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Calosso
Asti
chiesa
sussidiaria
San Rocco
Parrocchia di S. Martino
Pianta; Facciata; Impianto strutturale
nessuno
1557 - 1557(preesistenze intorno); 1883 - 1883(costruzione intero bene); 1975 - 1975(modifiche intero bene); 1986 - 1986(passaggio di proprietà intero bene); 1996 - 1996(restauro interno bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Calosso>
Altre denominazioni Cappella di San Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

1557  (preesistenze intorno)

Costruzione del sacello in onore di San Rocco. Una lapide in controfacciata ricorda la data di edificazione del piccolo edificio che corrisponderebbe all’attuale sacrestia coperta da volta a vela e accenno di capitello.

1883  (costruzione intero bene)

Ristrutturazione con costruzione della parte laterale al sacello ad opera del parroco Teodoro Barbero perché la precedente fabbrica minaccia rovina. I due contrafforti interni, secondo il parere del capomastro Marenco, servono per bilanciare la facciata che si scollega dal corpo. Dopo la ristrutturazione l’edificio si presenta di forma rettangolare oblunga, con pareti sane, dipinta con riquadri sulle pareti. Il pavimento è nuovo e sano. Il tetto è nuovo, esternamente a tegole, internamente a travature lignee. Ha quattro finestre con serramenti nuovi. L’altare è di mattoni cotti, sotto il titolo di San Rocco, ha tabernacolo di legno e baldacchino di legno. Il presbiterio, senza balaustra, è elevato di tre gradini rispetto al piano della chiesa. All’ingresso della chiesa, scolpita nel muro, vi è una piccola pila per l’acqua santa. Dietro l’altare vi è un’immagine rappresentante San Rocco. C’è un piccolo campanile con una piccola campana. Vi è una piccola sacrestia con un armadio.

1975  (modifiche intero bene)

Rifacimento del pavimento grazie alla donazione di un privato e dotazione di banchi nuovi.

1986  (passaggio di proprietà intero bene)

Passaggio dal patrimonio dell’ente Chiesa parrocchiale di S. Martino a quello della Parrocchia di S. Martino per D.M.I. in data 7/11/86 pubblicato sulla G.U. del 24/11/86 n. 273 ai sensi e per gli effetti della Legge 222/85.

1996  (restauro interno bene)

Restauro dei muri esterni: si stucca il filo alle pietre delle pareti laterali e sono posate quelle dello zoccolo. Sotto il pavimento, poco davanti alla balaustra si trova il sepolcro di don Paolo Plati.
Descrizione

La chiesa di San Rocco ingloba un antico sacello cinquecentesco che ora funge da piccola sacrestia alla fabbrica realizzata nella seconda metà dell’Ottocento. La pianta rettangolare si sviluppa in quattro campate coperte da volta a botte con o senza lunette con zona presbiterale quadrangolare rialzata di uno scalino rispetto all’aula che si sviluppa nelle prime tre campate ed è separata dal presbiterio da balaustra in legno. Il presbiterio presenta altare in muratura a parete con gradini con candelabri e pala che porta in calce lo stemma dei Roero e raffigura la Madonna con Bambino, accanto Santa Caterina e di Alessandria e altra santa, sotto San Rocco tra San Secondo e San Sebastiano e i Santi Pietro e Paolo. Le portine laterali all’altare conducono a un più recente coretto posteriore che si unisce all’originario sacello nella cui pianta quadrangolare è stato realizzato un pilastro che arriva in copertura a sostengo della sovrastante torre campanaria a base quadrata. La facciata è intonacata ad un ordine, con zoccolatura in mattoni faccia a vista, delimitata da stilizzate paraste angolari reggenti frontone con timpano triangolare. Il portone ligneo di accesso, fiancheggiato da finestrelle quadrate con grate metalliche, è sottolineato da sottile riquadratura ed è sormontato da un dipinto sagomato raffigurante San Rocco; la raffigurazione parietale è protetta da pensilina lignea che ne segue il profilo della cornice; tra il dipinto e il portone di accesso è collocata una piccola lapide a ricordo del titolo della chiesa.
Pianta
Pianta rettangolare a quattro campate con zona presbiterale quadrangolare rialzata di uno scalino rispetto all’aula che si sviluppa nelle prime tre campate ed è separata dal presbiterio da balaustra in legno. Il presbiterio comunica con una piccola sacrestia, già sacello, e presenta altare in muratura a parete con gradini con candelabri e pala che porta in calce lo stemma dei Roero e raffigura la Madonna con Bambino, accanto Santa Caterina e di Alessandria e altra santa, sotto San Rocco tra San Secondo e San Sebastiano e i Santi Pietro e Paolo. Le portine laterali all’altare conducono a un più recente coretto posteriore che si unisce all’originario sacello nella cui pianta quadrangolare è stato realizzato un pilastro che arriva in copertura a sostengo della sovrastante torre campanaria a base quadrata. L’accesso all’edificio avviene centralmente dalla facciata superando due scalini e lateralmente dal coretto posteriore.
Facciata
Facciata intonacata ad un ordine, con zoccolatura in mattoni faccia a vista, delimitata da stilizzate paraste angolari reggenti frontone con timpano triangolare. Il portone ligneo di accesso, fiancheggiato da finestrelle quadrate con grate metalliche, è sottolineato da sottile riquadratura ed è sormontato da un dipinto sagomato raffigurante San Rocco; la raffigurazione parietale è protetta da pensilina lignea che ne segue il profilo della cornice; tra il dipinto e il portone di accesso è collocata una piccola lapide a ricordo del titolo della chiesa.
Impianto strutturale
Struttura portante verticale composta da paraste e pareti in muratura di mattoni terminante con cornicione di imposta del sistema delle volte che presenta incatenamenti metallici. L’aula è coperta da volta a botte con lunette, il presbiterio da volta a botte semplice, la sacrestia da volta a vela e il coretto posteriore, di più recente realizzazione, presenta un orizzontamento piano. In corrispondenza del sacello, dal profilo della copertura, che è a falde con manto in coppi di laterizio, emerge una torretta quadrata, in muratura portante di mattoni a vista, con soprastante cella campanaria con cornicione su cui si imposta un tozzo cupolino sagomato con croce.
Adeguamento liturgico

nessuno
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