chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Stigliano Tricarico chiesa parrocchiale Sant'Antonio da Padova Parrocchia di Sant'Antonio da Padova Facciata; Interno; Impianto strutturale; Coperture; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (2012); fonte battesimale - intervento strutturale (2012) XV fine - 1619(preesistenze intero bene); 1748 - 1763(ristrutturazione intero bene); 1839 - 1839(rifacimento campanile); 1954 - 1960(rifacimento intero bene); 2000 - 2002(ristrutturazione intero bene); 2007 - 2012(rifacimento intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio da Padova <Stigliano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche
XV fine - 1619 (preesistenze intero bene)
In corrispondenza dell'attuale complesso parrocchiale esisteva la chiesa di Santa Maria La Nova, edificata fra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI. Su un lato della chiesa, nel 1619, i Frati Minori Riformati, iniziarono la costruzione di un convento.
1748 - 1763 (ristrutturazione intero bene)
Nel 1748 un raffinato portale in pietra fu collocato sulla sobria facciata francescana della chiesa inserendosi fra gli interventi seguiti alla riparazione dei danni prodotti dal terremoto della fine del secolo precedente. Nel 1763, venne realizzata, da scalpellini locali, l'attuale facciata della chiesa in pietre bugnate a punta di diamante con in alto l'iscrizione IMMACULATAE DEI MATRI DICATUM.
1839 (rifacimento campanile)
Il semplice campanile ad arco, posto sul retro della chiesa francescana, nel 1839 venne sostituito dall'attuale campanile edificato a fianco della facciata. Vi vennero sistemate le campane provenienti dal più antico monastero di Sant'Antonio dei frati Minori Osservanti, andato in rovina; una della campane è datata 1806 ed è attribuita a Gaspare da Missanello.
1954 - 1960 (rifacimento intero bene)
Nel 1954 ebbero inizio i lavori di rifacimento che previdero la completa demolizione della chiesa esistente in favore di una nuova struttura. Furono conservate soltanto la facciata e il campanile. Sull’area venne edificata una chiesa “moderna”, più spaziosa, consistente in un grande capannone, senza alcuna pretesa architettonica e in stridente contrasto con la facciata esterna. L’ampio locale fu suddiviso, da due file di colonne, in una navata centrale e due laterali. La nuova chiesa “restaurata”, come riporta l’iscrizione del mosaico del presbiterio, venne consacrata nel 1960.
2000 - 2002 (ristrutturazione intero bene)
Tra il 2000 e il 2002 sotto la direzione della Soprintendenza dei Beni Ambientali e Architettonici, si avviano significativi interventi di conservazione: vengono consolidate le lesioni della torre campanaria; dai lati di questa vengono rimossi i quadranti di un “inopportuno” orologio, posto a nascondere dal 1980 quattro belle finestre lobate; si procede alla pulitura e al restauro della caratteristica facciata bugnata.
2007 - 2012 (rifacimento intero bene)
Nel 2007 hanno avuto inizio degli interventi di rifacimento della chiesa con i contributi CEI dell'otto per mille, con i fondi della Regione Basilicata e dei fedeli. Le opere hanno riguardato la demolizione della navata centrale della chiesa edificata negli anni '50 ed il consolidamento dell'area presbiteriale e delle pareti perimetrali delle navate laterali. La chiesa è stata riaperta al culto l'1 luglio 2012.
Descrizione
La chiesa di Sant'Antonio da Padova fa parte dell'omonimo convento, ora sede municipale. Ha una facciata riccamente decorata a bugne risalente al 1763, L'impianto planimetrico si struttura su tre navate. Sul lato destro svetta il campanile con la cupola "a cipolla".
Facciata
La facciata, rivolta a est, è stata realizzata nel 1763 in pietra chiara. Suddivisa in tre settori, scanditi da paraste e corrispondenti alle navate, si caratterizza per il trattamento a bugne a punta di diamante. La parte terminale è segnata da una cornice modanata al di sopra della quale troviamo tre nicchie, in corrispondenza delle tre navate. Il portale lapideo al centro è sovrastato da due finestre cruciformi. I portali laterali hanno in asse una apertura cruciforme e una finestra rettangolare.
Interno
L'impianto planimetrico si sviluppa su tre navate. Quella centrale termina con un presbiterio elevato di quattro gradini e un abside semicircolare. Questo spazio è illuminato da una serie di quattro trifore e sei finestre ad arco. Altre trifore permettono l'illuminazione delle navate. Sulla navata destra vi è l'accesso alla cappella feriale e
agli spazi parrocchiali. La navata sinistra ospita il fonte battesimale.
Impianto strutturale
La struttura perimetrale è in muratura portante. Le pilastrature e le arcate interne sono state rifatte in calcestruzzo armato.
Coperture
La chiesa è coperta da un tetto a capanna. Due falde più basse coprono le navate. Il presbiterio, più elevato ha un tetto a padiglione. L'intradosso è costituito da volte a botte in legno a vista.
Elementi decorativi
Le uniche presenze artistiche sono limitate al mosaico absidale, raffigurante il miracolo del crocifisso, realizzato dai ceramisti “La Martella” di Matera, e al tondo della volta del presbiterio, dipinto da Lucio del Pezzo e raffigurante i miracoli della mula e dell’avaro di S. Antonio.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2012)
Nel 2012 è stato realizzato un intervento completo di adeguamento liturgico con la realizzazione di un altare, ambone e sede. Questi manufatti sono stati realizzati in mattoni a vista e pietra grigia.
fonte battesimale - intervento strutturale (2012)
Nel 2012 è stato realizzato, lungo la parete della navata sinistra, il fonte battesimale.