chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Tavarnelle Val di Pesa Firenze chiesa parrocchiale S. Bartolomeo a Palazzuolo Parrocchia di San Bartolomeo a Palazzuolo Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1970 (?)) 1001 - 1090(origini carattere generale); 1210 - 1346(cenni storici carattere generale); XV - 1551(cenni storici carattere generale); 1745 - 1745(cenni storici carattere generale); 1833 - 1847(cenni storici carattere generale); 1886 - 1898(cenni storici carattere generale); XX - 1917(cenni storici carattere generale); 1964 - 1993(cenni storici carattere generale)
Chiesa di San Bartolomeo a Palazzuolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Bartolomeo a Palazzuolo <Tavarnelle Val di Pesa>
Altre denominazioni
S. Bartolomeo a Palazzuolo
Ambito culturale (ruolo)
romanico (impianto)
maestranze toscane (rifacimento)
Notizie Storiche
1001 - 1090 (origini carattere generale)
Secondo la tradizione, la chiesa di S. Bartolomeo a Palazzuolo (località già rammentata nel 969), piviere di S. Pietro in Bossolo, viene consacrata il 26 maggio 1001 dal vescovo fiorentino Podio (m. 1002). La chiesa viene rammentata nel 1090.
1210 - 1346 (cenni storici carattere generale)
Nel 1210 la chiesa di S. Bartolo o Bartolomeo deve annualmente alla mensa vescovile fiorentina 4 staia di grano. Nel 1290 un “magister” Lorenzo fonda due campane. Nel 1346 la rettoria di S. Bartolomeo viene annessa alla chiesa dei Santi Lorenzo e Niccolò a Uglione (Aguglione, toponimo derivante dal nome romano Aculeo o Aquilio oppure da “aguglia”, aquila).
XV - 1551 (cenni storici carattere generale)
Alla fine del Quattrocento, al tempo del rettore Michele, l’elezione del rettore di S. Bartolomeo spetta al pievano di S. Pietro in Bossolo. Nel 1551 il ‘popolo’ di S. Bartolomeo conta 79 anime, mentre quello vicino dei Santi Lorenzo e Niccolò a Uglione ne annovera 216.
1745 (cenni storici carattere generale)
Nel 1745 i ‘popoli’ riuniti di S. Bartolomeo e dei Santi Lorenzo e Niccolò a Uglione annoverano 192.
1833 - 1847 (cenni storici carattere generale)
Nel 1833 il ‘popolo’ di S. Bartolomeo conta 365 anime e nel 1847 441. Nel 1843 diviene parroco di S. Bartolomeo don Domenico Santarini. La chiesa è di libera collazione.
1886 - 1898 (cenni storici carattere generale)
Nel 1886 è parroco di S. Bartolomeo don Michele Frattini (o Fratini), che lo risulta essere ancora nel 1898; allora la parrocchia conta 500 anime.
XX - 1917 (cenni storici carattere generale)
Agli inizi del Novecento la chiesa viene ristrutturata ed il nuovo altare è consacrato nel 1917 dal vescovo di Gubbio ed ex pievano di S. Pietro in Bossolo, monsignor Carlo Taccetti (1861-1920).
1964 - 1993 (cenni storici carattere generale)
Dal 1964 diviene parroco di S. Bartolomeo don Renato Fissi (1932-2008) da Impruneta, già a S. Felice in Piazza e poi a Castelfiorentino come cappellano, che dal 1971 diverrà parroco a Fibbiana ed infine dal 1977 a S. Maria all’Antella. La chiesa è sempre di libera collazione; la parrocchia nel 1970 conta 345 anime e nel 1993 sono 180. Nel corso degli Anni Settanta avviene l’adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare.
Descrizione
La chiesa di S. Bartolomeo si trova a Palazzuolo, frazione del Comune di Barberino Tavarnelle. Sorge entro un ameno contesto agreste, “sulla cresta delle colline che dell’altipiano di Tavarnelle si dirigono verso maestrale per Marcialla e Lucardo” (Emanuele Repetti). Il complesso è costituito dalla chiesa e dalla canonica, che vi sorge in adiacenza destra. A tergo è la torre campanaria. I prospetti esterni recano a vista gli elementi lapidei, misti in arenaria ed alberese, la cornice perimetrale d’imposta delle coperture è in laterizio, con quadruplice ricorso di mattoni disposti per punta. Nel prospetto sinistro si aprono quattro ampie monofore centinate con archi in mattoni. La facciata è a capanna, la pianta ad aula.
Pianta
La chiesa ha pianta ad aula. Nella parete destra della scarsella si trova l’accesso alla sagrestia, nella parete opposta quello ad un vano oggi adibito a deposito. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 17,30; lunghezza fino all'arco absidale: m 13,70; larghezza della navata: m 7,00.
Facciata
La facciata è a capanna; la finestra circolare, strombata, è in arenaria, il portale architravato, preceduto da due gradini, è in pietra artificiale ed è sormontato da un tettoia a capanna, con gli elementi portanti lignei. Le angolate recano conci più grandi e regolari. Il portone è ligneo.
Campanile
Il campanile, a pianta quadrata, è costruito in laterizio, con i cantonali in arenaria. Ha la cella con i fornici, sovrastati da oculi ellittici, qualificati da balaustri in arenaria ed è provvista di quattro campane azionate elettricamente. La copertura, al di sopra del cornicione aggettante su mensolette, è a cuspide, la croce sul colmo è metallica; le quattro piccole guglie angolari, con pigne sovrastanti, sono in arenaria.
Interno
L’interno è costituito da una singola aula che culmina nel presbiterio, rialzato di due scalini in pietra artificiale, al centro del quale è posta la mensa eucaristica in travertino poggiante su quattro colonnine. A sinistra dell’arcone è posto un tabernacolo con lo sportello dipinto e raffigurante “Gesù Cristo”. Oltre l’arcone a tutto sesto è la scarsella, alle cui pareti è disposto un coro ligneo. Il tabernacolo a parete, sul lato destro, è in arenaria, con lo sportello in metallo. Al centro delle pareti laterali vi sono due nicchie centinate, con l’arco in laterizio, contenenti statue policrome devozionali; l’altare presso la parete sinistra è in muratura rivestita (sembrerebbe in geolite). Presso la controfacciata, sul lato destro, è posto, entro una nicchia anch’essa centinata e con l’arco in mattoni, il fonte battesimale a colonna in arenaria. Le due acquasantiere sono in arenaria, la bussola è lignea. I rivestimenti interni sono ad intonaco tinteggiato in bianco, le epigrafi a parete sono in marmo (una è quella sepolcrale del cavalier Pietro Naldini Del Riccio Rinaldeschi, 1735-1799), le stazioni della Via Crucis sono in cotto. La chiesa prende luce dalla finestra circolare in controfacciata, da quattro monofore centinate aperte nella parete laterale sinistra e da una monofora posta al centro della parete absidale. Le vetrate sono policrome, quella della scarsella e l’oculo raffigurano “San Bartolomeo”, nelle vetrate laterali sono alcuni stemmi. L'altezza massima della navata è m 7,80, la minima m 6,80.
La pavimentazione è in cotto, con mattoni rettangolari disposti a spinapesce in diagonale.
Coperture
La copertura della navata poggia su tre capriate, con orditura primaria e secondaria lignee e scempiato in cotto; la volta di copertura dell’abside è a crociera, con le costole dipinte. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970 (?))
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare completato nel corso degli anni ‘70”. La mensa liturgica è posta al centro del presbiterio e consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni cm 210 x 100 x 97 (h). Altare in travertino, con la mensa che poggia su quattro colonnini. Tabernacolo in arenaria, con sportello in metallo, posto a parete nel presbiterio, sul lato destro. Sede lignea posta al centro del coro. Leggio in marmo, su fusto a colonna, posto sul lato sinistro del presbiterio. Fonte battesimale in arenaria, con vasca circolare su basamento a colonna e copertura in rame, posto presso la controfacciata, in nicchia dedicata, sul lato sinistro. Un confessionale ligneo è inserito in parete laterale destra.