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Burgio
Agrigento
chiesa
sussidiaria
B.M.V. Immacolata
Parrocchia Sant'Antonio Abate
Impianto Planimetrico; Impianto strutturale; Coperture; Facciata; Campanile; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980); ambone - aggiunta arredo (1980)
1175 - XIII(costruzione intero bene); 1828 - XIX(ampliamento chiesa); 1836 - XIX(rifacimento interno); 1991 - XX(ristrutturazione chiesa)
Chiesa della Beata Maria Vergine Immacolata
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Maria Vergine Immacolata <Burgio>
Altre denominazioni Chiesa Beata Maria Vergine Immacolata
B.M.V. Immacolata
Ambito culturale (ruolo)
barocco (costruzione)
Notizie Storiche

1175 - XIII (costruzione intero bene)

La chiesa è stata costruita nel 1175, si tratta di un primo impianto angusto e di piccole dimensioni.

1828 - XIX (ampliamento chiesa)

Nel 1828 terminano i lavori per l'ampliamento della chiesa durati circa 25 anni.

1836 - XIX (rifacimento interno)

Nel 1836 vennero realizzati gli stucchi interni.

1991 - XX (ristrutturazione chiesa)

Nel 1991 vennero eseguiti sostanziali interventi di ristrutturazione e adeguamento statico.
Descrizione

La chiesa della Beata Maria Vergine Immacolata è stata costruita, con ogni probabilità, nel 1175. Originariamente doveva essere angusta tanto che, per consentire una maggiore capacità di accoglienza dei fedeli, nel 1798 iniziarono i lavori di ampliamento terminati nel 1828. Qualche anno dopo, nel 1836, i fratelli Pietro e Felice Zito, burgitani, realizzarono gli stucchi interni. Nella chiesa è custodita la statua della Madonna addolorata che viene fatta sfilare in processione il giorno del Venerdì Santo. Le origini della Chiesa sono da ricondurre ad una antica memoria secondo la quale nei pressi della chiesa viveva un generale Saraceno di nome Motte; in seguito alla sua conversione al cristianesimo egli fece edificare un oratorio all'interno del quale c'era una cappelletta con dentro l'immagine di una Madonna. I fedeli, secondo la leggenda, passandole davanti si inginocchiavano perché la Madonna era miracolosa; il miracolo avvenne quando un cavaliere, passando davanti all'immagine, non si inginocchiò ma il suo cavallo, quasi a volerlo rimproverare, lo fece per lui. Questo accrebbe la devozione popolare e, nel XVII secolo, la cappelletta fu sostituita da una Chiesa vera e propria, dedicata alla Madonna della Motta. L'edificio ha un impianto di base rettangolare ad una navata con abside retto e un transetto che dilata lo spazio. Esternamente è sobria ed elegante mentre internamente è arricchita da stucchi, cornici e lesene in stile rococò di varie cromie. Interessante è la torre campanaria, annessa alla facciata, di pietra bianca locale decorata in stile barocco.
Impianto Planimetrico
L'impianto planimetrico è di base rettangolare ad aula unica con abside retto e transetto.
Impianto strutturale
La struttura è costituita in muratura portante di pietra calcarenitica.
Coperture
La copertura si presenta internamente a volte a crociera mentre esternamente è a doppia falda rivestita da un manto di coppi siciliani.
Facciata
La facciata, a capanna, è molto sobria caratterizzata solo da un portale d'ingresso retto inquadrato tra due lesene.
Campanile
La torre campanaria è annessa ala facciata sul lato ovest, è di pianta quadrata, in stile barocco e termina con un puntale.
Elementi decorativi
L'interno è arricchito da stucchi, cornici e lesene in stile rococò di varie cromie.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Altare realizzato in legno di forma rettangolare.
ambone - aggiunta arredo (1980)
Ambone realizzato in legno.
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