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Firenze
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Zanobi e Santi Fiorentini
Parrocchia di San Zanobi e Santi Fiorentini a Firenze
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1964)
XX - 1955(cenni storici carattere generale); 1960 - 1961(cenni storici carattere generale); 1963 - 1964(cenni storici carattere generale); 1965 - 1966(cenni storici carattere generale); 1968 - 1968(cenni storici carattere generale); 1970 - 1972(cenni storici carattere generale); 1973 - 1974(cenni storici carattere generale); 1979 - 1979(cenni storici carattere generale); 1980 - 1984(vicende conservative intero bene); 1992 - 1992(vicende conservative intero bene); 1997 - XXI(cenni storici carattere generale); XXI - 2019(vicende conservative intero bene)
Chiesa di San Zanobi e dei Santi Fiorentini
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Zanobi e dei Santi Fiorentini <Firenze>
Altre denominazioni S. Zanobi e Santi Fiorentini
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

XX - 1955 (cenni storici carattere generale)

La chiesa di San Zanobi e dei Santi Fiorentini (S. Zenobii et Sanctorum Florentinorum) è stata costruita nella seconda metà del XX secolo. Con il dopoguerra l’urbanizzazione del quartiere di Campo di Marte ebbe un forte incremento e la crescita del numero di abitanti che al tempo afferivano tutti all’antica parrocchia di S. Maria a Coverciano rese evidente in breve la necessità di istituire una nuova parrocchia con una nuova chiesa; l’Arcivescovo Cardinale Elia Dalla Costa ne promosse la costruzione da intitolarsi ai Santi Fiorentini e nel 1955 inserì la chiesa nell’elenco di quelle da realizzare con il contributo statale.

1960 - 1961 (cenni storici carattere generale)

Il 25 maggio del 1960, giorno di celebrazione di San Zanobi, l’Arcivescovo Ermenegildo Florit emanò il decreto arcivescovile con cui istituì la nuova parrocchia a cui fu assegnato parte del territorio che in precedenza era curato dalla chiesa di Santa Maria a Coverciano. Don Aldo Bertini fu nominato parroco e dal 22 settembre iniziò ad officiare le celebrazioni nella Cappella delle Suore Calasanziane, prima chiesa provvisoria. Il progetto per la nuova chiesa fu affidato all’architetto Ferdinando Rossi. I lavori eseguiti dall’Impresa Edile dell’Ingegnere Franco Alajmo iniziarono l’11 ottobre del 1961 e il 22 febbraio seguente furono ufficialmente benedetti dall’Arcivescovo Florit che, su proposta del Collegio dei parroci urbani, dedicò la chiesa alla memoria del Cardinale Dalla Costa.

1963 - 1964 (cenni storici carattere generale)

La chiesa fu in uso dal 1963 e seppur non ancora ultimata fu consacrata l’11 ottobre 1964 e intitolata a San Zanobi ed ai Santi Fiorentini. L’edificio, con un’ampia aula preceduta da un loggiato, esprime caratteri dell’architettura moderna, la struttura in cemento armato a vista articola la scansione spaziale. Tre luci del loggiato erano tamponate, le due a sinistra che all’interno corrispondevano alla Cappella per il fonte battesimale, poi Cappella mortuaria, e la prima a destra aperta in seguito per la rampa di accesso.

1965 - 1966 (cenni storici carattere generale)

Al piano seminterrato ove erano ubicati i locali parrocchiali venne realizzata nel 1965 la palestra per i corsi di ginnastica offerti ai ragazzi. L’anno successivo fu sistemata l’ampia sala che ospitava riunioni e conferenze e veniva usata anche come teatro e cinema. Dopo l’alluvione del 1966 ed i successivi restauri, fu collocata in chiesa la pala attribuita a Bicci di Lorenzo raffigurante l’Incoronazione della Vergine e proveniente dalla Parrocchia di San Bartolo a Cintoia.

1968  (cenni storici carattere generale)

Su iniziativa di Monsignor Giacomo Meneghello le porte in legno della facciata furono sostituite nel 1968 con altre in alluminio anodizzato. Nel medesimo anno vennero esposti al culto dei fedeli le icone di San Zanobi e Santa Rita da Cascia, in rame argentato, ed il “Sacro Cuore”, quadro ad opera della pittrice fiorentina Bruna Bigazzi.

1970 - 1972 (cenni storici carattere generale)

Tra il 1970 e il ’71 fu ultimata la casa canonica, compiute le opere di finitura in parte dei locali parrocchiali e rinnovata la sala per il cinema e le conferenze. I locali al piano seminterrato, destinati alla Sezione di Campo di Marte della Misericordia di Firenze, vennero sistemati nel 1972. Nel corso del decennio ulteriori opere di manutenzione furono eseguite sia all’interno che in esterno.

1973 - 1974 (cenni storici carattere generale)

Dopo mesi di studi e lavori, il 23 marzo 1973 furono inaugurate le due ampie vetrate istoriate e policrome sui lati del transetto. Realizzate dalla Ditta Mellini di Firenze, vi sono rappresentati dodici tra i più noti Santi Fiorentini a cui è dedicata la chiesa, con la Cupola e il Battistero nello sfondo. Il 28 aprile 1974 vengono benedette e inaugurate le grandi formelle in pietra serena raffiguranti le stazioni della Via Crucis, realizzate in bassorilievo per mano dello scultore Leandro Ambregi.

1979  (cenni storici carattere generale)

Nel 1979 una rampa per il superamento delle barriere architettoniche venne collocata in esterno. La grande tela raffigurante la Madonna del Rosario circondata da Angeli e Santi fu collocata nella cappella laterale destra. L’opera risalente al XVIII secolo proveniva dalla chiesa di Sant’Andrea a Cerliano nei pressi di Scarperia e fu posta in luogo della la pala raffigurante l’Incoronazione della Vergine restituita alla Parrocchia di San Bartolo a Cintoia.

1980 - 1984 (vicende conservative intero bene)

Le quattro campane all’interno delle torri in facciata furono poste in opera nel 1980. Dopo i danni subiti per un incendio, nel 1984 fu ristrutturata la sala parrocchiale con il palcoscenico.

1992  (vicende conservative intero bene)

Nel 1992 venne rifatto il manto di copertura in rame e n ello stesso anno furono realizzati il fonte battesimale e l’ambone, progettati da Don Peruzzi.

1997 - XXI (cenni storici carattere generale)

Dal 1997 la parrocchia è stata affidata a Don Marco Zanobini, attuale parroco.

XXI - 2019 (vicende conservative intero bene)

Nel 2000 è costruita una rampa che, parallela ed addossata alla parete destra, conduce dal sagrato all’ingresso laterale. Tra il 2010 ed il 2015 sono realizzate le vetrate policrome dei portoni d’ingresso. Sull’altare della cappella sinistra è posto nel 2014 il tabernacolo in marmo. Nel 2019 è stata realizzata la gradinata in arenaria di Santa Fiora che precede la facciata e conduce al portico.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Zanobi e Santi Fiorentini sorge isolata in contesto urbano ai piedi delle colline del Salviatino, nel quartiere di Campo di Marte a Firenze. Da via delle Cento Stelle un piccolo sagrato con ampia scalinata conduce alla facciata preceduta da un portico. Il complesso architettonico è libero su tre lati ed articolato su due livelli, la chiesa è in quello superiore, sotto sono i locali parrocchiali. A tergo, parzialmente addossata è la canonica, gli spazi circostanti sono trattati a verde. Le due torri campanarie sono integrate ai lati della facciata. La struttura portante in cemento armato emerge dai tamponamenti murari e la bicromia grigio e ocra delle tinteggiature esterne accentua la gerarchia strutturale. La pianta è a tau con unica ampia aula culminante in presbiterio orientato a sud-ovest.
Pianta
Percorrendo la pubblica via, un piccolo sagrato introduce la chiesa, sui lati due percorsi privati conducono al giardino tergale. Il loggiato che precede la facciata ha pianta rettangolare con sette luci, le due a sinistra sono tamponate e corrispondono in interno alla Cappella Mortuaria. Le tre luci centrali con dimensione maggiore rispetto alle laterali si aprono nell’ampia scalinata di accesso. La rampa, sull’ultima luce destra, si sviluppa parallela all’aula e conduce ad un ingresso laterale posto nel braccio del transetto. La chiesa ha pianta a tau e lo spazio è scandito dai pilastri in cemento armato che proseguono in copertura. La navata, larga 18.40 m, è articolata in sei campate oltre le quali si imposta il transetto largo 23.60 m. e lungo 18.30 m. L’aula culmina nel presbiterio, a pianta rettangolare e inquadrato da due pilastri doppi che lo separano dalle cappelle laterali, arretrate. Sopraelevato di tre gradini posti di fronte e sui lati, il presbiterio reca al centro l’altare maggiore. La sede lignea sopraelevata è addossata alla parte di testa e i due passaggi laterali architravati conducono alla sagrestia, posta a tergo. Le cappelle laterali sono rialzate di tre gradini e ospitano un altare in marmo. La lunghezza dell’aula fino alla parete tergale del presbiterio è di m. 36.80, quella totale di m. 41.00, la larghezza di tutti i bracci è di m. 14,80, quella trasversale totale di m. 29,40. Il fabbricato della canonica, addossato alla chiesa in posizione tergale, presenta pianta ad “L”.
Facciata
La facciata della chiesa è rivolta a nord est ed è preceduta da un loggiato sopraelevato. Il carattere dei fronti è conferito dalla struttura portante in cemento, i pilastri dallo sviluppo spiccatamente verticale ripropongono in esterno la medesima scansione dell’interno. L’uso della bicromia enfatizza l’alternanza tra la struttura portante tinteggiata in ocra e le partiture murarie in grigio. La tettoia in forte aggetto suddivide la facciata in due registri. Il loggiato è articolato in sette luci architravate in cemento armato, le tre centrali con maggiore larghezza. Le due a sinistra sono tamponante e sopra l’architrave sono le finestre a nastro. Un’ampia gradinata in arenaria colma il dislivello tra sagrato e loggiato, in partenza corrisponde a quattro luci, ma dopo il primo pianerottolo si restringe sulle tre centrali. Nella quarta il loggiato si protende verso strada ed è delimitato da un parapetto. Una rampa che corre parallela allo sviluppo dell’aula è nella prima luce a destra. I quattro accessi alla chiesa si aprono nella parete interna del loggiato. I portoni sono in acciaio con doppia anta e vetrate policrome, nei tre centrali la porzione terminale della vetrata è fissa. Un ingresso nella parete laterale sinistra conduce alla Cappella Mortuaria. Nella porzione superiore, le due torri campanarie poste in posizione angolare sono in aggetto rispetto al setto che le congiunge, diviso in tre registri orizzontali. La copertura piana in aggetto conclude la facciata. Una croce in corten è in un’aiuola alla sinistra del sagrato. I fronti esterni della chiesa sono trattati come la facciata, lungo la navata corrono in posizione elevata le finestre a nastro e il volume del transetto emerge caratterizzato dalle grandi vetrate.
Campanile
In posizione angolare, le due torri campanarie sono integrate alla facciata. Oltre la tettoia, la struttura presenta tinteggiatura color ocra e grigia nelle partiture. Le celle campanarie sono aperte su tre lati e ospitano due campane ciascuna.
Interno
L’interno è costituito da un’ampia aula con pianta a tau culminante nel presbiterio rialzato. La struttura portante è in cemento armato a vista, gli esili pilastri proseguono in copertura e caratterizzano lo spazio. Le pareti della navata sono scandite da sei partiture per lato, altrettante finestre a nastro si aprono all’imposta della copertura sopra un architrave. Lungo le pareti laterali i dipinti a monocromo a fascia continua sulle plafoniere in plexiglass sono esposti per tutto lo sviluppo dell’aula. Realizzati dall’artista Alfredo Cifariello, rappresentano “La storia della Salvezza”: a sinistra il Vangelo, a destra la Bibbia. La porzione muraria sotto i dipinti è tinteggiata in bianco, sopra in grigio. Le formelle in bassorilievo con le stazioni della Via Crucis sono esposte sopra i dipinti, una per campata. Il volume del transetto è caratterizzato dalla copertura inclinata discendente, due trabeazioni in cemento armato convergono su due doppi pilastri che separano il presbiterio dalle cappelle laterali. Il ritmo dei pilastri si infittisce nelle pareti del transetto, ove si aprono due grandi vetrate istoriate policrome che illuminano il presbiterio e rappresentano dodici santi fiorentini. Un accesso dall’esterno è sul braccio destro. Su quello frontale i tre confessionali lignei sono addossati alla parte, nel livello maggiore la cantoria è in aggetto su travi a sbalzo e sopra è un organo Chichi. Nel transetto, l’aula culmina nel presbiterio rialzato di tre gradini che reca al centro l’altare maggiore in marmo, composto da basamento sbozzato e mensa in unico blocco lucidato su cui è teso un telo bianco. Sulla destra è il fonte battesimale in marmo con vasca a quattro braccia su piedistallo e sul lato opposto l’ambone in marmo. La parete di testa è articolata in setti posti su piani diversi. Al centro tra due pilastri cala un telo bianco che funge da quinta al Crocifisso ligneo e alla sede lignea rialzata su due gradini, ai lati vi sono i passaggi architravati verso la sacrestia. Oltre, laterali e arretrate sono le due cappelle illuminate da due vetrate istoriate policrome. Le cappelle, sopraelevate di tre gradini, recano un altare in marmo su basamento, in quello sinistro è il tabernacolo in marmo. Al centro della parete tergale una fascia verticale è arretrata e tinteggiata in verde, nella cappella destra vi è esposto il dipinto su tela raffigurante la Madonna del Rosario con maestosa cornice lignea, proveniente dalla chiesa di Sant’Andrea a Cerliano, in quella sinistra il quadro raffigurante il “Sacro Cuore”. La Cappella sinistra è filtrata da un tendaggio bianco. In controfacciata sono cinque spartiture, in ciascuna è un passaggio, il primo a sinistra conduce alla Cappella Mortuaria un tempo usata per il fonte battesimale, gli altri all’esterno. Nelle tre partiture centrali, di dimensione maggiore, prosegue il piano orizzontale della tettoia. I portoni hanno telaio in acciaio a maglia quadrata e vetrate istoriate policrome, nei tre centrali la porzione sommitale è una vetrata fissa. L’altezza interna della chiesa misura 16.30 m.
Pavimenti e pavimentazioni
Dalla strada, il sagrato in leggera pendenza è pavimentato con lastre di arenaria. L’ampia scalinata di accesso al portico è in arenaria di Santa Fiora. All’interno della chiesa la pavimentazione è realizzata con lastre in marmo di forma quadrata, del medesimo materiale sono i primi due gradini che conducono al presbiterio. Il presbiterio e le due Cappelle laterali hanno pavimentazione in parquet. Sul presbiterio, la porzione di pavimento su cui insiste il fonte battesimale è in marmo, su un piano leggermente ribassato e ripropone la geometria della vasca.
Coperture
La navata presenta copertura piana articolata in sei campate definite dalle travi in cemento armato, l’intradosso è rivestito in intonaco tinteggiato in bianco. Due trabeazioni sostengono la copertura inclinata del transetto che discende verso meridione, dove un setto inclinato raccorda il dislivello con la quota d’imposta della copertura inclinata delle cappelle laterali e della porzione terminale del presbiterio. L’intradosso è rivestito con pannelli in lamiera tinteggiata in verde acqua. Il manto di copertura è in rame. Il portico è coperto da un’ampia tettoia piana in cemento in aggetto sulla scalinata. Le due torri campanarie e il setto tra loro presentano una copertura unica in lamiera.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1964)
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato contestualmente alla costruzione della chiesa. Al centro del presbiterio è l'altare maggiore in marmo, con basamento sbozzato e mensa in unico blocco; dimensioni indicative cm 110 x 289 x 97 (h). Tabernacolo in marmo, realizzato nel 2014 e posto in cappella laterale a sinistra del presbiterio. Leggio in policarbonato, mobile, attualmente collocato davanti alla sede lignea che è in posizione centrale presso la parete tergale del presbiterio. Il fonte battesimale in marmo è sul lato destro del presbiterio, realizzato nel 1992 su progetto di Don Peruzzi così come l'ambone in marmo collocato sul lato opposto. Tre confessionali lignei sono addossati alla parete laterale sinistra.
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