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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Castelfiorentino
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Prospero a Cambiano
Parrocchia di Maria Santissima Madre di Dio a Cambiano-sala
Pianta; Facciata e portico; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (2011)
XI - XII(origini carattere generale); 1260 - XIII fine(cenni storici carattere generale); 1325 ca - 1371(cenni storici dipinti su tavola); 1499 ante - XVI inizi(cenni storici carattere generale); 1569 - 1569(cenni storici carattere generale); XVIII - XVIII(cenni storici carattere generale); 1833 - 1847(cenni storici carattere generale); 1959 - 1970(cenni storici carattere generale); 1979 - 1980(cenni storici carattere generale); 1981 - 2011(vicende conservative intero bene)
Chiesa di San Prospero a Cambiano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Prospero a Cambiano <Castelfiorentino>
Altre denominazioni Chiesa di Maria Santissima Madre di Dio
S. Prospero a Cambiano
Ambito culturale (ruolo)
romanico (impianto)
tardo barocco (rifacimento interno)
maestranze toscane (rifacimento esterno del XIX - XX secolo)
Notizie Storiche

XI - XII (origini carattere generale)

La chiesa di S. prospero a Cambiano (memoria toponomastica del “praedium” romano di un Cammius) in antico talora appartiene alla pievania di Montespertoli e altre a quella di S. Piero in Mercato. Cambiano è allora diviso in due borghi: Borgovecchio di Granaiolo e Borgonuovo ( dal quale provengono i conti Cadolingi, con la chiesa di S. Maria a Cambiano, poi soppressa, venendo suddiviso il suo territorio tra S. Jacopo a Stilliano e S. Matteo a Granaiolo). Non distante vi esiste un castello dei Cadolingi.

1260 - XIII fine (cenni storici carattere generale)

La rettoria è citata nel 1260, quando il suo rettore, Gherardo di Ventura, s’impegna a versare 18 staia di grano per il mantenimento dell’esercito fiorentino. Viene ulteriormente citata nelle decime vaticane del 1276. Verso la fine del XIII secolo viene eseguito un “Crocifisso fra la Vergine e San Giovanni Evangelista e con due Profeti ed il Redentore”, vicino alla maniera di Manfredino di Alberto da Pistoia (noto dal 1280-m. 1305 circa), un seguace della fase matura di Cimabue, e oggi attribuito a Corso di Buono (noto dal 1270-m. post 1295) ora nel Museo di Arte Sacra di S. Verdiana a Castelfiorentino, insieme a tutte le altre opere d’arte).

1325 ca - 1371 (cenni storici dipinti su tavola)

Nel secondo quarto del Trecento sono commissionati alcuni dipinti al giottesco Jacopo di Casentino (1297 circa-1349 circa), forse in seguito di una donazione alla chiesa effettuata da ser Francesco di Piero. Sono in seguito documentate in chiesa tre tavole cuspidate, in origine facenti parte di un polittico, vicine alla sua maniera (precedentemente date a Taddeo Gaddi) e raffiguranti “Santa Caterina d’Alessandria”, “Sant’Jacopo” (già ritenuto un “Sant’Andrea”) e “San Giovanni Evangelista”, ma eseguite per la chiesa di S. Andrea a Monteravoli (Monterauli, dal nome germanico Rabulo). La chiesa è citata nel 1371.

1499 ante - XVI inizi (cenni storici carattere generale)

Nel Tardo Quattrocento- inizi del Cinquecento è patrona della chiesa la famiglia Cambi, che possiede l’antico castello, da loro trasformato in villa. Prima del 1499 forse Bernardo di Stefano Rosselli (1450-1526) od un pittore della sua cerchia esegue per la chiesa un paliotto con “Santa Caterina d’Alessandria”, su commissione di Caterina Carboni (m. 1499), moglie di Bernardo Cambi. Verosimilmente il paliotto viene eseguito per l’altare di loro patronato.

1569  (cenni storici carattere generale)

Nel 1569 è unita alla chiesa di Cambiano quella di S. Andrea a Monteravoli, della quale restano patroni i Cambi. Viene traslato a S. Prospero il polittico di Jacopo di Casentino, che forse allora viene smembrato.

XVIII  - XVIII (cenni storici carattere generale)

Durante il Settecento la chiesa viene trasformata in forme barocche. Anche la villa dei Cambi viene allora ristrutturata (rimarrà loro fino al 1816).

1833 - 1847 (cenni storici carattere generale)

Nel 1833 il ‘popolo’ di S. prospero conta 482 anime e nel 1847 530. Nel 1833 e fin’oltre il 1847 è parroco don Michele Angiolo Tardelli. Nel 1835 la chiesa è tolta al piviere di Monterappoli ed unita a quello di Castelfiorentino. Allora la chiesa è di libera collazione e presso di essa vi esiste la sede della Compagnia del SS. Sacramento e della Buona Morte. L’oratorio di S. Andrea spetta al parroco pro tempore.

1959 - 1970 (cenni storici carattere generale)

Dal 1959 e fin’oltre il 1970 è parroco della chiesa don Luigi Barbagli (n. 1913). Nel 1970 la parrocchia conta 1.200 anime.

1979 - 1980 (cenni storici carattere generale)

Dal 1979 diviene parroco don Timoteo Natali (1939-2009) da Mapello (Bergamo). Nel 1980 il territorio parrocchiale della chiesa di S. Prospero è fuso con quello di S. Bartolomeo a Scala e quest’ultima chiesa diviene sussidiaria della prima.

1981 - 2011 (vicende conservative intero bene)

Nel 1981 la Sovrintendenza fiorentina esegue opere di consolidamento all’edificio. Nel 1986 la parrocchia prende la denominazione di Maria SS. Madre di Dio di Cambiano-Sala. Nel 1993 la nuova parrocchia conta 950 anime. Allora (1993) sono in corso i lavori di restauro alla sede dell’ex Compagnia. Nel 2011 è completato nella disposizione l’adeguamento attuale alle esigenze liturgiche della riforma conciliare.
Descrizione

La chiesa di S. Prospero si trova a Cambiano, frazione del Comune di Castelfiorentino. Sorge isolata su un poggio, detto di Cambiano Alto, “sull’antica strada Francesca” (Emanuele Repetti). Il complesso è costituto dalla chiesa e dalla canonica che, con i locali parrocchiali, vi sorge in adiacenza destra. A tergo è impostato, sul lato sinistro, il campanile a vela. I rivestimenti esterni sono ad intonaco tinteggiato in beige-ocra. Il muro longitudinale sinistro che definisce l’ex sede della Compagnia (ora navatella laterale della chiesa) si eleva oltre la gronda del loggiato antistante la facciata ed è serrato al vertice con un vaso in terracotta. La facciata è a capanna, la pianta a due navate.
Pianta
La chiesa di S. Prospero si trova a Cambiano, frazione del Comune di Castelfiorentino. Sorge isolata su un poggio, detto di Cambiano Alto, “sull’antica strada Francesca” (Emanuele Repetti). Il complesso è costituto dalla chiesa e dalla canonica che, con i locali parrocchiali, vi sorge in adiacenza destra. A tergo è impostato, sul lato sinistro, il campanile a vela. I rivestimenti esterni sono ad intonaco tinteggiato in beige-ocra. Il muro longitudinale sinistro che definisce l’ex sede della Compagnia (ora navatella laterale della chiesa) si eleva oltre la gronda del loggiato antistante la facciata ed è serrato al vertice con un vaso in terracotta. La facciata è a capanna, la pianta a due navate.
Facciata e portico
La facciata è preceduta da un portico bipartito, con semplici arcate a tutto sesto, una copertura a leggio, alcune panche perimetrali in muratura ed una pavimentazione in cotto. La facciata è a capanna; sul colmo vi è una croce metallica su un monte. La finestra rettangolare, munita di un’inferriata, ha vetrate trasparenti; sotto il portico sono due i portali architravati in arenaria: quello sul lato sinistro dà accesso a quella che un tempo era la sede della Compagnia del SS. Sacramento e della Buona Morte, quello centrale dà accesso alla nave della chiesa. I portoni sono lignei.
Campanile
Il campanile è a vela, intonacato, provvisto di tre campane azionate a corda (due negli altrettanti fornici sestiacuti ed una posta esternamente su una struttura di metallo ancorata ad uno dei piedritti in muratura); sul colmo è una croce metallica.
Interno
L’interno è costituito da un’aula a pianta rettangolare, che culmina nel presbiterio, rialzato di uno scalino in arenaria; la mensa liturgica è in arenaria e poggia su due balaustri sul lato frontale e due mezzi balaustri verso tergo. L’arcone trionfale è impreziosito da un cartiglio in chiave e da due cherubini laterali in stucco bianco e oro. L’altar maggiore alla romana è in muratura marmorizzata e reca al centro dei tre gradi; il tabernacolo ligneo, con un frontoncino triangolare spezzato, è scolpito e dorato. A tergo dell’altare il dossale in muratura è riccamente decorato con teste alate di cherubini e due angeli disposti di lato alla nicchia centinata centrale, che è aperta verso il retrostante vano comunicante con la sagrestia e che oggi conserva, davanti ad un tessuto damascato in color giallo oro, un Crocifisso processionale su una croce raggiata settecentesca. Il frontone, centinato e spezzato, è gravato da altri due cherubini a tutto tondo sempre in stucco e reca al centro una nicchia centinata, con festoni floreali dorati laterali, nella quale è inserito un busto. Le due aperture laterali danno accesso al vano suddetto. Nella parete laterale sinistra dell’aula sono state aperte verso la sede dell’ex Compagnia due arcate a tutto sesto, al centro delle quali è un altare laterale che, compresa la mensa su due mensoloni, è in muratura tinteggiata e marmorizzata, così come l’altro altare addossato, in posizione speculare, alla parete opposta. I dossali degli altari hanno frontoni centinati, spezzati e ruotati, con cherubini a tutto tondo e cartigli dorati in stucco al centro e sono posti tra i due semipilastri che sorreggono gli arconi della volta a botte. Nei pressi dei due altari sono i tabernacoli per gli oli santi, con mostre in arenaria concluse da frontoncini triangolari e con sportelli lignei. Il confessionale incassato nella parete destra è ligneo, con la mostra in muratura, recante al centro dell’architrave una valva di conchiglia in stucco bianco. In controfacciata la bussola è lignea, tinteggiata in bianco e con vetri trasparenti; le due acquasantiere a parete sono in marmo; sopra il portale si trova un Crocifisso ligneo. Una bussola analoga è presso l’ingresso alla nave laterale, che un tempo costituiva la sede dell’ex Compagnia e dove, nella parete sinistra, ha sede il fonte battesimale in marmo con a tergo un dipinto moderno su tela, raffigurante il “Battesimo di Gesù”; l’altare è in muratura, con due gradi e con stucchi parzialmente dorati e reca una statua policroma del “Sacro Cuore di Gesù”. Nella parete destra della navatella si trova una nicchia centinata. I rivestimenti interni sono ad intonaco tinteggiato in verdaccio, le cornici d’imposta della volta e le scansioni architettoniche dell’arco trionfale sono in grigio chiaro. La chiesa prende luce dalla finestra rettangolare in controfacciata e da una semplicissima finestra rettangolare aperta nella parete sinistra dell’ex Compagnia. L'altezza massima dell’aula è m 7,30, la minima, al cornicione d’imposta della volta a botte m 4,80
Elementi decorativi
Dossali settecenteschi dell’altar maggiore e dei due altari laterali in muratura e stucchi; altari marmorizzati; due tabernacoli in arenaria.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto, con mattoni rettangolari disposti a spinapesce.
Coperture
L’aula ha copertura a botte, tripartita con costoloni in muratura tinteggiata in bianco. Il presbiterio è voltato a crociera, l’ex sede della Compagnia ha una copertura a leggio, con tre travi lignee, correntini e scempiato in cotto. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2011)
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare completato nella disposizione attuale nel 2011. La mensa liturgica posta al centro del presbiterio consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni cm 184 x 75 x 99 (h). Altare maggiore in muratura marmorizzata, con tre gradi. Tabernacolo ligneo, scolpito e dorato, posto al centro dell’altare maggiore. Sede lignea, mobile, attualmente collocata presso l’altare maggiore, sul lato sinistro. Legg. io in arenaria posto nel presbiterio, sul lato sinistro. Fonte battesimale in marmo, con vasca circolare su fusto a colonna, posto presso la parete sinistra della navata laterale. È inoltre in uso un bacile mobile in rame. Un confessionale ligneo è inserito in parete laterale destra.
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