensa, tabernacolo, gradini con candelieri e pala raffigurante i santi titolari. La facciata è intonacata con lesene angolari, zoccolatura, trabeazione, frontone a capanna e cornici decorative in muratura di mattoni a vista. Il registro inferiore contiene l’accesso principale, preceduto da breve scalinata e chiuso da porta lignea a doppio battente con sopraluce sostenuto da architrave lapideo; l’ingresso è evidenziato da cornice sagomata in laterizi a vista e affiancato da due finestre rettangolari dotate di grate metalliche. Il registro superiore è caratterizzato da una cornice decorativa laterizia disposta a capanna con soprastante croce, affiancata da due sfondati che verosimilmente contenevano raffigurazioni dei santi titolari. Il tetto si articola in due falde con manto di copertura in coppi di laterizio. Dal profilo della copertura, in corrispondenza del presbiterio dal lato Epistola, emerge il campanile, a pianta quadrata in mattoni a vista, costituito da due registri di cui l’ultimo ospita la cella campanaria e termina con cuspide.
Pianta
Pianta ad aula rettangolare, orientata canonicamente, terminante con presbiterio quadrangolare, rialzato di uno scalino rispetto all’aula liturgica e da questa separato mediante balaustra. Addossato alla parete di fondo vi è l’altare, rialzato di uno scalino e con antistante predella, completo di mensa, tabernacolo, gradini con candelieri e pala raffigurante i santi titolari. Un accesso secondario chiuso da porta lignea a doppio battente è collocato nel presbiterio dal lato Epistola. L’illuminazione naturale viene garantita, oltre che dal sopraluce dell’accesso principale, da due finestre rettangolari poste in facciata e due nei perimetrali, tutte dotate di serramento ligneo con vetro e grate metalliche.
Facciata
Facciata intonacata con lesene angolari, zoccolatura, trabeazione, frontone a capanna e cornici decorative in muratura di mattoni a vista. La facciata è suddivisibile in due registri: quello inferiore contiene l’accesso principale, preceduto da breve scalinata, chiuso da porta lignea a doppio battente con sopraluce sostenuto da architrave lapideo; l’ingresso è evidenziato da cornice sagomata in laterizi a vista e affiancato da due finestre rettangolari dotate di grate metalliche. Il registro superiore è caratterizzato da una cornice decorativa laterizia disposta a capanna con soprastante croce, affiancata da due sfondati che verosimilmente contenevano raffigurazioni dei santi titolari. La cornice definisce una superficie triangolare al cui interno è installato un corpo illuminante.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale costituita da paraste e pareti in muratura di mattoni intonacata. L’interno è coperto da volta a botte ribassata con archi di irrigidimento e catene metalliche che termina con testa di padiglione in corrispondenza del presbiterio. Il tetto si articola in due falde con manto di copertura in coppi di laterizio. Dal profilo della copertura, in corrispondenza del presbiterio dal lato Epistola, emerge il campanile, a pianta quadrata in mattoni a vista, costituito da due registri di cui l’ultimo ospita la cella campanaria e termina con cuspide.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990 (?))
Dotazione di leggio metallico per la proclamazione della Parola.
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