chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Lastra a Signa Firenze chiesa parrocchiale Natività di Nostro Signore Gesù Cristo Parrocchia di Natività della Nostro Signore Gesù Cristo a Lastra Signa Pianta; Facciata e portico; Campanile; Interno; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1969) 1966 - 1967(origini parrocchia); 1968 - 1968(progetto e posa prima pietra chiesa); 1969 - 1970(costruzione chiesa); 1972 - 1979(consacrazione e costruzione chiesa e locali annessi); 1985 - 1986(cenni storici parrocchia); 1988 - 2004(realizzazione opere di Antonio Manzi); 1991 - 1993(cenni storici parrocchia); 2011 - 2011(cenni storici parrocchia)
Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo <Lastra a Signa>
Autore (ruolo)
Saccardi, Primo (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche
1966 - 1967 (origini parrocchia)
Con decreto del 1° settembre 1966 l’arcivescovo di Firenze Ermenegildo Florit (1901-1985) crea la parrocchia della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo a Lastra a Signa (antica Lastra a Gangalandi, dei conti Cadolingi), distaccando parte dei territori facenti parte delle parrocchie di S. Martino a Gangalandi, di S. Stefano a Calcinaia e di S. Maria a Castagnolo. I confini della nuova parrocchia sono ad est i torrenti Guardiana e Stagno, ad ovest il torrente Rimaggio, a nord l'Arno e a sud le pendici delle colline di Calcinaia e della Massolina. In attesa dell'edificazione della nuova chiesa viene officiata la cappella dei Moretti, dedicata alla Madonna di Montenero.
1968 (progetto e posa prima pietra chiesa)
Il 23 marzo 1968 è benedetta dall'arcivescovo Florit la prima pietra e si inizia la costruzione della nuova chiesa, progettata dall’architetto Primo Saccardi, i cui lavori sono eseguiti dall’impresa di costruzioni Scarpi. Il Saccardi, figura di spicco tra i professionisti fiorentini progettisti di nuove chiese, la cui carriera era iniziata prima della guerra con la costruzione dell'Immacolata a Montughi, parallelamente all'insegnamento universitario, tra il Dopoguerra e i primi Anni Settanta ricostruisce due chiese e ne edifica sei di totalmente nuove, inizialmente a pianta a croce latina e poi a pianta centrale. Viene nominato provvisoriamente quale primo parroco don Norberto Poli (n. 1930) da Piancaldoli (Firenzuola)
1969 - 1970 (costruzione chiesa)
Nel 1969 l’edificio è terminato nelle sue linee essenziali ed il 19 marzo la chiesa viene aperta al culto, anche se ancora incompleta. La chiesa ripropone il tipo dell'aula ad asse longitudinale di grandi dimensioni, che, ad iniziare dagli Anni Cinquanta, aveva rappresentato una scelta di semplicità, di economia e di funzionalità, incarnata a Firenze dalla Madre della Divina Provvidenza di Aurelio Cetica (1903-1984) iniziata nel 1947 (ispirata a quella di Francavilla a Mare di Ludovico Quaroni, terminata nel 1948) e dal Preziosissimo Sangue di Ildo Avetta (1916-2011) e Giulio Sciascia (n. 1920) del 1960-1962. La nuova chiesa risulta però alquanto anonima e banale soprattutto negli esterni, sorta di infelice connubio tra pseudo-modernità e vernacolarismo nelle coperture con manto in coppi e tegole piane. Nel 1970 la parrocchia conta 3.500 anime.
1972 - 1979 (consacrazione e costruzione chiesa e locali annessi)
Il 19 marzo 1972 la chiesa viene consacrata da Monsignor Antonio Ravagli (1907-1981), vescovo ausiliare di Firenze, e don Poli viene investito ufficialmente del titolo di parroco; egli, professore di religione per venti anni alle scuole medie e volontario della Misericordia (di cui sarà correttore) vi rimarrà fino al 2011. A metà degli Anni Settanta sono realizzati la canonica e i locali parrocchiali. Nel 1979 anche il centro storico di Lastra a Signa passa entro il territorio della parrocchia della chiesa, compreso l'oratorio della Misericordia, che già aveva costituito la chiesa di S. Maria del "castello" della Lastra, cioè della cittadella fortificata eretta dai Fiorentini dopo il saccheggio dei Pisani nel 1365, verso il 1380.
1985 - 1986 (cenni storici parrocchia)
Nel 1985 è affidato alla parrocchia della Natività l'edificio di San Romolo e nell’estate del 1986 vi si svolgono i primi campi scuola dedicati ai ragazzi.
1988 - 2004 (realizzazione opere di Antonio Manzi)
Gli arredi sono eseguiti dal pittore e scultore di Montella (Avellino) Antonio Manzi (n. 1953), trasferitosi a Lastra a Signa nel 1957, con studio a Firenze dal 1975 e poi a Lastra a Signa dal 1989, al quale nel 2007 Il Comune di Campi Bisenzio destinerà alcune sale di Villa Rucellai per creare un museo: la "Deposizione di Cristo" (una pittura murale eseguita nel 1988, realizzata in affresco su supporto mobile ed incorniciato) posta in controfacciata; il Crocifisso bronzeo nel presbiterio; il fonte battesimale in marmo del 1998, con il bassorilievo marmoreo a parete del 2002, raffigurante "La Madonna della Natività", nella quinta cappella laterale destra; i modelli in gesso delle porte in bronzo per il santuario del SS. Salvatore di Montella del 1997 nella quarta cappella di sinistra; il "San Francesco" del 2002 nella terza cappella laterale sinistra (anch'esso un affresco su supporto mobile, donato dall'artista a don Poli nel 2004, in occasione del suo cinquantennale di sacerdozio).
1991 - 1993 (cenni storici parrocchia)
Nel 1991 don Poli è nominato amministratore parrocchiale della chiesa di Santo Stefano a Calcinaia e poi di quella di Santa Maria a Castagnolo, in seguito alla morte dei rispettivi parroci. Nel 1993 la parrocchia conta 4.000 anime.
2011 (cenni storici parrocchia)
Nel 2011, dopo 43 anni, don Poli lascia la parrocchia a Don Stefano Cherici (n. 1962), attuale parroco.
Descrizione
La chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù Cristo si trova nel Comune di Lastra a Signa. Sorge isolata entro un contesto urbano, in via Turati 7. Il complesso è costituito dalla chiesa e dalla canonica che, con i locali parrocchiali, è costruita sul retro, sul lato sinistro. La costruzione è in calcestruzzo armato con tamponature in muratura rivestite ad intonaco e tinteggiate in bianco. Nei fianchi emergono all'esterno i volumi delle cinque cappelle; il registro centrale è tamponato, in quello superiore sono aperte le finestrature. Sul retro le sei campate definiscono l’abside a pianta semipoligonale. Sulla fronte il sagrato è pavimentato in blocchetti di porfido. La facciata è a capanna, la pianta ad aula.
Pianta
La chiesa ha pianta ad aula orientata a nord/est con cappelle laterali. A sinistra del presbiterio si apre l’accesso ad un vano che precede la sagrestia. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 32,70; lunghezza fino al presbiterio: m 24,80; larghezza totale, comprese le cappelle laterali: m 20,60; larghezza della navata: m 13,00.
Facciata e portico
La facciata è a capanna, sul colmo si trova una croce luminosa; sotto le imposte di copertura, rivestite da una scossalina in rame, è un’ampia finestratura con vetrate policrome. Una sorta di portico, con una cancellata metallica centrale e tre gradini in marmo, precede un vestibolo per l’accesso alla chiesa e si distende lateralmente verso i due ingressi laterali, dei quali quello di destra è raggiungibile mediante una rampa.
Campanile
La chiesa è priva di torre campanaria e di campane.
Interno
L’interno è un’ampia ed unica aula, che si apre su cinque cappelle in ognuna delle pareti laterali. Le scansioni in cemento armato delle campate, costituite da pilastri sottili, si protendono nei puntoni verso la copertura; sono in calcestruzzo anche le travature con intradosso a doppio puntone definente la mostra triangolare del portale d'accesso alle cappelle e le imposte delle finestrature superiori. Il presbiterio è rialzato di cinque gradini e reca al centro la mensa eucaristica in arenaria poggiante su due pilastri e un basamento rialzato di un gradino, pavimentato in cotto. A tergo, il grande Crocifisso del Manzi è in bronzo. Sul lato destro del presbiterio è il tabernacolo in rame, su una base in pietra serena, sul lato sinistro si trova il leggio in pietra serena. Nella quinta cappella laterale destra è il fonte battesimale in marmo con il bassorilievo della "Madonna della Natività", in controfacciata è posta la "Deposizione di Cristo" e nella terza cappella laterale sinistra il "S. Francesco", tutte opere del Manzi. Nelle cappelle laterali della seconda campata sono collocati due confessionali lignei addossati alle pareti. Presso la controfacciata, l’acquasantiera, con una vasca circolare su un fusto a colonna, è in ceramica ed è collocata sopra una lastra circolare in pietra serena, a pavimento. La chiesa prende luce dalla vetrata policroma in controfacciata, con la raffigurazione della "Natività", e da complessive venti finestrature opache. L'altezza massima della navata è m 12,00, la minima m 10,00.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto arrotato in opera, con mattoni rettangolari disposti a spina.
Coperture
Il solaio di copertura è in elementi di latero-cemento. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane, le scossaline sono in rame.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1969)
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato contestualmente alla costruzione della chiesa (1969)
Altare in arenaria, con mensa poggiante su due pilastri e basamento rialzato di un gradino e pavimentato in cotto. Dimensione mensa eucaristica: altezza cm 100, larghezza cm 110, lunghezza cm 300.
Tabernacolo in rame, su base in pietra serena, posto sul lato destro del presbiterio.
Leggio in pietra serena posto sul lato sinistro del presbiterio.
Sede lignea, mobile, collocata al centro del presbiterio, dietro all’altare.
Fonte battesimale in marmo, posto nella quinta cappella laterale destra.