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Firenzuola
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Michele a Montalbano
Parrocchia di San Michele a Montalbano
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1990 (?))
XII - 1497(origini carattere generale); XVIII - 1785(cenni storici carattere generale); XIX - XIX(cenni storici carattere generale); XX - XX(cenni storici carattere generale); 1929 - 1929(cenni storici carattere generale); 1980 - 1980(vicende conservative intero bene)
Chiesa di San Michele a Montalbano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele a Montalbano <Firenzuola>
Altre denominazioni S. Michele a Montalbano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XII - 1497 (origini carattere generale)

La sede originaria della parrocchia di San Michele Arcangelo (Sancti Michaelis Arch.) fu a Cavrenno, trasferita poi a Montalbano. Il popolo di Cavrenno deve il suo nome al Castello degli Ubaldini, insediato su un colle dell’Appennino di Pietramala nei pressi del fiume Idice, sul confine del Granducato di Toscana con la Romagna. L’antica chiesa di San Michele a Cavrenno, di cui ormai restano solo i ruderi, sorgeva ai piedi del Castello omonimo. Dal XII secolo il Castello era stato di proprietà degli Ubaldini;nel 1294 fu ceduto ai Bolognesi da Ottaviano figlio di Ubaldino della Pila, alla presenza dell’arciprete di Gorgognano, del conte Bonifacio di Panico e del presbitero Giacomo rettore di San Michele. Tra il 1324 e il ’27 venne danneggiato in occasione della guerra contro i modenesi e successivamente riedificato e fortificato. Restò proprietà dei Bolognesi fino al 1497, quando divenne possedimento dei Fiorentini, e dopo poco verrà definitivamente demolito.

XVIII - 1785 (cenni storici carattere generale)

Al tempo della costruzione della via Bolognese Nazionale, tra Montalbano e le Filigare si era venuto formando un borgo in seguito all’istituzione della Dogana ed altri uffici amministrativi. Vista l’estensione progressiva del borgo e la presenza di un piccolo Oratorio, la sede parrocchiale fu trasferita da Cavrenno a Montalbano. Con “Bolla” papale emessa da Pio VI il 16 ottobre 1785, la cura di Cavrenno, originariamente sotto la pieve bolognese di Monghidoro, fu distaccata dalla Diocesi di Bologna e annessa a quella di Firenze con la vicina chiesa di San Lorenzo a Pietramala.

XIX  (cenni storici carattere generale)

Nella prima metà del XIX secolo la parrocchia di San Michele a Cavrenno contava 599 abitanti. Nel 1847 fu bandito un concorso per i lavori di ampliamento dell’Oratorio di Montalbano, il disegno fu realizzato dall’Architetto Masoni di Radda. I lavori per il completamento della chiesa parrocchiale furono lunghi e complessi. I fondi stanziati in un primo momento dal Granduca di Firenze supportati da offerte del popolo si rivelarono insufficienti tanto che per poterli concludere dovette intervenire il parroco Don Giovanni Cantini

XX  (cenni storici carattere generale)

La chiesa di San Michele a Cavrenno venne sconsacrata agli inizi del XX secolo.

1929  (cenni storici carattere generale)

L’altare maggiore di San Michele a Montalbano è datato 1929, a tergo è un paliotto in scagliola di scuola bolognese del 1722, proveniente dall’antica chiesa di Cavrenno.

1980  (vicende conservative intero bene)

Nel corso degli anni ’80 del Novecento si rese necessario un intervento di parziale rifacimento della chiesa in seguito al crollo della facciata causato da un autoarticolato rimasto privo di freni nel percorrere l'adiacente strada statale.
Descrizione

La chiesa di San Michele Arcangelo si trova a Montalbano lungo la via che attraversa il borgo, presso il Comune di Firenzuola. Vi si accede percorrendo un ampio sagrato con edicola laterale e l'edificio risulta libero su tre fronti. Sulla destra, in posizione arretrata, è addossata la canonica. La chiesa, con copertura a capanna e rivestimento ad intonaco, è ad unica navata con pianta rettangolare culminante nel presbiterio e abside semicircolare. In posizione tergale, alla destra dell’abside, vi è la torre campanaria.
Pianta
La chiesa è preceduta da un sagrato, ha pianta rettangolare con un’unica navata culminante in presbiterio rialzato e introdotto da arco trionfale. Un secondo arco conduce all’abside semicircolare con al centro l’altare maggiore su podio. La lunghezza totale della chiesa è di 23.50 m, fino all’arco trionfale di 14,90 m, la larghezza è di 7,60 m. Sul lato destro del presbiterio un passaggio conduce alla sacrestia dalla quale si accede alla torre campanaria.
Facciata
La facciata a capanna, orientata verso ovest, è rivestita ad intonaco e tinteggiata in bianco così come i restanti fronti. Sulla destra, in posizione arretrata, è addossata la canonica. La facciata è suddivisa in due registri e culmina con un frontone dalle geometrie squadrate color pietra serena; sul colmo vi è una croce metallica. Il registro inferiore presenta ai lati due paraste emergenti rispetto al filo della facciata, la geometria è assecondata dalla doppia cornice in arenaria che segnala l’imposta del registro superiore. In asse si trovano il portale architravato in arenaria con portone ligneo a doppia anta e una lunetta semicircolare vetrata con doppia cornice in arenaria. Sopra il portale è un cartiglio lapideo che riporta: “SANCTAE MICHAEL DEFENDE NOS”, ai lati sono affisse due lapidi commemorative.
Campanile
Il campanile si erge in posizione tergale sulla destra della chiesa, ha pianta quadrata ed è suddiviso in tre spartiti. La porzione basamentale ha geometria tronco-piramidale, i fronti inclinati presentano struttura in blocchi di pietra a vista. Al di sopra è il corpo della torre parzialmente rivestita ad intonaco con muratura mista e blocchi lapidei squadrati nei cantonali. In posizione centrale, con sviluppo in asse verticale, vi sono tre aperture circolari con mostra in pietra. La cella campanaria è definita da una cornice marcapiano in arenaria ed una seconda, analoga e modanata, di imposta delle coperture; presenta una muratura in blocchi squadrati di pietra, posati a filaretto, ed ospita tre campane. Su ciascun lato della cella si apre al centro una monofora centinata con fascia all’imposta della ghiera.
Interno
L’interno è costituito da un’aula rettangolare completamente intonacata e tinteggiata in bianco con zoccolatura color pietra serena. Una cornice modanata è continua lungo tutto il perimetro della chiesa e funge da imposta sia per la volta a botte che copre la navata e il presbiterio che per la volta a calotta semisferica sull’abside. Due coppie speculari di archi a tutto sesto qualificano le pareti laterali. I quattro archi, così come il cornicione d’imposta delle volte, i pilastri e gli archi sul presbiterio, sono in muratura tinteggiati color pietra serena. Varcato l’ingresso, il primo arco alla destra ospita un confessionale ligneo. Nell'arco di fronte il Fonte Battesimale in terracotta invetriata è posto sopra un gradino e delimitato da un’inferriata. Funge da sfondo un rivestimento in piastrelle con cornice perimetrale dipinta a motivi vegetali ed al centro un busto in terracotta invetriata policroma. La seconda coppia di archi ospita due altari laterali in arenaria con mensa su colonnini che poggiano su basamento in graniglia. Più in alto, due nicchie centinate con cornice ospitano a destra una statua in carta pesta della Vergine incoronata ed a sinistra un bronzo raffigurante San Michele. In asse con i quattro archi laterali la geometria della volta a botte è interrotta da quattro unghie, le due sulla sinistra presentano due ovali dipinti, con attuali lacune, e sopra il cornicione due aperture dalla geometria semicircolare con vetrata, infisso metallico e inferriata. Nella parete sinistra si apre un secondo accesso dall’esterno. Il presbiterio rialzato di un gradino è definito da un arco trionfale, un secondo arco precede l’abside semicircolare. Al centro del presbiterio è l’altare maggiore, su podio e gradino in marmi policromi con tabernacolo centrale, che sul retro reca un paliotto in scagliola di scuola bolognese, proveniente dalla chiesa di San Michele a Cavrenna, e una lapide che riporta: “FRANCISCUS GALEOTTI SACERDOS HUIUS PAROECIAE CURIO ALTARE HOC SUIS OMNIBUS VITA FUNCTIS RITE EXPIANDIS PRIVATO SUMPTU EXSTRUI CURAVIT – A.D. MCMXXIX”. Dietro l’altare si trova un bancone ligneo di fattura pregevole, un tempo in sacrestia ed utilizzato per paramenti ed arredi sacri. Nel catino absidale vi sono tre monofore con cornice dipinta, vetrata piombata e fascia perimetrale policroma. Nella parete destra del presbiterio si apre l'accesso alla sagrestia. In controfacciata è la bussola lignea e, sopra il cornicione, una vetrata dalla geometria semicircolare, con infisso metallico e inferriata, analoga alle due vetrate laterali ma con maggiori dimensioni. L’altezza massima in chiave di volta nell’aula è di m 10.60, quella minima, al cornicione, di m 6.70.
Pavimenti e pavimentazioni
Il sagrato ha una pavimentazione in lastre rettangolari di arenaria disposte in senso parallelo alla facciata; la fascia centrale è posata in asse con l’accesso alla chiesa. Un marciapiede rialzato in arenaria è posato in adiacenza alla facciata ed alla canonica. La soglia di ingresso, a sua volta rialzata, è in arenaria. All’interno della chiesa il pavimento è in mattoni quadrati in cotto, di fattura recente, posati a 45 gradi. Una fasca perimetale è realizzata con mattoni di forma rettangolare. Il gradino verso il presbiterio è in blocchi modanati di arenaria. L’altare maggiore poggia su un podio rialzato in marmo, i due laterali su uno basamento in graniglia. Il Fonte battesimale è rialzato da un gradino con modanatura in materiale lapideo.
Coperture
L’aula è coperta da una volta a botte, l’abside con una volta a calotta semisferica; entrambe sono intonacate e tinteggiate in bianco. La copertura è a due falde inclinate, con colmo centrale e manto in cementotegole. Il campanile ha copertura a quattro falde inclinate.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1990 (?))
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato senza il ricorso ad opere di carattere strutturale. Al centro del presbiterio è stata collocata una mensa eucaristica in legno, mobile, che consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni indicative cm 70 x 190 x 95 (h). Tabernacolo posto al centro dell'altare maggiore. Sede lignea, mobile, attualmente collocata sul lato sinistro del presbiterio. In uso leggio ligneo, mobile. Fonte battesimale in terracotta invetriata, posto all'interno del primo arco in parete laterale sinistra. Un confessionale ligneo, addossato alla parete laterale destra.
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