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Sant'Agata di Mugello
Scarperia
Firenze
chiesa
parrocchiale
S. Agata
Parrocchia di Sant'Agata di Mugello
Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (1969 (?))
VI - 1175(origini carattere generale); XIII - XIII(cenni storici carattere generale); 1477 - XVI(cenni storici carattere generale); 1500 - XVI(cenni storici carattere generale); 1608 - 1616(cenni storici carattere generale); 1608 - 1618(cenni storici carattere generale); 1784 - 1784(cenni storici carattere generale); 1798 - 1798(cenni storici carattere generale); XIX - 1820(cenni storici carattere generale); 1892 - 1892(cenni storici carattere generale); 1965 - 1970(vicende conservative intero bene); 2000 - 2006(vicende conservative intero bene)
Pieve di Sant'Agata
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Pieve di Sant'Agata <Sant'Agata di Mugello, Scarperia>
Altre denominazioni Chiesa S. Agata
S. Agata
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
Notizie Storiche

VI - 1175 (origini carattere generale)

La prima notizia sulla chiesa romanica di Sant'Agata del Mugello risale al 984 e forse si riferisce al primitivo piccolo edificio sacro del V/VI secolo, ad unica navatella absidata, che aveva una differente orientazione rispetto all'attuale; in seguito fu ristrutturata o ricostruita, secondo la tradizione per volontà di Matilde di Canossa, nel XII secolo. Una nuova citazione della chiesa plebana risale al 1175 e si riferisce all'iscrizione presente nell'ambone marmoreo realizzato in quell'anno, in seguito smontato e posto attorno al battistero cinquecentesco.

XIII  (cenni storici carattere generale)

Nasce la Compagnia di Sant'Agata detta di Piazza.

1477 - XVI (cenni storici carattere generale)

Nel XV secolo sono costruite le due cappelle di lato all'abside centrale semicircolare: la sinistra, dedicata al SS. Crocifisso, probabilmente dalla famiglia Cambi, nel 1477 e quella destra, dedicata alla Madonna, dalla Compagnia di Piazza, al tempo dei pievani appartenenti alla famiglia Dati, che si alternano dal 1460 al 1527. Sono a pianta quadrata e munite originariamente di oculi illuminati posti nelle pareti tergali (ora tamponati). Giovanni della Robbia esegue il tabernacolo in terracotta invetriata con La Madonna, Gesù Bambino e San Giovacchino.

1500 - XVI (cenni storici carattere generale)

Nel 1500 viene restaurato il coro, nel 1513 è realizzato il nuovo battistero a pianta ottagonale, voluto dal pievano Leonardo Dati. Tutt'attorno all'edificio nel 1526 è costruito un loggiato, ora non più esistente. Dopo il terremoto del 13 giugno 1542, con il quale crolla anche parte del campanile, la chiesa viene parzialmente ristrutturata.

1608 - 1616 (cenni storici carattere generale)

Dopo l'altro terremoto del 12 aprile 1611 la chiesa è intonacata ed imbiancata, viene abbassato il presbiterio; tra il 1611 ed il 1616 sono tolti i vecchi altari in legno e ricostruiti quattro in pietra (quello del Santo Rosario a destra e quello di Sant'Agata in controfacciata nel 1611; quelli di San Carlo Borromeo lungo la parete longitudinale destra e di San Francesco lungo la parete sinistra nel 1616). Per la realizzazione in controfacciata dell'altare-reliquiario di Sant'Agata nel 1611 sono impiegati vari elementi dello smembrato arredo romanico del XII secolo, tra i quali parti del pulpito, e porzioni di trabeazioni classiche quattro-cinquecentesche.

1608 - 1618 (cenni storici carattere generale)

Ai lati dell'altar maggiore nel 1617 sono posti in opera due tabernacoli in pietra serena con frontoncino centinato, recanti al loro interno l'Angelo annunziante e la Vergine Annunziata. È ricostruita anche la parte terminale del campanile. I lavori sono dovuti al pievano Tolomeo Nozzolini, che già dal 1608 aveva iniziato alcune opere di riqualificazione dell'edificio (spostamento del battistero dove attualmente si trova, recinto con i sette pannelli marmorei che costituivano l'antico ambone, danneggiato dal terremoto del 1542), e terminano nel 1618.

1784  (cenni storici carattere generale)

Viene soppressa dal granduca Pietro Leopoldo la Compagnia di Sant'Agata detta di Piazza.

1798  (cenni storici carattere generale)

Sopra la porta che immette in sagrestia viene collocato il nuovo organo dei Tronci di Pistoia.

XIX - 1820 (cenni storici carattere generale)

Luigi Ademollo affresca le pareti delle due cappelle laterali; nel 1820 viene demolita l'antica abside semicircolare per ampliare il coro e rifatto l'arcone.

1892  (cenni storici carattere generale)

Nel 1892 la pieve è dichiarata monumento nazionale e nell'occasione viene abbattuto il loggiato che la circondava.

1965 - 1970 (vicende conservative intero bene)

La chiesa viene interamente restaurata. Dietro l'altar maggiore nel 1966 è inserito un nuovo organo, eseguito dalla ditta Costamagna di Milano.

2000 - 2006 (vicende conservative intero bene)

Nel 2000 è realizzato, a cura della ditta Scarpa di Treviso, l'impianto di riscaldamento a gas metano, con radianti appesi alle travature del soffitto. A partire dal 2001 sono restaurate le coperture a cura della Soprintendenza fiorentina. Contestualmente viene realizzata una stanza mortuaria con accesso dal chiostro e nell'ex Compagnia di Sant'Jacopo è inaugurato il Museo di Arte Sacra. Nel 2003 viene fatto un nuovo impianto elettrico e di illuminazione. Nel corso del 2005 è restaurato il chiostro.
Descrizione

La pieve di Sant'Agata del Mugello si trovava a Sant'Agata, frazione del comune di Scarperia e San Piero. La chiesa sorge al centro del borgo omonimo in Mugello ed è affiancata sul lato sinistro dalla torre campanaria a pianta quadrata, sul lato destro dal chiostro con la canonica. All'esterno la facciata presenta una muratura in filaretto, come all'interno. La pianta si articola su tre navate con altari laterali e tre cappelle terminali (la scarsella e due poste lateralmente ad essa).
Pianta
La chiesa ha pianta a tre navate divise da alte colonne, terminanti con tre cappelle (la scarsella rettangolare e le cappelle laterali a pianta quadrata). Dal presbiterio si ha l'accesso, a sinistra, al campanile, a destra alla sacrestia. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 34,80, lunghezza fino all'arco trionfale: m 28,60, larghezza fino alle pareti tergali delle cappelle laterali: m 32,80, larghezza totale: m 14,45; larghezza della navata centrale: m 6,39.
Facciata
La facciata è a capanna, è in conci disposti a filaretto, con ricorsi di due fasce in marmo verde di Prato nel settore inferiore (quello che maggiormente mantiene l'apparecchio murario originario). In posizione mediana è un portale qualificato da stipiti scanalati ed architrave con motivo a treccia in pietra serena, sovrastato da una lunetta centinata in serpentino verde con ghiera originariamente scolpita a bassorilievo, intarsiata al centro con un motivo a croce greca, realizzata in pietra alberese. A destra del portale si trova una formella quadrata in pietra decorata con tre semisfere concave; in alto è una monofora, al di sotto della quale si nota l'antica presenza di una rosone, esistito almeno fino a tutto l'Ottocento; più in basso sono tracce di un rifacimento dell'apparecchio murario che denuncia l'apertura di una grande finestra ad oculo circolare (come meglio si evince dall'interno in controfacciata). Lungo il prospetto settentrionale vi è un motivo a losanga formato da una scacchiera in bozze d'alberese e di serpentino alternate. Più in alto sono visibili le tracce di una fila di laterizi che ricordano la presenza del loggiato cinquecentesco che circondava tutta la costruzione. Il prospetto meridionale presenta tre finestre non originali e, in basso, ai lati di una porta sotto il loggiato, una serie di decorazioni scolpite medievali.
Campanile
Il campanile è a pianta quadrata, non intonacato, con cinque campane nella cella, qualificata da grandi aperture centinare, al di sotto di una delle quali si trova un orologio; è posto presso il prospetto settentrionale della chiesa.
Interno
Nel suo complesso la chiesa è attualmente un tipico esempio di edificio romanico. L'interno è articolato in tre navate, suddivise da due file di tre alte colonne ciascuna (contraddistinte da larghi basamenti, fusti lisci e capitelli con echino troncoconico e abaco di forma parallelepipeda a pianta ottagonale), e terminanti con la scarsella quadrangolare affiancata lateralmente dalle due cappelle. Il presbiterio è rialzato dal piano della chiesa mediante due scalini. La controfacciata è caratterizzata dal portale sormontato da una lunetta centinata L'altare-reliquiario di Sant'Agata in controfacciata presenta la porzione inferiore ricostituita nel Seicento con elementi del vecchio ambone medioevale (motivi ad archetti su colonne con vasi e anfore negli intercolumni) e nella parte superiore un'edicola con arco a pieno centro inquadrato da due colonnine con capitelli eterodossamente corinzi (ciascuno con due registri di foglie d'acanto) sorreggenti una trabeazione classica, terminante con una modanatura a frecce e ovoli, nel cui fregio è l'iscrizione a caratteri capitali romani: "RELIQUIIS S. AGATHÆ". L'altare del Santo Rosario a destra presenta una mostra a parete qualificata da lesene corinzie con il fusto scanalato e rudentato sulle quali si imposta una trabeazione con una testa di cherubino alata al centro del fregio, mentre nella parte inferiore evidenzia la presenza di una tarsia medievale ad archetti. I due altari di San Carlo Borromeo, lungo la parete longitudinale destra, e di San Francesco, lungo quella sinistra, hanno invece lesene corinzie dal fusto scanalato e rudentato sorreggenti frontoni triangolari spezzati con l'emblema bernardiniano al centro e una testa di cherubino nel fregio della trabeazione; in basso sono lateralmente gli stemmi delle famiglie alle quali apparteneva il patronato degli altari stessi. L'altar maggiore è moderno e sostituisce quello precedente alla romana a più gradi, in pietra. La chiesa prende luce da una piccola monofora in facciata, da tre ampie monofore lungo la parete longitudinale destra e da una monofora al centro della parete tergale della scarsella, oltre che da due oculi nelle opposte pareti delle due cappelle laterali. L'altezza massima della navata è m 12,30, la minima m 10,00.
Elementi decorativi
Antico ambone marmoreo, i cui elementi (in bicromia di tarsie marmoree esprimenti geometrie e simboli cristiani tipici del XII secolo) sono ora collocati intorno al fonte battesimale; tabernacolo quattrocentesco dei Della Robbia; affreschi ottocenteschi di Luigi Ademollo.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto arrotato a crudo con mattoni quadri disposti in diagonale e risale alla seconda metà degli Anni Sessanta. Al centro della navata mediana esiste un inserto in arenaria che evidenzia la planimetria di un precedente edificio del V/VI secolo. Nell’area presbiteriale la pavimentazione è sempre in cotto arrotato, ma in mattoni rettangolari disposti a spinapesce. Dietro l’altare vi è un inserto in arenaria di forma semicircolare (individuante la planimetria dell'antica abside).
Coperture
Caratteristica dell'edificio è la complessa copertura con la quale l'armatura del tetto a due spioventi viene posata direttamente sulle sei alte colonne centrali mediante capriate ordite sia trasversalmente sia longitudinalmente a quote sfalsate. Le cappelle laterali sono coperte con volte a crociera; quella mediana presbiteriale con volta a botte lunettata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969 (?))
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare realizzato sul finire degli '60. Altare in arenaria, orientato ad populum e su basamento, dimensioni cm 121 x 241 x 113 (h). Tabernacolo collocato nella cappella laterale sinistra. Sede lignea mobile, posta sul lato destro del presbiterio e sopra una pedana di dimensioni ridotte. Di fronte alla sede è in uso un leggio ligneo, mobile; un secondo leggio, in ferro battuto, è attualmente collocato sul lato sinistro del presbiterio. Presso la controfacciata, sul lato sinistro, fonte battesimale scolpito in arenaria, con recinto costituito da sette elementi in bicromia di tarsie marmoree e cornici scolpite. Un confessionale ligneo, addossato al centro della parete laterale destra.
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