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Gorgoglione
Tricarico
chiesa
sussidiaria
Santa Maria del Pergamo
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Facciata; Interno; Struttura; Coperture; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (fine anni '90)
IX - IX(preesistenze intero bene); X - X(preesistenze intero bene); XI - XI(passaggio di proprietà intero bene); 1082 - 1082(menzione intero bene); 1131 - 1131(menzione intero bene); XVI - XIX(rifacimento intero bene); 1797 - 1797(passaggio di proprietà intero bene); 1885 - 1885(ristrutturazione intero bene); 1953 - 1953(ristrutturazione intero bene); 1970 - 1971(ampliamento tettoia laterale); 1996 - 1996(ristrutturazione intero bene); 2012 - 2013(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di Santa Maria del Pergamo
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria del Pergamo <Gorgoglione>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

IX  (preesistenze intero bene)

Nel secolo IX, pare che alcuni monaci basiliani, per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste dell'impero bizantino, si rifugiarono nella zona di Santa Maria di Abbate Lupo e poi in questa zona che ribattezzarono Pergamo e vi fondarono un monastero.

 (preesistenze intero bene)

Nel X secolo, i monaci basiliani di Santa Maria di Abbate Lupo fondarono qui la chiesa di Santa Maria dl Pergamo, collocandovi il simulacro della Vergine portato dall'Oriente.

XI  (passaggio di proprietà intero bene)

Dopo l'anno Mille, quando la Diocesi di Tricarico passò al rito latino, il monastero e la chiesa passarono ai Benedettini del monastero di San Michele Arcangelo di Montescaglioso.

1082  (menzione intero bene)

La chiesa è menzionata in un documento del 1082 con il toponimo Santa Maria "de Pirigo". In altri documenti antichi spesso si trova anche Santa Maria "de Perulo", Santa Maria "del Pirolo".

1131  (menzione intero bene)

Nel 1131 un privilegio del vescovo di Tricarico conferma all'abate Guarino, dell'abbazia di San Michele Arcangelo di Montescaglioso, la proprietà di questa chiesa.

XVI - XIX (rifacimento intero bene)

Tra il XVI e il XIX secolo furono eseguiti numerosi interventi che modificarono la chiesa dall'originario stile bizantino a quello barocco. Nel 1683, in una raffigurazione di una platea descrittiva del complesso benedettino, si evidenzia la presenza di un campanile a torre e di un cortile cinto da alte muraglie, rimosse probabilmente nel XIX, dopo il passaggio della chiesa alla giurisdizione del clero secolare.

1797  (passaggio di proprietà intero bene)

Il santuario risulta non più appartenente al monastero, ma di patronato regio.

1885  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1885, fu ristrutturata con fondi dei fedeli.

1953  (ristrutturazione intero bene)

Fu ristrutturata la parte posteriore a rischio crollo.

1970 - 1971 (ampliamento tettoia laterale)

Nei primi anni Settanta fu realizzata una tettoia costituita da pilastri in muratura di mattoni pieni ed un solaio in latero-cemento con sovrastante manto di embrici di argilla delimitato da una cancellata metallica.

1996  (ristrutturazione intero bene)

Furono eseguiti degli interventi di ristrutturazione a cura del parroco Domenico Cecere.

2012 - 2013 (ristrutturazione intero bene)

Tra il 2012 e il 2013 hanno avuto luogo gli interventi finanziati con i il contributo CEI dell'8 per mille: E' stata demolita la tettoia laterale. E' stato realizzato un irrigidimento della copertura con un cordolo perimetrale e il rinforzo della volta intradossale. La copertura è stata impermeabilizzata con guaina. Sono stati effettuati interventi per il rifacimento dell'intonaco esterno. Nei locali della canonica sono stati realizzati nuovi servizi igienici, collegati ad un nuovo impianto esterno un sistema di smaltimento reflui.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria del Pergamo è un santuario posto in direzione sud-est rispetto all'abitato del Comune di Gorgoglione. Ha una forma a L composta da un'unica navata rettangolare e uno spazio attiguo al presbiterio. Le pareti esterne sono completamente intonacate.
Facciata
La facciata principale, rivolta a ovest, è caratterizzata da un piccolo campanile con sommità a "cipolla". Sopra il portone d'ingresso è presente un piccolo timpano.
Interno
L'interno è composto da una piccola aula rettangolare che termina col presbiterio. Qui è presente un piccolo spazio sul lato destro. L'interno è illuminato da due coppie di finestre poste sui lati lunghi e da due aperture poste nel presbiterio e nel piccolo vano laterale. Il pavimento è in cotto e si eleva di un gradino nella zona presbiteriale.
Struttura
La struttura è in muratura portante con la presenza di contrafforti sul lato est.
Coperture
La copertura è a doppia falda. L'intradosso è composto da una volta a botte scandita da lunette in corrispondenza delle finestre. Il piccolo locale laterale è coperto con travi di legno a vista. Il presbiterio è coperto con sezione di volta a padiglione.
Elementi decorativi
L'interno della chiesa è arricchito da modanature ed è completamente pitturato in bianco. L'altare maggiore è sovrastato da una nicchia, racchiusa in un portale riccamente intagliato ma deturpato da incauti interventi di manutenzione, che causarono anche la frantumazione di una statua della Madonna in trono con Bambino, costituita da materiale povero di varia natura. Sul timpano è riportato l'acronimo S.A.C., probabilmente riferito al preesistente casale fortificato.. Nella base dell'attuale altare rivolto al popolo è infissa una lastra in pietra, forse un antico rosone, proveniente da un edificio più antico.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (fine anni '90)
Dopo il Concilio Vaticano II è stato realizzato il nuovo altare in muratura rivolto verso il popolo.
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