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adeguamento liturgico
Vicchio
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Donato a Cistio
Parrocchia di San Donato a Cistio
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
XIII - XIV(origini carattere generale); 1375 - 1399(cenni storici pittura murale); 1484 - 1484(cenni storici carattere generale); 1525 - 1525(cenni storici carattere generale); 1585 - 1585(cenni storici carattere generale); XVII - XVII(cenni storici portale); 1908 - 1921(cenni storici decorazioni); 1947 - 1947(cenni storici fonte battesimale); 1992 - 1992(vicende conservative portico); 2006 - 2006(vicende conservative impianti); 2015 - 2015(realizzazione pitture)
Chiesa di San Donato a Cistio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Donato a Cistio <Vicchio>
Altre denominazioni S. Donato a Cistio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XIII - XIV (origini carattere generale)

La prima notizia sulla chiesa di San Donato al Cistio (Cischio, dal personale romano Acisculus, toponimo noto dal 1223), nel piviere di San Cresci a Valcava, sulla destra della Sieve, risalgono alla fine del XIII secolo (cfr. Rationes Decimarum Italiæ, Tuscia, 1274-1280; altro documento del 1298) e al 1308. Nelle vicinanze esiste il castrum Ciaschum, la rocca di Cistio, quel Castelvecchio che in seguito verrà incorporato in un'altra costruzione, la villa che sarà posseduta dalla famiglia Falconieri e poi dai Bartolini. Avevano possessi nella zona gli Ubaldini, dai quali nel 1328 prende in affitto alcune terre a Cistio Pacino, parroco di Santa Maria a Olmi nell'attuale Comune di Borgo San Lorenzo.

1375 - 1399 (cenni storici pittura murale)

Verso la fine del Trecento un anonimo pittore giottesco (forse il cosiddetto Maestro di Santa Verdiana) esegue nella chiesa l'affresco rappresentante la Madonna con il Bambino, che tiene il cardellino in mano, fra Angeli (Madonna delle Grazie). L'affresco, staccato, si trova attualmente lungo la parete sinistra dell'edificio sacro.

1484  (cenni storici carattere generale)

Nel 1484 San Donato risulta di patronato del popolo e vi è unita la rettoria di Santa Maria a Fabbrica. Il toponimo "Fabbrica" (ferriera) ricorre spesso nei territori dei conti Guidi, dove la lavorazione del ferro si concentrava, nel Mugello orientale, nei 'popoli' di San Lorenzo al Corniolo di Villore (Le Fabbriche) e di San Martino a Rasoio (Rossojo), a Pagliariccio sul Poggio al Ferrale e in località Il Fabbro lungo il torrente Corella. La produzione legata alle ferriere, a carattere locale e di origine etrusco-romana, aveva subito un forte impulso dopo il 1286. Molto antichi erano l'insediamento di Poggio al Ferrale vicino al castello di Pagliariccio e Fabbrica di Cistio (già nel 1042 Waldrada del fu Roberto, moglie di Sigfredo di Rodolfo, dei Cattani di Cercina e di Monteloro aveva ceduto al figlio Roberto la curtis del Poggio di Fabbrica, Podium Fabrichae). Nel 1252 Fabbrica era tenuta dagli Aliotti de Padule (Padule di Mugello), livellari del vescovo fiorentino.

1525  (cenni storici carattere generale)

Nel 1525 la chiesa è dichiarata prioria.

1585  (cenni storici carattere generale)

Nel 1585, al tempo del priore Bantino di Donato, viene realizzata "L'Annunciazione", un quadro posto all'interno di una cornice a edicola trabeata.

XVII  (cenni storici portale)

Viene realizzato il nuovo portale trabeato di chiesa ed i committenti appongono il loro stemma al centro dell'architrave.

1908 - 1921 (cenni storici decorazioni)

Nel 1908 Dino Chini (1884-1960) esegue una cornice geometrica attorno all'affresco della Madonna delle Grazie e nel 1921 il disegno per il campanile della chiesa. Decorazioni chiniane si trovano pure in una vecchia cappella ubicata a destra della chiesa, verso sudovest.

1947  (cenni storici fonte battesimale)

Nel 1947 viene realizzato il nuovo fonte battesimale marmorizzato in bicromia bianco-verde, secondo un gusto storicistico neomedioevale.

1992  (vicende conservative portico)

In seguito ad una frana avvenuta nel 1992, vengono messi in opera alcuni micropali per il consolidamento delle fondazioni relative al portico della chiesa.

2006  (vicende conservative impianti)

Nel 2006 è sostituito l'impianto di riscaldamento.

2015  (realizzazione pitture)

Nel 2015 il pittore Bruno Brunori, che già aveva eseguito nel 2004 un dipinto avente per soggetto In memoria dei martiri di Padulivo, collocato nel 2013 nel locale circolo ricreativo del Cistio, esegue nella facciata della chiesa l'affresco su supporto mobile con San Donato, al posto di uno precedente deterioratosi, opera del suo maestro Massimo Callossi.
Descrizione

La chiesa di San Donato al Cistio si trova nel territorio comunale di Vicchio del Mugello. La chiesa, orientata sudest-nordovest, sorge sulla sommità di un colle a sud della Sieve, al centro del borgo omonimo; sul retro della chiesa è addossata la canonica e sul lato destro si erge la torre campanaria. All'esterno la facciata è a capanna, preceduta da un portico. La pianta è a una sola navata.
Pianta
La chiesa ha una sola navata rettangolare e un presbiterio rialzato di due gradini, terminante con una nicchia absidale di modestissima profondità (40 cm). Dal presbiterio si ha l'accesso alla sacrestia, posto a destra e preceduto da due gradini modanati in arenaria. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 10,20; larghezza totale: m 7,70.
Facciata
La facciata è rivolta a nordovest, è a capanna, intonacata e tinteggiata di bianco, preceduta da un portico sorretto da tre pilastri in arenaria a sezione poligonale sui quali si imposta il tetto a leggio, coperto con tegole marsigliesi. In posizione mediana è un portale trabeato con stemma nell'architrave della famiglia committente l'opera; sotto il portico sono stati rimessi in luce alcuni lacerti del filaretto originario medioevale. A destra del portale è l'affresco su supporto mobile eseguito nel 2015 da Bruno Brunori, sul lato sinistro si trova un tabernacolo con la statua della Madonna di Lourdes. Nella porzione superiore della facciata si apre, al centro, un finestra quadrata con mostra in pietra.
Campanile
Il campanile è rivolto a sud, a pianta quadrata, intonacato, con sistema mosso a corda, e quattro campane entro ampie monofore a centina ogivale. Sul culmine del tetto a padiglione è una croce in ferro.
Interno
In controfacciata, a sinistra, si trova il fonte battesimale a pianta poligonale. Al centro della parete laterale sinistra nordorientale vi è una pittura murale staccata con la raffigurazione della Madonna col Bambino (sec. XV ?); sulla parete opposta, invece, un dipinto su tavola del Tardo Cinquecento, raffigurante l’Annunciazione, entro un'edicola trabeata con lesene laterali tuscaniche. La parete tergale sudorientale possiede una modesta nicchia absidale, con un tabernacolo centinato in pietra posto a sinistra, forse cinquecentesco. I rivestimenti interni sono ad intonaco e tinteggiati di bianco. La chiesa prende luce dalla finestra in facciata e da due finestre di forma analoga lungo la parete laterale destra sudoccidentale. L'altezza massima della navata è m 7,20, la minima m 5,60.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto arrotato a crudo con mattoni quadri disposti in diagonale; nel presbiterio vi sono mattoni di foggia simile, ma lucidati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato sul finire degli anni '70. Mensa in arenaria poggiante su quattro elementi a colonna ed orientata verso i fedeli, dimensioni cm 109 x 198 x 99 (h). Tabernacolo in arenaria, centinato, posto in parete tergale del presbiterio, a sinistra della nicchia absidale. Sede lignea, mobile collocata su pedana lignea al centro della nicchia absidale. In uso leggio mobile in ferro battuto, attualmente posto sul lato sinistro del presbiterio. Fonte battesimale in arenaria e marmo in bicromia bianco-verde, a pianta esagonale, poggiante su basamento in arenaria e collocato presso la controfacciata, sul lato sinistro; in uso bacile mobile in rame. Confessionali non disponibili.
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