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Vedole
Colorno
Parma
oratorio
sussidiario
Santissima Annunziata
Parrocchia di San Rocco
Facciata; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
cattedra - aggiunta arredo (1999)
1568 - 1621(costruzione intero bene); 1719 - 1720(ricostruzione intero bene); 1748 - 1748(passaggio di proprietà intero bene); 1927 - 1928(restauro intero bene ); 1979 - 1979(rifacimento copertura); 1997 - 1999(restauro intero bene); 2019 - 2019(restauro esterno)
Oratorio della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Santissima Annunziata <Vedole, Colorno>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze parmensi (costruzione)
Notizie Storiche

1568 - 1621 (costruzione intero bene)

Eretto dalla contessa Anna Sanseverino, venne ceduto alla cura pastorale dei frati Domenicani e da questi rinunciato, in favore della comunità di Colorno, nel 1621.

1719 - 1720 (ricostruzione intero bene)

La comunità di Colorno cede la titolarità dei diritti della cappella alla duchessa Dorotea Sofia Farnese. Nel contesto della trasformazione di Colorno in villa ducale, la duchessa promosse la trasformazione di un oratorio cinquecentesco in una nuova architettura di netta impronta tardobarocca. Venne benedetto nel settembre del 1720.

1748  (passaggio di proprietà intero bene)

Per volontà testamentaria della duchessa Dorotea Sofia, nel 1748 la cappella entra a far parte delle proprietà personali delle duchesse pro tempore di Parma; le quali ne hanno curato la manutenzione ed il culto sino all'unità d'Italia.

1927 - 1928 (restauro intero bene )

Un restauro generale dell'edificio si ha quando non solo vengono reintonacati gran parte dei prospetti esterni, ma si demolisce la vecchia copertura per ricostruirla con un nuovo modello di tegole maiolicate, diverso per forma e dimensione da quelle antiche.

1979  (rifacimento copertura)

Dopo il restauro del 1927-1928 non sono ricordati interventi generalizzati sull'edificio sino al 1979, quando, con un intervento di emergenza, si sostituiscono completamente le coperture (a tegole maiolicate) con provvisorie lastre di fibrocemento.

1997 - 1999 (restauro intero bene)

Le opere di recupero e restauro conservativo dei fronte esterni e delle coperture, eseguite (dallo studio di architettura Bordi Rossi Zarotti) dal 27 marzo 1997 al 22 marzo 1999, hanno permesso di recuperare l'assetto settecentesco dell'edificio, parzialmente celato da trasformazioni ottocentesche e primo novecentesche.

2019  (restauro esterno)

Consolidamento statico e restauro dei due torrini sul lato ovest a seguito del sisma del 25-27 gennaio 2012 su progetto dell'architetto Artemio Canali.
Descrizione

L'oratorio si erge a ridosso dell'argine del torrente Parma, che (realizzato nel 1897) occlude parzialmente l'originale spazialità del sagrato. In facciata coppia di torricelle ed eleganti membrature nella parte inferiore. Il portale e le entrate secondarie sono rialzati da quattro gradini. L'edificio è a pianta ottagonale, presenta una caratteristica copertura a tegole maiolicate policrome: una particolarità unica nel quadro dell'architettura tardo barocca emiliana. Sulla cupola sono ricavate quattro finestre che illuminano l'aula. Dietro l'oratorio sorge la canonica, dall'originale forma esagonale.
Facciata
Stretta facciata delimitata da una coppia di torricelle e conclusa a timpano. Il portale, dalle linee barocche, è preceduto da quattro gradini, che consentono l'accesso all'edificio; alla sommità finestra delimitata da una corniciatura a rilievo.
Pianta
Pianta ottagonale da cui si dipartono quattro bracci, così da formare una croce greca che s'innesta con le due cappelle laterali.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in cotto.
Struttura
Lo schema strutturale dell'edificio presenta una concatenazione di elementi tesi ad annullare le spinte centrifughe della cupola (con apertura centrale stellare), con sovrastante arcata.
Adeguamento liturgico

cattedra - aggiunta arredo (1999)
Sede in legno intagliato.
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