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Amalfi
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
sussidiaria
S. Antonio da Padova
Parrocchia Sant'Andrea Apostolo
Pianta; Facciata; Portico; Campanile; Sacrestia; Cripta; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
XII - XIII(preesistenze carattere generale); XIII - XIV(fondazione intero bene); 1593 - 1593(costruzione coro); XVII - XVIII(restauri e rimaneggiamenti intero bene); 1642 - 1642(collocazione altare cripta); XIX - XIX(notizie generali intero bene); XX - XX(restauri e giurisdizione intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio da Padova <Amalfi>
Altre denominazioni Chiesa di S. Antonio
Chiesa di S. Antonio da Padova
Chiesa di S. Antonio di Padova
Chiesa di S. Francesco
Chiesa di S. Maria degli Angeli
S. Antonio da Padova
Ambito culturale (ruolo)
gotico (impianto originario)
barocco napoletano (programma decorativo)
Notizie Storiche

XII - XIII (preesistenze carattere generale)

Il sito in cui sorge l'odierna chiesa di San'Antonio da Padova ospitava precedentemente le chiese di Sant'Angelo, di San Giovanni e di Santa Maria de Scancarellis, di Santa Croce e di Santa Sofia, oltre ad una fortificazione del ducato amalfitano, sui cui resti, in età angioina, venne eretta una torre difensiva.

XIII - XIV (fondazione intero bene)

La chiesa di Sant'Antonio da Padova nacque contestualmente alla fondazione del convento di San Francesco, circa nel 1225, in seguito alla presenza di San Francesco d'Assisi ad Amalfi. La chiesa in origine era in stile gotico. Il sacro edificio, tuttavia, viene menzionato per la prima volta indirettamente in un contratto del 1314.

1593  (costruzione coro)

Il coro ligneo, collocato nell'ambiente dietro il presbiterio, risale al 1593.

XVII - XVIII (restauri e rimaneggiamenti intero bene)

L'edificio, tra i secoli XVII e XVIII, fu interessato da interventi di restauro e rimaneggiamento con l'inserimento di un programma decorativo in stile barocco (secolo XVIII) e la costruzione della sacrestia nell'area a sinistra del coro. A quest'epoca risalgono anche l'altare maggiore marmoreo e la pavimentazione in maiolica smaltata (di cui una porzione è ancora conservata).

1642  (collocazione altare cripta)

Nel 1642 fu collocato nella cripta un pregevole altare in marmo commesso (dono delle famiglie Carafa e Bonito).

XIX  (notizie generali intero bene)

Nel 1809 il convento fu chiuso e, intorno al 1840, trasformato in albergo, mentre la chiesa rimase aperta sotto la giurisdizione diocesana e conobbe un'epoca di intensa frequentazione. Al 1871 risale in nuovo pavimento in ceramica vietrese. L'arcivescovo amalfitano, mons. E. De Dominicis, la visitò nel 1895, annoverandola tra le chiese più importanti della diocesi per bellezza ed eleganza e lasciandone una breve descrizione.

XX  (restauri e giurisdizione intero bene)

Agli inizi del secolo XX risalgono vari interventi di consolidamento e di restauro, come attestato da alcune lapidi in loco. Nel 1989 la chiesa è stata assegnata alla parrocchia Sant'Andrea Apostolo come sede sussidiaria.
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio da Padova fa parte del complesso monumentale del Convento di San Francesco, che comprende anche l'omonimo convento (trasformato oggi in albergo), il chiostro, il campanile ed altri ambienti e sorge, unito ad altri edifici, su un piccolo promontorio alla destra del centro storico di Amalfi, a picco sul mare. Il complesso, eretto in rara posizione ambientale, riveste anche notevolissimo interesse storico-culturale. Il contesto è rappresentato dal borgo Capo di Croce, cresciuto in continuità con il centro storico, e sviluppatosi sul versante orientale raccordandosi alle irregolarità del banco roccioso su cui è collocato; fatto di antiche costruzioni, compatte e stratificate, dei caratteri architettonici tipici e peculiari, attraversate da stradine, vialetti e irte scalinate, costituisce uno dei più singolari rioni di Amalfi. La chiesa e il chiostro del convento, che si sviluppano parallelamente, sono preceduti da un solo portico a tre campate. La facciata della chiesa corrisponde alla parte sinistra del portico, al di sopra del quale continua con un corpo a capanna. L'interno ha sviluppo longitudinale ed elegante veste decorativa barocca, sovrapposta all'impianto gotico originario, ancora chiaramente riconoscibile. L'unica navata è suddivisa in tre campate, alle quali si aggiunge posteriormente il coro. Le coperture sono a volte a crociera. Lungo le pareti è dispiegato un elegante ordine architettonico ad un solo registro, formato da piedritti profilati, con capitelli compositi; su di essi corre un'alta e mossa trabeazione con elementi in forte aggetto, in corrispondenza dei piedritti, su cui si impostano gli archi delle crociere di copertura. La sequenza dei piedritti si conclude con i piloni dell'arco trionfale, che introduce al modulo del coro. Quest'ultimo ha una veste architettonica simile a quella della navata. In controfacciata è presente un'artistica cantoria in muratura, che sorge al di sopra di un vestibolo a pianta trapezoidale, con lati obliqui curvi, su colonnine marmoree ed arcate a sesto ribassato; la balaustra della cantoria è composta da pannelli in legno traforato con profilo a petto di colombo. L'illuminazione non è ampia.
Pianta
La pianta della chiesa è di tipo longitudinale ad una sola navata, suddivisa in tre campate e seguita da un sacello adibito a coro conventuale. L'edificio è preceduto da un portico, che si estende, a destra, anche dinanzi al contiguo convento ed è formato da tre campate, di cui quella sinistra corrisponde alla chiesa ed ospita il portale principale. Questo è posto in asse all'aula ed è dotato di atrio ligneo interno, che è collocato al di sotto di un vestibolo a pianta trapezoidale, definito da sei colonnine e in libera comunicazione con la navata. Le pareti della chiesa sono articolate da piedritti, che scandiscono le tre campate, di cui quella centrale ospita altari latrali con predelle molto emergenti verso l'aula. Lungo le pareti sono presenti numerose nicchie dalle diverse dimensioni e, a sinistra, un antico pulpito. L'ultima campata della navata accoglie, circa alla sua metà, una balaustra a profilo segmentato, oltre la quale è collocato il presbiterio con l'altare maggiore preconciliare, preceduto da gradini e predella. Ai due lati dell'altare sono disposti due passaggi che permettono l'accesso all'ambiente retrostante, a pianta quadrata, destinato a coro conventuale e circondato da stalli lignei. Dall'ultima campata (parete sinistra) si accede alla scala per la cripta; dal coro (parete sinistra) si passa alla sacrestia.
Facciata
La chiesa presenta una facciata atipica. Occupata, nella parte inferiore, dalla parte sinistra di un portico a tre fornici (che precede sia la chiesa sia il convento), emerge al di sopra di esso con un semplice corpo a capanna, in cui sono praticate un'apertura quadrata al centro ed altre aperture minori irregolari. Al di sotto del portico è presente l'unico portale, a piattabanda, collocato in posizione eccentrica (spostato a sinistra) nella prima campata. Al di sopra del portale si trova una nicchia ad arco pieno, con affreschi. Il portico ha conclusione orizzontale, segnata da un filare di coppi ed embrici in cotto. La superficie della facciata al di sotto del portico è rifinita ad intonaco civile bianco; la superficie del corpo soprastante è in pietrame irregolare a faccia vista.
Portico
Un portico a tre campate si sviluppa in continuità dinanzi alla facciata della chiesa e al contiguo chiostro del convento, dove è presente l'antico ingresso. Il portico si presenta alquanto slanciato in altezza e con i lati brevi occlusi da costruzioni laterali. La prima campata a sinistra corrisponde approssimativamente al corpo della chiesa, di cui ospita il portale. Le altre due campate sorgono in corrispondenza del chiostro. La copertura delle campate è data da volte a vela rinfiancate e suddivise da sottarchi, sormontate da una superficie piana terrazzata, anteriormente segnata da filari di cotto. Le superfici delle pareti sono rifinite ad intonaco civile bianco.
Campanile
Il campanile è alquanto distante dalla chiesa e si trova all'angolo sud del chiostro del convento. Esso emerge al di sopra delle fabbriche sottostanti con un solo registro a pianta quadrata e monofore alle quattro facciate. La sommità è costituita da una cuspide piramidale ottagonale; la superficie è in intonaco civile.
Sacrestia
La sacrestia è costituita da una ampia sala rettangolare, situata al lato sinistro del coro. In essa sono presenti nicchie e antichi arredi lignei. E' dotata di un piccola terrazza panoramica.
Cripta
Al di sotto dello spazio corrispondente al coro e alla sacrestia è presente una cripta suddivisa in vari ambienti irregolari ed intercomunicanti, in uno dei quali è contenuta la scala d'accesso a due rampe. Un ulteriore ambiente ospita un notevole altare marmoreo con soprastante edicola decorata. Lungo le pareti sono presenti resti di affreschi. Le coperture sono a volta a botte a a crociera ogivale.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è in mattonelle di ceramica vietrese, con complesso disegno di tipo geometrico modulare, nei colori prevalenti del bianco, celeste e azzurro, intrecciato ad elementi floreali.
Coperture
La copertura della chiesa è formata da volte a crociera a profilo ogivale, in sequenza, suddivise da sottarchi poggianti su piedritti accostati alle pareti. La sacrestia ha copertura a volta a padiglione a schifo. L'esterno è costituito da un tetto a doppia falda sulla navata e da due singole falde sul coro e sulla sacrestia. Il manto di protezione è in tegole e coppi in cotto.
Elementi decorativi
L'elegante veste decorativa in stile barocco si compone di modanature e costoloni che sottolineano le varie membrature architettoniche e di un ricco programma ornamentale in stucchi a vario motivo, formanti cornici, settori di diversa forma, volute, cartigli, fregi, elementi floreali e figurativi. Tra questi emergono le decorazioni del vestibolo e dell'archivolto dell'arco trionfale. Particolare dovizie decorativa è riservata alle cappelle laterali e alla parete fondale del coro, dove sono presenti composizioni in stucco ad un solo ordine di lesene ruotate e profilate, con capitelli compositi e sommità ad arco spezzato. La superficie è trattata ad intonaco civile nei colori del marroncino e rosa spento.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è di tipo tradizionale, composto da un insieme di piedritti e muratura continua in funzione portante, con muratura di tamponamento ed orizzontamenti archivoltati in muratura. Il tetto ha struttura in capriate lignee.
Sagrato
Il sagrato è composto da un piccolo e caratteristico invaso, di forma rettangolare, circondato interamente da alte costruzioni e muri di contenimento, risultante dalla confluenza delle stradine pedonali del borgo. Uno dei suoi lati lunghi continua con lo spazio del portico.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2000)
L'adeguamento liturgico, realizzato intorno all'anno 2000, è consistito nell'introdurre un ambone e una sede presidenziale, senza alterazione strutturali del presbiterio e lasciando immodificato l'altare antico. L'ambone, modesto elemento ligneo movibile, è collocato presso la balaustra sinistra. La sede, in legno dorato e tappezzeria, è posta provvisoriamente a destra del presbiterio.
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