| Tipologia e qualificazione | chiesa sussidiaria |
| Denominazione | Chiesa di Santa Croce <Rimini> |
| Altre denominazioni | S. Croce |
| Ambito culturale (ruolo) |
|
| Notizie Storiche | XVII - XX (costruzione intero bene) La chiesa di Santa Croce nasce come oratorio eretto nel 1625 per opera della confraternita della Santa Croce, sorta nella seconda metà del 1300. Emblema della confraternita fu sempre il crocifisso (da cui il nome stesso della confraternita), con particolare riferimento al crocifisso ligneo della seconda metà del Quattrocento collocato all’interno della chiesa di Santa Croce a partire dal 1639, e tutt’ora alloggiato dietro l’altare maggiore. Nel XVIII secolo la chiesa fu ampliata su disegno di Giovan Francesco Buonamici. L’edificio è stato segnato dal susseguirsi di tre devastanti terremoti: nel 1672, nel 1786 e nel 1916. In tutti questi disastrosi eventi, diversi danni hanno subito le opere d’arte della chiesa: in particolare, durante il terremoto del 1916, sono state distrutte le volte delle cappelle laterali affrescate da Giuseppe Milani nella prima metà del 1700. Tra le opere più significative, oltre al crocifisso inserito, nell’abside, nella pala d’altare scultorea del XVIII s |
| Descrizione |
La chiesa, attualmente, è costituita da un’unica navata centrale di impianto tipicamente basilicale, sulla quale insistono due cappelle laterali centrali, ed una terza cappella posta sulla destra, a ridosso dell’altare maggiore. Un sistema di lesene e cornici laterali scandisce le pareti laterali della navata centrale, restituendo unità compositiva ad un impianto architettonico con disposizione delle cappelle non simmetrico. In particolare, a controbilanciare, compositivamente, la terza cappella in fondo a sinistra, si trova, sulla parete di destra, una cornice ad arco intenta a simulare un’ulteriore cappella laterale, di fatto però cieca. La struttura architettonica della navata, slanciata verso l’alto, presenta un’abside delimitata da un arco trionfale, scandito da lesene sovrapposte con funzione di separazione tra l’area presbiteriale, rialzata, ed il resto dell’aula dei fedeli. La copertura presenta un tetto a due falde, sorretto da un sistema di capriate a vista. Il sistema di illuminazione naturale interno è realizzato attraverso finestre rettangolari collocate nella parte alta della navata.
|
| Adeguamento liturgico |
|
| Contatta la diocesi |
|